25 anni di Digimon Adventure: viaggio nella nostalgia all’interno del mondo digitale

Sembra ieri, ma sono già trascorsi 25 anni da quando la prima serie animata dedicata al franchise dei mostri digitali Digimon Adventure faceva il proprio debutto sulle tv giapponesi: ripercorriamo insieme questo lungo viaggio!

speciale digimon 25 anni

1 agosto 1999. Una data che forse a molti non dirà nulla, un giorno come tanti nel mese più caldo dell’anno. Non lo è invece per tutti coloro che ormai da tempo, ben 25 anni, seguono con affetto e passione la saga di Digimon, iconico franchise che ancora ad oggi continua senza sosta il proprio lungo viaggio.

La data che vi ho citato infatti non è casuale: si tratta del giorno in cui i Digiprescelti, ossia un gruppo di bambini e ragazzi tra i 5 e i 10 anni, venivano scaraventati per la prima volta da un ameno campeggio a quello che si è rivelato essere un vero e proprio mondo costituito da dati informatici: Digiworld. A popolare questo tecnologico mondo vi sono ovviamente le creature che abbiamo imparate a conoscere nel corso negli anni, i Digimon, che danno il nome all’omonimo brand. In particolare in quel giorno la giovane compagine fece l’incontro con i rispettivi Digi-partner, i compagni di avventura che li avrebbero affiancati nelle svariate peripezie nel mondo digitale

digimon

Per festeggiare questa data ormai resa celebrativa nella terra del Sol Levante la TOEI Animation, in collaborazione con IGN, ha realizzato un nostalgico e malinconico trailer, in cui la prima storica serie animata dedicata al franchise, ossia Digimon Adventure viene condensata in pochi minuti, che vanno però a rievocare numerosi momenti che si sono susseguiti nel corso dei vari episodi

Per il sottoscritto il brand dei Digimon è particolarmente sintomo di ricordi, di pomeriggi autunnali e mattinate passate davanti alla TV a scoprire questa nuova serie, che dalle nostre parti venne bollinata inizialmente come semplice e neanche troppo importante concorrente ad un altro importante franchise che era sbarcato da poco in Italia, con cui presentava diverse somiglianze ed analogie: Pokémon.

In realtà Digimon si è dimostrata ben lungi dall’essere una sbiadita alternativa rispetto al brand dei mostri tascabili, con un percorso che ancora ad oggi continua a sfornare prodotti di successo e creare sempre nuove idee per rivitalizzare i propri contenuti.

Cominciamo insieme quindi questo lungo viaggio, per ripercorrere insieme quello che è stato il percorso della prima serie animata dedicata ai mostri digitali e tutto ciò che da essa si è poi venuta a creare. Allacciate le cintura, si parte alla volta di Digiworld!

Digimon Adventure: la prima avventura animata nel mondo digitale

Andiamo con ordine e facciamo qualche breve cenno storico. Il primo vero e proprio debutto del brand Digimon avvenne il 26 giugno 1997, quando la Bandai, storica casa di produzione di giocattoli (e non solo), decise di lanciare la propria personale versione di un piccolo apparecchio elettronico che già spopolava a quel tempo: il Tamagotchi.

Digimon Battle Test With Tab Hacked Teddymon - YouTube

Oltre a riportare le varie caratteristiche del brand Tamagotchi, ossia quello di allevare, crescere e curare la propria creatura digitale, nel dispositivo targato Bandai vi era la possibilità, connettendo due esemplari, di poter far combattere i propri Digimon

I Digimon V-Pet, questo il nome del dispositivo Bandai, riscossero un grandissimo successo in terra nipponica, tanto che ne esistono numerosi versioni, anche alcune più recenti per commemorare il ventennale percorso del brand. Non passo dunque molto tempo per mettere in cantiere la prima produzione animata dedicata a Digimon, curata da una delle aziende del settore più longeva, la TOEI Animation.

Il debutto dell’anime sulle televisioni del Giappone avvenne il 7 marzo 1999, trasmesso dall’emittente Fuji TV. La serie si sarebbe composta di 52 episodi, con l’ultimo andato in onda il 26 marzo 2000.

Come ben sappiamo la serie venne importate nel Bel Paese da mamma RAI, che propose per intero Digimon Adventure nel compianto segmento pomeridiano dedicato ai cartoni animati/anime di Rai Due, a partire dal 4 settembre del 2020.

Non mi dilungherò molto, ma all’epoca l’operazione condotta dalla TV di Stato sembrava un modo per contrastare ed arginare la dilagante Pokèmon-mania, con la serie trasmessa dalla concorrente Mediaset su Italia1. In molti vedevano quindi i mostri digitali come la “brutta copia” dei mostri tascabili e quindi in molto andarono a snobbare la serie dedicata ai Digimon.

In realtà, e senza andare a creare inutili battaglie fra due serie che comunque hanno ottenuto (anche in Italia) un enorme successo, la differenza tra Digimon Adventuree la sua controparte Pokémon Indigo League è ben marcata.

In primis la serie del 1999 presenta una narrazione che veniva sviluppata di episodio in episodio, scandita da varie micro-saghe che vedevano sconfiggere il nemico di turno. Questo sicuramente ha portato ad una maggiore qualità della trama, che, sebbene potesse essere a tratti difficile da seguire, generava quella sana voglia di sapere cosa sarebbe successo nell’episodio successivo.

Inoltre le tematiche trattate era decisamente più mature rispetto a quelle di molti prodotti trasmessi all’epoca. Nelle varie puntate erano affrontati argomenti  come l’adozione e la separazione di una coppia di genitori con relativi distacco di due fratelli, Matt e TK, che avrebbero vissuto in due differenti città. Senza dimenticare anche il tema legato alla morte, seppure proposto in una versione certamente fruibile ed edulcorata per il pubblico delle fasce di età più basse.

Personalmente poi ricordo molti momenti che trasudavano epicità, a partire dalla iconica digi-evoluzione (e relativa schitarrata di sottofondo), trasformazione con cui i mostri digitali si evolvono in creature ancora più potenti, passando per quelli più strettamente legati alla trama della serie. Alzi la mano tra di voi chi non ricorda nitidamente la digi-evoluzione del timido Patamon nel maestoso Angemon, per sconfiggere il primo storico nemico dei digi-prescelti, Devimon, con relativo sacrificio del Digimon dalle fattezze d’angelo

Grazie al successo della prima serie, di cui peraltro è stata effettuato un recente reboot del 2020 intitolato Digimon Adventure:, sono state proposte altre numerose produzioni animate, sia sul piccolo schermo che sul grande schermo, di cui la più recente è Digimon Adventure 02: The Beginning.

Non solo anime: Digimon Adventure, tra manga, TCG e videogiochi

Mi permetterete questo ultimo capitolo incentrato sulle produzioni in altri media che sono scaturiti da Digimon Adventure, in quanto ne ho dei ricordi affezionati, avendoli potuti toccare con mano e potendoli custodire ancora a tutt’oggi. Prodotti di cui probabilmente molti di voi non conosceranno neanche l’esistenza e che ho quindi piacere a riproporvi in questo speciale.

Partiamo da quello che è stato un grande amore, ma anche la prima vera cocente delusione videoludica. Parlo infatti di Digimon World,  che proponeva per la prima volta su Playstation un’avventura dedicata al brand. Se il gioco proponeva in sé ore ed ore di sano intrattenimento c’era un problema insormontabile legato alla versione italiana del gioco, di cui, per aumentare ancor di più il tasso nostalgia, presi una copia al Blockbuster della mia città. Infatti la stessa presentava un bug che non ti permetteva di proseguire ulteriormente nel gioco, rendendo di fatto impossibile terminarlo, se non con strane ed accroccate manovre per l’epoca

Digimon World (G) ISO < PSX ISOs | Emuparadise

Molti non sapranno invece che esiste un manga dedicato ai Digimon, intitolato Digimon Adventure V-Tamer 01, che venne proposto anche in Italia grazie a Panini, sebbene parzialmente, a cavallo tra il giugno 2001 e il gennaio 2002. Ancor più della serie il manga presente scene cruente e tematiche più oscure, e se siete amanti del brand dovete assolutamente recuperarlo.

Più conosciuto, ma comunque di nicchia il gioco di carte collezionabili dedicato ai mostri digitali, che nel Bel Paese però non seppe reggere il confronto con lo stra-potere del TCG dedicato ai Pokèmon. Va detto tuttavia che la più recente incarnazione degli ultimi anni sta godendo di parecchio successo, avendo avuto il merito di risollevare il brand anche in questo settore.

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Si conclude qui questo viaggio nella nostalgia, con cui abbiamo potuto rivivere insieme molto emozioni dedicate ai mostri digitali, con l’augurio che i Digimon possano ancora farci compagnia negli anni a venire. Vi saluto al ritmo dell’immortale sigla che precedeva gli episodi di Digimon Adventure, cantata dai Manga Boys. Ci vediamo nel mondo digitale!!


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BorgoNerd

Nerd convinto dal 1989, amante del mondo geek a 360° gradi, redattore per passione, fervente fedele del Super Nintendo e di One Piece.

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