Mattia De Iulis: «La candidatura al premio Eisner è un traguardo incredibile»

In occasione della decima edizione di ARF!, il festival del fumetto che si tiene nel cuore di Roma, abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Mattia De Iulis. Durante l’incontro, abbiamo esplorato il suo percorso professionale e, ovviamente, abbiamo parlato della miniserie “The Cull”. Quest’opera, che ha realizzato in collaborazione con Kelly Thompson, è candidata al prestigioso premio Eisner nella categoria “Migliore Serie Limitata” 

copertina intervista mattia de iulis

Nella meravigliosa cornice di ARF!, il festival del fumetto giunto alla sua decima edizione che si svolge nel cuore di Roma, abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere a ruota libera con Mattia De Iulis. Mattia è un giovane artista che ha alle spalle una solida esperienza come illustratore e colorista per Sergio Bonelli Editore e come fumettista completo in Marvel Comics e Image Comics.

Mattia ci ha parlato dell’inizi della sua carriera, del sodalizio artistico con Kelly Thompson – con la quale ha collaborato sia in Marvel Comics che in Image Comics – e ovviamente di “The Cull“, la Graphic Novel realizzata in collaborazione con la Thompson e candidata al premio Eisner nella categoria “Migliore Serie Limitata“.

Infine, ci ha espresso il suo punto di vista su un tema molto delicato e tanto dibattuto: l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nella nona arte.

Signore e Signori, ecco a voi Mattia De Iulis!


mattia de iulis
Mattia De Iulis in conversazione con il nostro Mr. Rabbit nel nostro spazio ad ARF! X

Mattia De Iulis – Gli inizi della carriera

Siamo qui all’ARF!, il Festival del Fumetto giunto alla sua decima edizione e abbiamo il piacere di ospitare ai microfoni di MegaNerd.it Mattia De Iulis. Grazie Mattia per la tua disponibilità!

«Grazie a voi! Il piacere è tutto mio»

Siamo in un festival bellissimo in un luogo suggestivo che, in questi tre giorni, ha messo il fumetto al centro del mondo. Come stai vivendo questa esperienza ?

«L’ARF! lo adoro. Mi fa sempre piacere venire qui perché mi da la possibilità di incontrare tantissimi amici fumettisti romani. Qui riesco a combinare il lavoro, dove sono al tavolo a fare commissioni, sia il piacere di rivedere amici con i quali ho studiato assieme e che adesso ritrovo come colleghi.

La cosa che più mi affascina di questo festival è il fatto che si respira veramente il fumetto e la creatività. È un’atmosfera che non si vive nelle altre manifestazioni dedicate al fumetto.
L’ARF! è unico nel suo genere.»

Facciamo un po’ la tua conoscenza. Tu hai iniziato la tua carriera studiando alla Scuola Internazionale di Comics qui a Roma. Cosa ti ha spinto ad intraprendere questo percorso professionale ?

«Sicuramente la passione che nutro per il disegno. C’è stata anche un pizzico di incoscienza perché non avevo ben chiaro cosa fare in questo settore. Inizialmente decisi di dedicarmi alle illustrazioni e non di fare fumetti. A me piaceva disegnare copertine e ho cercato un modo per alimentare questa mia passione approfondendo gli aspetti tecnici.

Successivamente mi sono reso conto che raccontare una storia con una singola illustrazione mi stava un po stretto, quindi ho deciso di studiare il fumetto da autodidatta tramite un corso seguito alla Scuola Internazionale di Comics. Mi si è aperto un mondo: ho cominciato a leggere tantissimi fumetti e ho cominciato a comprendere l’importanza di una regia, del ritmo e gli infiniti modi con i quali è possibile raccontare una storia.»

Quali sono gli artisti che più ti hanno influenzato nel tuo percorso di formazione ?

«Ho maturato un vero e proprio amore per disegnatori quali Sara Pichelli (che ho studiato da cima a fondo), Stuart Immonen ed Elena Casagrande. Non posso negare che una forte influenza l’ho avuta anche dal mondo del cinema. Ad esempio, su “The Cull” ho cercato di dare alla storia una resa cinematografica. Adoro registi come Denis Villeneuve e Christopher Nolan. Ho visto i loro film in primis per piacere, poi li ho riguardati per comprendere le scelte stilistiche e cromatiche per poi riportarle sul fumetto.

Ho realizzato i miei fumetti cercando soluzioni che rappresentassero un mix tra quello che ho imparato studiando fumetti e quello che ho studiato vedendo i film di questi grandi registi»

Jessica Jones: Purple Daughter
Una tavola di “Jessica Jones: Purple Daughter”, di Kelly Thompson e Mattia De Iulis ©2024 MARVEL

Quando hai capito che questa tua aspirazione stava diventando un mestiere ?

«L’ho capito quando mi ha scritto Marvel Comics per chiedermi di lavorare con loro. Prima di Marvel avevo fatto piccole collaborazioni con Sergio Bonelli Editore dove ho fatto delle colorazioni per “Dragonero Adventures“. In generale ho accumulato tante piccole collaborazioni solo come colorista. La prima esperienza come disegnatore completo è avvenuta direttamente in Marvel.

Quando ho iniziato alla Casa delle Idee ho pensato che se me la giocavo bene allora era fatta. In quel momento ho cercato di non crogiolarmi nel risultato che avevo appena raggiunto, pur mantenendo una forte ambizione. Il mio obbiettivo è sempre quello di migliorarmi avendo un occhio attento su quelle che sono le tendenze del mercato.

Dal mio ingresso in Marvel ho ricevuto quella spinta necessaria e quell’adrenalina per perseguire le mie ambizioni e, da quel momento, è stato un crescendo. Lavorare su personaggi come Jessica Jones e Capitan America e con scrittori del calibro di Kelly Thompson fa del tuo mestiere un divertimento oltre che un lavoro. »

The Cull Vol. 1 - Edizioni BD - Italiano
The Cull Vol. 1 – Edizioni BD

The Cull e la collaborazione con Kelly Thompson

Hai citato Kelly Thompson con la quale hai collaborato in Marvel. Kelly Thompson è anche colei che ha sceneggiato “The Cull“, il tuo ultimo lavoro per Image Comics, graphic novel candidata al premio Eisner nella categoria “Migliore Serie Limitata”. Prima di arrivare a questa mini volevo chiederti: com’è nato questo sodalizio artistico così forte?

«Credo si tratti di un’alchimia che è difficile da spiegare. È stato un feeling che è nato da subito. Quando sono entrato in Marvel Comics per lavorare su Jessica Jones avevo una forte ansia che derivava anche dal fatto che Kelly proveniva da una nomination agli Eisner Award (per la serie Marvel Hawkeye, N.D.R.) , quindi non sapevo come poteva essere collaborare con un’autrice così affermata.

Invece Kelly mi ha messo da subito a mio agio e nelle migliori condizioni per lavorare. Mi ha dato anche una certa libertà creativa, dove ho anche avuto modo di suggerire alcune modifiche alla sceneggiatura. A livello umano si è stabilità una connessione forte: due persone che remavano nella stessa direzione per raggiungere il medesimo l’obbiettivo.

Credo che con la serie di Jessica Jones sia stato fatto un buon lavoro e che questa empatia tra di noi traspaia tra le pagine. Nel corso degli anni abbiamo continuato a sentirci, segno di una forte stima reciproca.»

Arriviamo a “The Cull“, come è nata l’idea di questa Graphic Novel ?

“The Cull” è nato quasi per caso. Io stavo lavorando su “The Mighty Valkyries” e le mie tavole hanno attirato l’interesse di diversi sceneggiatori. Il mio nome è circolato nelle round table che gli scrittori fanno quando devono pianificare le opere del futuro. Si tratta di momenti di confronto dove gli sceneggiatori si scambiano consigli su quali disegnatori ingaggiare.

Kelly Thompson non ha avuto dubbi nel coinvolgermi su questo progetto, oltre per il forte legame di cui ti parlavo prima anche per il mio stile che ritiene unico e riconoscibilissimo. E sentirselo dire da un’autrice di questo calibro è per me motivo di grande orgoglio.»

Pagine da The Cull 1 press_Pagina_1
THE CULL is © Kelly Thompson & Mattia De Iulis

Quale è stata la tua reazione quando ti hanno detto che “The Cull” sarebbe stato candidato al premio Eisner come Migliore Serie Limitata ?

«Sono sincero, è una roba che non riesco nemmeno a spiegare e che devo ancora realizzare completamente. È un traguardo che ho sempre ambito. Lavoro da anni con l’idea di arrivare a certi obbiettivi e questo è un motivo che ti porta a superare i propri limiti e gettare il cuore oltre l’ostacolo. Un sogno che spero possa realizzarsi con la premiazione.

Ad ogni modo io sono già super felice della nomination. Incrociamo le dita !»

Parliamo di “The Cull“. Edita negli Stati Uniti da Image Comics e portata in Italia da Edizioni BD, che ha realizzato in una bella edizione curata da Simone di Meo. Un’opera che mescola fantascienza e horror.

«Intanto voglio ringraziare sia Edizioni BD che Simone di Meo per la realizzazione e la cura di un’edizione veramente molto bella. “The Cull” è la storia di un gruppo di 5 ragazzi che si riunisce nel cuore della notte per girare un cortometraggio che rappresenta l’ultimo ricordo di loro assieme prima che ognuno intraprenda strade differenti.

Uno dei cinque ragazzi nasconde un motivo molto forte per coinvolgere il gruppo in questa loro uscita notturna, che non è la semplice volontà di creare un video ricordo. Questa escursione si trasformerà in un viaggio che li porterà in un mondo alieno, fuori dal tempo e dallo spazio. Oltre alla componente fantascientifica c’è anche una forte componente “umana” che deriva dal vissuto complicato di questi ragazzi. L’idea alla base è proprio quella di voler raccontare una storia di relazioni umane complicate in un contesto fantastico.

Ognuno dei ragazzi è reduce da un trauma che li porta a vivere questa avventura con un punto di vista maturato in base al proprio vissuto. Mi piace la sensibilità che ha avuto Kelly nel raccontare dinamiche e situazioni molto delicate e che hanno richiesto un lavoro di documentazione e approfondimento molto forte.

Abbiamo cercato di raccontare determinate situazioni in maniera molto realistica. Molti addetti ai lavori del mondo del fumetto e tanti fan che hanno vissuto esperienze dirette con traumi simili si sono ritrovati nella nostra rappresentazione e questo per noi significa che è stato fatto un ottimo lavoro.»

Pagine da The Cull 1_Pagina_1
THE CULL is © Kelly Thompson & Mattia De Iulis

Il tuo stile molto vicino al foto realismo, unico e riconoscibile, lo abbiamo trovato molto attinente ai toni e le atmosfere della storia. Hai lavorato sui super eroi, su “The Cull” c’è horror, fantascienza e storie di vita vissuta. C’è un genere sul quale ti trovi maggiormente a tuo agio?

«Potrei risponderti che dipende dal periodo. Il genere di storie che mi piacerà sempre realizzare sono quelle urbane. Per esempio prendiamo Jessica Jones. Lei è un super eroe con super poteri ma, rispetto agli altri super eroi, mantiene un lato spiccatamente umano. È un personaggio che, come Daredevil, ti da tante possibilità a livello estetico.

L’estetica di questo tipo di storie a me piace tantissimo: mi riferisco alle luci fluo, ambientazioni “sporche” in perfetto stile di Hells Kitchen. Con “The Cull” ho scoperto il piacere di fare cose più fantasy che mi ha permesso di settare nella mia testa dei nuovi standard e ascoltare nuove influenze.

Mi sono trovato benissimo in questo processo che è partito dalla mia collaborazione su “The Mighty Valkyries“. Mi sono divertito tanto e spero di continuare su queste estetiche.

«È interessante anche l’utilizzo dei cromatismi che hai fatto su “The Cull”. Ci puoi spiegare i ragionamenti che ci sono dietro?»

«L’estetica di “The Cull” è guidata molto dall’utilizzo del colore. Nel mondo fantastico in cui si trovano i ragazzi i colori sono molto forti e sgargianti. Durante le sequenze del loro vissuto i colori si fanno più cupi e grigi, riflesso di quello che è la loro vita sul mondo reale. Per quanto possano essere nel pieno della giovinezza, il mondo reale ha traumatizzato questi ragazzi.

Nella zona liminale (così viene chiamato il mondo fantastico in cui vengono immersi, N.D.R ) i colori si fanno più brillanti per voler rappresentare una nuova vita, distante da quella difficile che hanno vissuto, che si apre a loro davanti. Creare uno stacco cromatico così forte era essenziale per realizzare il dualismo tra una vita avara di soddisfazioni e una, tutta nuova, che apre a una serie di nuove possibilità.»

Pagine da The Cull 1_Pagina_2
THE CULL is © Kelly Thompson & Mattia De Iulis

Il volume raccoglie le prime cinque uscite americane di “The Cull” e, attualmente, la serie è ferma a questa numerazione. Visto il cliffhanger nel finale di questo primo arco narrativo ci aspettiamo a breve un proseguo della storia. Quando arriveranno i prossimi numeri di “The Cull” ?

«Ci stiamo lavorando. La notizia della nomination all’Eisner ha sparigliato le carte in tavola. Pur essendo “The Cull” una serie limitata, Image Comics ne vuole di più e anche i lettori ne vogliono di più. Stiamo già pensando a come far evolvere la storia e abbiamo tantissime idee in testa.»

Avete già in mente come finirà?

«In realtà no. Considera che anche per questo primo arco narrativo l’approccio di Kelly è stato quello di rivelarmi man mano il proseguo della storia mentre stavo disegnando le tavole. Il suo intento è farmi vivere l’esperienza di “The Cull” come la vivrebbe un lettore.

Quindi ho vissuto le ultime pagine di questo primo arco narrativo con l’ansia e l’emozione che spero abbiano provato anche i lettori. È stato bello e stimolante lavorare in questo modo. Il bello di lavorare con Kelly è anche questo.»

Ci sono altri progetti sui quali stai lavorando ?

«Sto lavorando su diverse cover per DC Comics, Skybound e Boom! Studios. MI sto divertendo tantissimo perché sto saltando tra stili e tematiche tra loro molto differenti.»

L’uso dell’Intelligenza Artificiale nella Nona Arte

Ultima domanda e poi ti salutiamo ringraziandoti di questa bellissima chiacchierata. Qual’è il tuo punto di vista su l’uso dell’Intelligenza Artificiale nel mestiere del fumettista ?

«Questo è un tasto parecchio dolente e delicato da affrontare. L’Intelligenza Artificiale è uno strumento che, se sottoposto a determinate regole, può diventare una risorsa. Attualmente non lo è. Ad oggi ci sono criticità, come la questione sul diritto d’autore che non viene rispettato.

Tantissimi artisti di spicco (ad esempio Lorenzo Ceccotti. che è qui presente al festival) stanno lavorando e si stanno battendo per ottenere una regolamentazione sull’uso della IA che riteniamo essere necessario. L’IA viene “allenata” sulla base di database pubblici contenenti lavori realizzati dagli artisti e questo è, a tutti gli effetti, un furto.

Mi auguro che nel, più breve tempo possibile, possa esserci una regolamentazione che imponga dei vincoli a questo strumento. Il bello del fumetto e delle illustrazioni in generale e la creatività dell’artista,  la “mano del disegnatore”. La IA si basa sui nostri lavori ma crea qualcosa che a livello estetico è priva di “umanità”. È un qualcosa di “meno sentito” empaticamente.

La speranza è che le case editrici non vengano incoraggiate dall’uso di questo strumento al fine di ottenere dei benefici economici. In tal senso è fondamentale non creare dei precedenti sull’uso della IA. Mi piace evidenziare che una manifestazione come ARF! cerca di mettere al centro la figura dell’artista a discapito di un sistema “freddo” come quello della IA.

Basta farsi un giro tra gli stand dei vari autori per rendersi conto che esistono tanti stili differenti e che la manualità del disegnatore non potrà mai essere sostituita dall’Intelligenza Artificiale. Credo che un bravo lettore sia in grado di riconoscere la mano dell’artista da quella della macchina.»

Grazie Mattia per essere stato con noi. In bocca al lupo per la tua carriera e per la nomination all’Eisner!

«Grazie a voi. E teniamo le dita incrociate!»


Mattia De Iulis nasce a Ascoli Piceno nel 1991. Si è formato a Roma alla Scuola Internazionale di Comics. La sua prima esperienza come colorista è stata per Sergio Bonelli Editore dove ha lavorato su alcuni numeri di “Dragonero Adventures”. Nel 2019 è arrivata la chiamata di Marvel Comics dove è stato impegnato come fumettista completo su serie come “Jessica Jones” con Kelly Thompson, “Invisible Woman” con Mark Waid, “The Mighty Valkyries” con Jason Aaron e “Captain America” con Collin Kelly e Jackson Lanzing. Il sodalizio artistico con Kelly Thompson prosegue in Image Comics. Insieme all’autrice americana ha realizzato “The Cull”, la serie horror\fantasy attualmente in corso di pubblicazione negli Stati Uniti e edita in Italia da Edizioni BD sotto la curatela di Simone di Meo. “The Cull” è candidata al premio Eisner 2024 nella categoria “Migliore Serie Limitata”.


Avatar photo

Mr. Rabbit

Stanco dal 1973. Ma cos'è un Nerd se non un'infanzia perseverante? Amante dei supereroi sin dall'Editoriale Corno, accumula da anni comics in lingua originale e ne è lettore avido. Quando non gioca la Roma

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *