Neil Gaiman accusato di violenza sessuale

Il celebre scrittore Neil Gaiman è stato accusato di due violenze sessuali, per fatti risalenti a diversi anni fa. L’autore ha negato le accuse, specificando che entrambi i rapporti furono consensuali.

Neil Gaiman

 

Neil Gaiman, icona della cultura pop e autore di capolavori comeThe Sandman, Good Omens (in italiano, Buona Apocalisse a tutti!), Coraline, Stardust e American Gods, è stato accusato di violenza sessuale da due donne, con le quali avrebbe avuto rapporti consensuali diversi anni fa.

Le due hanno sporto denuncia alla polizia neozelandese, ma le loro affermazioni sono state diffuse al pubblico dal podcast Tortoise nella serie in quattro parti Master: the allegations against Neil Gaiman. L’autore respinge fermamente le accuse, affermando che i rapporti furono consensuali e che le sue proposte di collaborare con la polizia neozelandese su uno dei due casi, nel 2022, sono caduti nel vuoto.

La polizia della Nuova Zelanda, dal canto suo, risponde che

«sono stati fatti vari tentativi di contattare persone-chiave per le indagini, e questi sforzi sono ancora in corso. Ci sono molti fattori da tenere in considerazione, tra cui l’ubicazione di tutte le parti coinvolte.»

Per Gaiman, questo comportamento conferma la mancanza di prove sostanziali. Ma vediamo meglio quali sono le accuse mosse a suo carico.

Neil Gaiman

Neil Gaiman contro le accuse di violenza

Il primo caso è quello di Scarlett, una 23enne che riferisce di aver subito violenza da Neil Gaiman poche ore dopo essersi conosciuti: era il 2023 e la ragazza lavorava presso la residenza dell’autore come bambinaia. Secondo quando detto dall’autore, i due si sarebbero semplicemente “coccolati” e avrebbero “pomiciato” nel bagno di casa sua: per entrambe le attività ci sarebbe stato consenso. Nelle tre settimane successive, poi, avrebbero stabilito una relazione sessuale mai andata oltre la penetrazione manuale, anche quella consensuale.

La ragazza, tuttavia, afferma che non tutti gli atti penetrativi furono consensuali, e definisce alcuni di essi come “brutali e degradanti”. A supporto, ci sarebbero messaggi, appunti e racconti fatti dalla stessa Scarlett agli amici, all’epoca dei fatti.

Il secondo caso è quello di K, una fan 18enne che incontrò Gaiman a un firmacopie a Sarasota, in Florida, nel 2003. I due iniziarono una relazione di natura romantica quando la ragazza compì vent’anni – l’autore all’epoca era già oltre i 40; a quanto racconta K, anche lei ebbe rapporti non voluti e dolorosi, addirittura durante una fastidiosa infezione. In questo caso, l’autore si è dichiarato scosso dalle affermazioni della ragazza, che ritiene siano motivate dalla rabbia per la fine del loro rapporto e da una condizione mentale che le causava falsi ricordi; di quest’ultimo punto, tuttavia, non c’è traccia nelle cartelle cliniche.

In entrambe i casi, le donne hanno confermato di essere coinvolte in relazioni consensuali con Neil Gaiman, ma che non tutti gli incontri sessuali si siano svolti nel pieno consenso: la maggior parte delle violenze sessuali avviene proprio all’interno di relazioni, ma non è denunciata, poiché si è abituati a considerare “violenza sessuale” solo quella che non vede vittima e violentatore legati da una relazione. In realtà, è bene ricordare che la legge prevede il consenso per ogni singolo atto sessuale.

Vi propongo a questo punto due quesiti provocatori, data la delicatezza del tema: siamo davvero sempre in grado di esprimere il nostro consenso in modo chiaro e inequivocabile? O ci capita, alle volte, di acconsentire a pratiche che non ci fanno stare bene solo per accontentare il partner? E in tal caso, è lecito accusare l’altro di violenza?

Queste domande non puntano a scagionare nessuno – se Neil Gaiman sia colpevole o meno, sarà dimostrato in altre sedi – né a incolpare le eventuali vittime, ma solo a fare luce su comportamenti che potrebbero essere così interiorizzati da non farcene neppure rendere conto.

Quanto al nostro amato genio sregolato, speriamo non si sia macchiato di un crimine così spiacevole, che sarebbe in contrasto con tutto quanto raccontato e creato nella sua carriera.

Voi cosa ne pensate? Ve la sentite di dirci la vostra?

Fonte: CBR


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Claire Bender

Vive con un dodo immaginario e un Jack Russell reale, che di recente si è scoperto essere Sith. Grifondoro suo malgrado, non è mai guarita dagli anni '80. Accumula libri che non riesce a leggere, compra ancora i dvd e non guarda horror perché c'ha paura. MacGyver e Nonna Papera sono i suoi maestri di vita.

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