Italiani, popolo di viaggiatori, sognatori e amanti del calcio. Lo sport nazionale catalizza l’attenzione di milioni e milioni di persone, al punto da ispirare anche il mondo delle serie TV. Noi abbiamo scelto quelle che riteniamo le migliori 5 produzioni per tornare a respirare l’atmosfera dello stadio
In Italia, il calcio è sicuramente lo sport nazionale, il più seguito, amato e praticato. Siamo tutti un po’ tifosi (e allenatori): da quelli più passionali ed appassionati a quelli occasionali, tutti ci siamo ritrovati ad assistere almeno una volta ad una partita di pallone. Che abbiate festeggiato per i risultati della vostra squadra o che ne siate rimasti delusi, se fremete dalla voglia di gustarvi i prossimi Europei (si parte l’11 giugno con Italia-Turchia, poporopopopopooo) ma sentite già la mancanza di goal ed esultanze, ecco qualche consiglio per ricreare – almeno in parte – le atmosfere pallonare.
*In questo speciale sono stati inseriti titoli presenti su piattaforme streaming, in modo da poterli recuperare quando e dove vogliate, dalla fruizione ad episodi (sono quindi esclusi lungometraggi). *
All Or Nothing: Manchester City (2018, Amazon Prime Video)
“All Or Nothing” è una vera e propria “etichetta antologica” degli Amazon Studios. La docu-serie, per un totale di 10 stagioni – che potete guardare indipendentemente l’una dall’altra -, segue le vicende di un particolare club sportivo (calcio, football americano professionistico ed universitario, rugby) dentro e fuori dal campo. La prima stagione dedicata ad una squadra calcistica ha come protagonista il Manchester City di Pep Guardiola, uno degli allenatori più amati e rivoluzionari degli ultimi 15 anni, impegnato in ben 4 competizioni durante la stagione 2017-2018. Carismatico, elettrico, passionale, l’allenatore cerca di trasmettere le proprie idee ad una squadra ricca di talento, costosa, ma ancora incapace di vincere la Champions League. Il peso delle aspettative, gli infortuni, i record, le sconfitte brucianti e i successi finali (campionato e coppa nazionale), le vite private e professionali che si mischiano, le reazioni a caldo e i segreti nello spogliatoio rendono lo show un concentrato di adrenalina e passione, sempre coinvolgente con un narratore d’eccezione: Ben Kingsley.
First Team: Juventus (2018, Netflix)
Anche questa docu-serie si divide tra campo e vita privata dei calciatori, concentrandosi soprattutto su questo secondo aspetto attraverso interviste dirette ai singoli. Da Buffon ad Alessandro Del Piero, da Chiellini al mister Massimiliano Allegri, i protagonisti raccontano la loro vita all’interno del mondo Juve, tra passato e presente. A differenza del format proposto da “All or Nothing” questo prodotto si addice di più ad un pubblico generalista, curioso magari di conoscere le dinamiche e le vite dei calciatori ma poco interessato agli aspetti più tecnico-tattici del gioco: di fatto più un docu che serie.
All or Nothing: Tottenham Hotspur (2020, Amazon Prime Video)
Dopo il City, altra squadra inglese protagonista: il Tottenham Hotspur. Il format è pressoché identico al precedente, ma merita di essere vista per svariati motivi: gli Spurs sono un’eterna cenerentola, una squadra ambiziosa ma incapace di imporsi sia in Inghilterra che in Europa e la stagione in esame, 2019-2020, non fa che evidenziare una volta di più questi aspetti. Gli strascichi della sconfitta in finale di Champions della precedente stagione sono ancora pesanti e portano all’esonero dello storico manager Mauricio Pochettino. La guida della squadra viene affidata ad un santone della panchina, Josè Mourinho (prossimo allenatore della Roma): lo Special One, allenatore tra i più vincenti del nuovo millennio, risulta un personaggio mediatico interessantissimo, capace di creare un legame unico con i giocatori. La stagione non è delle migliori per il club, disorientato dal passaggio dallo storico stadio White Hart Lane al nuovissmo Tottenham Hotspur Stadium e impegnato a gestire la crisi dovuta alla pandemia. Indubbiamente è una stagione più malinconica rispetto a quella dedicata al City: se siete inguaribili romantici, amanti delle eterne incompiute, Tom Hardy vi accompagnerà durante la visione.
The English Game (2020, Netflix)
Miniserie in 6 episodi creata dalla mente dietro Downton Abbey, Julian Fellowes, per Netflix. La serie è ambientata in un momento cruciale della storia dello sport: siamo in Inghilterra, negli anni ’80 del diciannovesimo secolo il calcio è un fenomeno ormai assodato e un organo istituzionale, la Football Association, ne regola tornei e svolgimenti. A sfidarsi per la FA Cup, la competizione più antica dello sport, ci sono squadre composte sia da nobili ricchi che da operai e lavoratori. Per rinforzare la propria squadra, il Darwen FC, in vista della partita contro gli Old Etonians, James Walsh assume dietro compenso Fergus Suter e Jimmy Love, due calciatori scozzesi: è la nascita del calcio professionistico. La serie apporta, per esigenze narrative, alcune modifiche ma, nel complesso, ad una buona ricostruzione storica si affianca la lotta di classe: ricchi contro poveri, Davide contro Golia e il calcio di tutti.
Ted Lasso (2020- , Apple TV+)
Prendete il genio di Bill Lawrence (Scrubs) e la comicità di Jason Sudeikis (Come ti spaccio la famiglia). Mettete quest’ultimo nelle vesti di un allenatore di football americano improvvisamente ingaggiato dall’AFC Richmond, squadra di Premier League impegnata nella lotta per non retrocedere. Il risultato? Una delle migliori proposte della scorsa stagione televisiva: Ted Lasso. La serie di Apple TV è un piccolo gioiellino che merita di essere vista dagli appassionati di calcio (e non): lo scontro tra gli humor americano ed inglese, le influenze della vita privata su quella professionale, le pressioni della stampa, il drama sportivo e tante – inaspettate – lacrimucce rispondono ad un solo credo, Believe. i calciofili più accaniti avranno notato che i giocatori del Richmond (squadra fittizia che sfida club inglesi reali) sono parodie di alcuni grandi campioni, iconici e ironicamente stereotipati: Roy Kent, arcigno centrocampista copia carbone del leggendario capitano del Manchester United Roy Keane; Jamie Tartt tra Cristiano Ronaldo e Sergio Aguero; Dani Rojas versione messicana di Edinson Cavani.