Zack Snyder si è lasciato andare all’entusiasmo parlando di Rebel Moon, che ha definito «Star Wars con sesso e violenza».
Quando è stato annunciato, all’incirca un decennio fa, Rebel Moon si proponeva come uno spin-off della più nota saga ambientata in una galassia lontana lontana. Ispirato a I sette samurai di Akira Kurosawa, l’idea era di dare al franchise di Lucas una svolta dark e matura, ma il progetto fu del tutto accantonato quando la LucasFilm fu acquisita da Disney.
Ma Zack Snyder non si è arreso, e ha continuato a costruire il suo mondo immaginario e “pitchare” in giro il suo progetto, fino a quando non ha convinto Netflix.
Ora che l’uscita del film si avvicina – sarà disponibile sulla piattaforma a dicembre – Snyder rivendica la fonte d’ispirazione originaria, ribadendo però che “È come Star Wars, ma con violenza, sesso, e un sacco di imprecazioni“.
Qualche giorno fa sono stati diffusi il trailer (che potete vedere sotto) e la sinossi, in cui leggiamo:
Quando una pacifica colonia ai margini di una galassia si trova minacciata dagli eserciti di una tirannica forza dominante, Kora (Sofia Boutella), una misteriosa sconosciuta che vive tra gli abitanti di un villaggio, diventa la loro migliore speranza di sopravvivenza. Incaricata di trovare combattenti addestrati pronti ad unirsi a lei per prendere parte ad un’impossibile lotta, Kora riunisce un piccolo gruppo di guerrieri: estranei, ribelli, contadini e orfani di guerra provenienti da mondi diversi che condividono la comune necessità di redenzione e vendetta. Mentre l’ombra di un intero Regno si abbatte sulla più improbabile delle lune, viene intrapresa una battaglia per il destino di una galassia e, nel mentre, nasce un nuovo esercito di eroi.
Un po’ Dune, un po’ How to Train Your Dragon, un tanto Star Wars, e un pizzico di cattivoni nazisti – che ci stanno sempre bene – per un film che sarà diviso in due parti, in uscita rispettivamente il 22 dicembre 2023 e il 19 aprile 2024.
In un’intervista a IGN, Snyder ha detto senza mezzi termini che si tratta di una storia del tipo bene contro male, pochi contro molti, con una moralità molto chiara – sappiamo chi sono i buoni e chi i cattivi. Il regista ha poi aggiunto:
«Non credo si possa fare un film fantascientifico, al giorno d’oggi, che non venga in qualche modo comparato a Star Wars; lo accetto e sono felice di discuterne, di vedere in che posto finirà nella cultura popolare, rispetto all’eredità di Star Wars. Del resto, i suoi fan sono praticamente cresciuti con il franchise, e i loro figli hanno avuto figli che sono diventati fan a loro volta. Capisco quanto si possa amarlo, e quanto rappresenti un canone intoccabile. Probabilmente è per questo che sono qui a fare quello ch sto facendo come lo sto facendo; perché in fondo non ci sono regole, a parte quelle che scriviamo noi stessi.»
Sembrerebbe che Snyder voglia avviare un proprio franchise, e per farlo ha coinvolto un cast non indifferente: Sofia Boutella, Charlie Hunnam, Djimon Hounsou, Ray Fisher, Anthony Hopkins, Ed Skrein, Michiel Huisman, Doona Bae, Jena Malone, Staz Nair, E. Duffy, Charlotte Maggi, Cleopatra Coleman, Cary Elwes, Corey Stoll, Doona Bae, Sky Yang, Fra Fee, Alfonso Herrera, Stuart Martin e Ingvar Eggert Sigurðsson.
A scrivere la sceneggiatura, insieme al regista stesso, Shay Hatten (Army of the Dead, John Wick 3) e Kurt Johnstad (300, Atomica Bionda).
In pratica, ci sono tutti gli ingredienti perché sia un grande successo, di cui parleremo a lungo, o una grandiosa schifezza, l’ennesima bolla costruita su un bel trailer che esplode al primo soffio di vento.
Voi di che fazione siete, successo o flop? Fatecelo sapere nei commenti!