Gachiakuta è il manga shonen di Kei Urana edito da Star Comics che si preannuncia essere l’ennesimo successo della casa editrice. MegaNerd l’ha letto per voi!
Star Comics ha dimostrato in più occasioni che difficilmente sbaglia quando si tratta di promuovere un nuovo manga. Come già accaduto per Kaiju No. 8, anche per Gachiakuta, l’opera prima della mangaka Kei Urana (con la collaborazione del writer Hideyoshi Andou), ha intrapreso una campagna pubblicitaria senza precedenti (almeno in Italia) per un fumetto, superandosi addirittura rispetto a quanto fatto per il manga di Naoya Matsumoto.
Eventi promozionali, talk nelle librerie e fumetterie italiane, graffiti ideati dallo stesso Andou sparsi per la città di Milano raffiguranti il protagonista e realizzati con una miscela di yogurt e cellulosa, totalmente atossica e biodegradabile, e ben TRE diverse edizioni del numero di esordio dell’opera; regular in formato classico Tankōbon (€ 5,20), variant Cover edition BOX (€ 12,90 per un cofanetto contenente il primo numero con cover variant e dei gadget) e la limited Edition Exclusive Trash Box (€ 29,90) con un vero e proprio contenitore a forma di bidone dell’immondizia (!) con all’interno il volume con cover variant esclusiva per il trash box e altri accessori. Insomma tre edizioni per venire incontro alle tasche di ogni lettore!
Con un marketing di questo genere è stato quasi impossibile per un lettore medio di manga (e fumetti in generale) non imbattersi in Gachiakuta almeno una volta negli ultimi tempi. Star Comics avrà ragione anche stavolta? Scopriamolo nella nostra recensione MegaNerd!
Uno shonen dai temi maturi e contemporanei.
In una baraccopoli abitata da discendenti di fuorilegge, il giovane Rudo si guadagna da vivere raccogliendo spazzatura tra continue discriminazioni. Un giorno, accusato di un crimine che non ha commesso, viene gettato in un luogo temuto da tutti: il Baratro. Laggiù, Rudo conoscerà il “ripulitore” Enjin, comincerà a intravedere la verità sul mondo e a manifestare la capacità di estrarre uno strano potere dagli oggetti dopo aver dato loro vita. Il ragazzo ha ora la possibilità di cambiare una realtà tremendamente ingiusta…
Il manga di Urana a una prima lettura si presenta come il più classico dei battle shonen con azione, superpoteri e combattimenti. Ma scavando a fondo, proprio come fa il nostro Rudo tra i rifiuti, si possono scorgere le tematiche, tutt’altro che banali poste in risalto dall’autrice. La discriminazione tra le varie classi sociali, mai attuale come in questo periodo storico, l’eccessiva quantità di rifiuti che attanaglia il pianeta, rappresentata nel fumetto da veri e propri mostri mastodontici che si creano dall’accumulo di immondizia, l’inquinamento e il problema incontrollato del consumismo dell’era moderna sempre più contraddistinta dal motto ‘usa e getta’. C’è un motivo se Gachiakuta è stato ribattezzato come il ‘manga green‘ o il ‘manga ecologico‘.
L’anima de li oggetti vostri!
Ma nel mondo in cui si svolgono le avventure di Gachiakuta gli oggetti sono molto, ma molto importanti. Più vengono trattati bene e con amore e più è facile che alcuni di questi, detti jinki (così vengono ribattezzati), trasmettano abilità e poteri al loro proprietario / protettore…. un po’ come se avessero un’anima! E allora ecco che i guanti di Rudo permettono allo stesso ragazzo di aumentare la sua forza, l’ombrello di Enjin si trasforma in un’arma da utilizzare contro i nemici, e siamo sicuri che nel corso dell’opera vedremo molti altri oggetti mutare forma e diventare armi o manufatti dai poteri magici.
Questo concetto dell’oggetto che ha una propria coscienza è una tematica già vista in alcuni manga di primo piano, tra cui il più importante risulta sicuramente Shaman King di Hiroyuki Takei, e da cui crediamo che in parte l’autrice abbia potuto prendere spunto. Tutto ciò per sottolineare come a volte gli oggetti che vengono donati e regalati hanno un’importanza che trascende il valore intrinseco e economico dello stesso, concetto che si sta sempre più perdendo al giorno d’oggi.
Dai rifiuti ecco nascere un nuovo (anti)eroe. Tutti nascondono qualcosa.
Il primo fumetto di Kei Urana ci presenta un protagonista per certi versi canonico per uno shonen; Rudo è un orfano (vive con il padre adottivo Regto), un reietto e discriminato dai suoi coetanei, che scopre di avere dei poteri e che molto probabilmente diverrà sempre più forte.
Ma anche in questo caso ‘rovistando’ tra le sfaccettature del character del personaggio, l’autrice non ha voluto dare al lettore un protagonista tradizionale come tanti già visti.
Rudo è un ladruncolo (anche se si tratta di rifiuti) dal carattere ruvido e scontroso, probabilmente con qualche problema di carattere psicologico, come lo stesso ammette nelle prime pagine di Gachiakuta. È un ragazzo che ne ha passate tante, ma che non sempre tira fuori il meglio di sé. Affronta i nemici e le difficoltà a viso aperto, ma in maniera rabbiosa e colma di rancore. Emblematica, ma significativa è la promessa di vendetta che fa alle persone che lo gettano nel Baratro; Il modo in cui viene rappresentato in quel frangente dalla mangaka, con tanta rabbia, odio e oscurità dentro di sè, lo avvicina molto più a una figura di antieroe che di eroe.
E proprio questa scrupolosa e ragionata caratterizzazione di Rudo, lo rende sicuramente affascinante e originale, così come anche altri personaggi dell’opera.
Sottolineiamo una cosa: difficilmente in questo primo numero troverete un personaggio positivo o dall’animo puro e gentile; tutti o la maggior parte sono ambigui e sembrano nascondere secondi fini. Da Regto a Enjin, l’ottimo lavoro fatto dalla mangaka sul cast che troviamo in questo volume di Gachiakuta, è colmo di spunti accattivanti. La maggior parte dei protagonisti di questo manga sembrano muoversi ‘sul filo del rasoio’ tra il bene e il male, aumentando l’alone di mistero intorno a loro. L’influenza di ognuno potrebbe essere fondamentale per il futuro di Rudo e per la sua scelta tra la luce e l’oscurità.
Kei Urana: la nuova promessa dei manga?
Impossibile non fare due parole sull’ottima performance dell’autrice, all’esordio come mangaka con un’opera interamente scritta e disegnata da lei. Urana, prima della serializzazione di Gachiakuta, ha lavorato come assistente di Atsushi Ookubo (Soul Eater) sulle pagine di Fire Force. Lo stile e le espressioni dei personaggi e la rappresentazione delle scene d’azione devono molto al lavoro svolto per il maestro Ookubo. È lampante il fatto che non siamo di fronte a un’artista alle prime armi, ma, invece, abbiamo a che fare con una disegnatrice matura che è capace di realizzare sin da subito delle pagine tecnicamente e qualitativamente molto buone. Se a questo aggiungiamo anche l’ottima trama imbastita, intrigante, misteriosa e con personaggi sopra le righe, Gachiakuta è un manga che parte, senza ombra di dubbio, sotto i migliori auspici.
Un plauso anche all’apporto artistico del writer Hideyoshi Andou, che con il suo urban style realizza degli ottimi graffiti che si possono vedere sia all’interno dell’opera che all’esterno in copertina. Ma non solo: lo stesso street artist si è occupato anche del design dei graffiti di cui sono state tappezzate le strade di Milano a fine settembre, realizzandone uno speciale appositamente per il lancio di Gachiakuta in Italia.
Conclusioni
In definitiva un ottimo esordio per l’opera prima di Kei Urana. L’autrice imbastisce una trama dai toni drammatici e mistery, dove non manca l’azione e il sovrannaturale, come ogni buon shonen che si rispetti. Nonostante sia, per natura, un manga dedicato principalmente a un pubblico giovane, i temi sullo sfondo sono maturi e attuali. Intrigante la scelta sulla caratterizzazione dei personaggi, a partire dal protagonista Rudo e dalla sua missione che ha un unico obiettivo: vendicarsi di chi l’ha buttato nel Baratro tra i rifiuti. Al momento non possiamo ancora dire se sarà un successo al pari degli altri grandi manga suoi predecessori come Naruto, One Piece, Demon Slayer, Chainsaw Man, ma ci sono tutti i presupposti affinché Gachiakuta possa fare bene e scalare le classifiche partendo dal basso e dai rifiuti di cui parla, sino ad arrivare sulle vette più alte di vendita. Solo il tempo (e i successivi numeri) ce lo potranno dire fin dove può arrivare questo manga.