> Si è conclusa in una notte la lunga, incredibile storia di Attack On Titan, l’opera nata dal mangaka Hajime Isayama nel 2009. Ecco la nostra recensione, ovviamente senza spoiler
È stato un salto nel buio della durata di quasi 1 ora e mezza. Parliamo dell’ultima parte delle serie animata dell’Attacco dei Giganti, uscita su Crunchyroll nel cuore della notte, sabato 5 novembre.
Sono già trascorsi 10 anni dal rilascio del primo episodio di questa serie così fortunata. Un progetto animato con il quale avremmo voluto chiudere i conti un po’ prima ma che come ben sappiamo, ha trovato avanti a sé parecchi ostacoli.
L’attesa è stata lunga e snervante ma possiamo finalmente affermare che ne è valsa la pena. Lo Studio MAPPA sembra abbia investito molte risorse e tanto impegno per portare sullo schermo il finale dell’adattamento di uno dei manga più apprezzati della storia.
L’ultimo capitolo di Attack On Titan, intitolato Attack on Titan Final Season THE FINAL CHAPTERS Special 2, non ha fatto altro che farci rendere conto che forse non eravamo ancora pronti a spegnere definitivamente i riflettori sul progetto.
MAPPA ha realizzato un finale epico, in cui nessun dettaglio è stato trascurato. Nonostante siano state alterate alcune cose rispetto al manga, l’episodio finale ci ha lasciato a bocca aperta, ma anche tristi, quasi impietriti.
Anche coloro che hanno letto il manga hanno fatto fatica ad accettare lo scenario di morte e distruzione causato da Eren. Il nostro protagonista, divenuto ormai da un po’ l’antagonista principale della storia, è riuscito nel suo intento.
La marcia dei Colossali avanza senza sosta
La marcia dei giganti colossali avanza senza sosta. Lasciando dietro di sé il terrore della cosiddetta fine del mondo. Nonostante l’evidenza, in molti abbiamo fatto fatica ad accettare il fatto, che il ragazzino dal cuore grande, che aveva promesso di sterminare tutti i giganti, sia invece diventato il fautore dell’apocalisse.
C’era sempre qualcosa a farci capire che dietro quella scelta, apparentemente folle, di Eren, vi fosse un senso, un fine puro. Difficile però restare della stessa opinione se le immagini trasmesse, vedono solo morte e dolore. Anche nei suoi compagni del corpo di ricerca, che stanno lottando tra la vita e la morte.
Ormai sono rimasti solo Mikasa, Jean, Connie, il Capitano Levi e Armin che ormai riveste il ruolo di comandante della squadra di ricerca. Alla “Guerra tra cielo e terra” si sono poi uniti anche gli alleati Marleyani, tra cui anche Reiner che come ben ricordiamo è stato il fautore del primo attacco alle mura di Paradis. Allo scontro si uniscono ben presto anche Falco, con il suo gigante alato, Gabi e Annie.
Quindi non è stato invertito solo il ruolo di Eren, anche gli alleati che da prima miravano alla distruzione dell’isola dei demoni, hanno capito che bisogna unire le forze per scongiurare il piano dell’eutanasia ideato dai fratelli Jaeger.
Per questo motivo lo scontro finale, portato sul piccolo schermo si rivela essere uno dei più cruenti e passionali della storia. Nessuna esclusione di colpi, giganti contro giganti e uomini pronti a sacrificare la propria vita per salvare l’umanità.
Questi sono diventati i nostri eroi. Abbiamo apprezzato il fatto che tutti i personaggi hanno avuto modo di distinguersi in battaglia. In particolar modo abbiamo visto una piccola e indistruttibile Pieck, diventare un soldato chiave, guidando parte dell’operazione da ingegnosa stratega.
Ma la giovane Marleyana ha dimostrato anche il valore bellico del suo Gigante Carro, lottando imperterrita per proteggere quelli che un tempo erano i suoi obiettivi da distruggere.
Un unico obiettivo: eliminare Eren
Con l’aiuto dell’astuzia di Pieck, la forza e il coraggio indomito di Reiner, che anche in questa occasione ha dimostrato di essere uno dei migliori personaggi, i nostri eroi avanzano verso la nuca del Gigante Fondatore. L’obiettivo è quello di farla esplodere e questo naturalmente vorrà dire uccidere Eren.
Sapevamo che questa scelta avrebbe fatto impazzire i ragazzi. Compresa Mikasa a cui il pensiero di perdere il suo amato, stava letteralmente facendole scoppiare la testa. Nella lunga corsa verso Eren sono accadute tantissime cose.
Lo scontro si è fatto sempre più cruento e come se non bastasse la fondatrice Ymir ha riportato in vita i giganti del passato. Compresi i loro compagni che combattono ostacolandoli perché privi di coscienza. La grande sofferenza è evidente, non è mai facile scagliarsi contro i vecchi compagni di squadra e loro lo sanno bene.
Nel bel mezzo della battaglia finale, Armin viene inghiottito da un gigante carro del passato. Il gigante ha trasferito l’essenza di Armin, compreso il suo potere da gigante, alle origini, lì dove si incrociano tutti i sentieri degli eldiani. Proprio nel mondo dei sentieri avrà modo di ritrovare molti amici del passato, compreso Zeke Yeager.
Insieme riusciranno a risvegliare l’essenza dei loro compagni, possessori dei giganti e questo dettaglio cambierà per sempre la storia dell’umanità.
Il corpo di ricerca aiutato dai giganti dei vecchi compagni riusciranno a farsi strada verso il loro unico obiettivo: eliminare Eren.
Anche una volta ostacolata, e apparentemente fermata, la marcia dei colossali, il mondo sembra ancora lontano dalla salvezza. Difatti Eren sarà pronto a sfoggiare le sue ultime carte per il compimento della sua missione.
Il viaggio introspettivo nei protagonisti di Attack On Titan
Dopo aver ripercorso a grandi linee i punti salienti della “Guerra tra cielo e terra” è arrivato il momento di commentare insieme un’altra parte fondamentale di questo finale di stagione.
Parliamo dei viaggi introspettivi, che l’autore ha realizzato per mostrare i veri sentimenti dei nostri protagonisti. Ma anche per svelare alcuni particolari, che fino ad oggi erano rimasti con un punto interrogativo. Difatti, attraverso i vari ricordi, che Eren rievoca nella mente di ognuno dei suoi compagni, si pone risposta a tanti dubbi.
Uno di questi riuscirà a dare spiegazione anche agli attacchi di emicrania che colpiscono gli Ackerman. Sarà proprio questo dettaglio a spiegare anche cosa rende così speciali coloro che portano con onore questo cognome.
Le scene realizzate per portare sullo schermo ciò che accade nel cuore di Eren sono tristi, strazianti ma anche fortemente emozionanti. Confermano che le sue intenzioni di fondo erano nobili, lui voleva solo che il mondo apprezzasse il vero valore degli eldiani, lodandone le gesta eroiche della guerra tra cielo e terra. Anche se questo voleva dire concludere questo incredibile viaggio in maniera estrema.
Spiegati i motivi dietro la scelta di Eren
In fin dei conti, Eren aveva i giorni contati, così come il resto dei suoi compagni che hanno abbracciato lo stesso destino da portatore dei giganti. Secondo lui qualsiasi sforzo non avrebbe mai cambiato le cose. Lui sarebbe morto trascorsi i 13 anni, i poteri dei giganti avrebbero continuato a schiavizzare, in un certo senso, gli eldiani, fino al resto dei loro giorni.
Per questo la soluzione migliore per il nostro protagonista è quella di scatenare contro di sé tutto l’odio che riversa nel mondo. Grazie al potere del Gigante Fondatore, Eren è riuscito nel corso della storia, a viaggiare nel tempo e vedere il futuro.
Ha sempre saputo cosa sarebbe accaduto e nel tempo, racconta, di aver cercato anche un modo per opporsi inutilmente a tutto ciò. Oltre alle preoccupazioni per le inquietanti immagini del futuro visto da Eren, il protagonista di Attack On Titan apre il suo cuore ad Armin anche sui suoi sentimenti nei riguardi di Mikasa.
La disperazione e il terrore ormai albergano nel cuore di Eren, il quale, nonostante le sue scelte, sembra essere ancora impreparato all’idea di perdere Mikasa, il suo unico grande amore.
Conclusioni
Non è stato per niente facile, scrivere dell’ultimo episodio di Attack On Titan. È stato un intenso viaggio iniziato il 2009 e terminato con questa incredibile pellicola che rimarrà sicuro impressa negli annali.
L’opera nel complesso ha dimostrato di non avere nulla da invidiare ad altri grandi manga come Naruto o Dragon Ball, padre di tutti i padri. È stato ricco di colpi di scena, la trama intrecciata ci ha tenuto col fiato sospeso fino all’ultimo capitolo.
La serie animata è stata all’altezza dell’opera e grazie all’impegno di WIT e MAPPA siamo sicuri che l’anime è degno di essere nominato successore proprio di alcuni grandi progetti, come quelli già citati.
Siamo sicuri che si parlerà per tanto e tanto tempo ancora dell’Attacco dei Giganti. Gran merito del successo sarà dovuto in parte anche all’epico finale della serie animata.
Per alcuni è stato controverso, visto che nonostante tutti gli sforzi, il restante 20% dell’umanità, riuscito a sopravvivere al boato, decide comunque di percorrere la strada della guerra e delle tensioni politiche.
Eren non ha salvato il mondo, ma ha sicuramente liberato i suoi simili da una “maledizione” che li rendeva portatori di una responsabilità troppo grande.
Per altri invece è stato magico. A tal proposito suggeriamo di prestare la massima attenzione anche ai titoli di coda. Oltre a ritrovare il sound vibrante dei Linked Horizon (Autori della celebre opening: Shinzou Wo Sasageyo) c’è un piccolo regalo lasciato da MAPPA che allevierà un po’ di tristezza, oltre a chiarire alcune piccole dinamiche che sembravano ancora irrisolte.
E a te è piaciuto il finale di Attack on Titan?
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