Abbiamo visto in anteprima il nuovo film Disney Wish, che uscirà nei cinema italiani il 21 dicembre. Ecco la nostra recensione…a suon di musica!
“Fa’ attenzione a ciò che desideri”
Wish è un film per sognatori, davvero. Una trama leggera, mai banale, che fa scorrere in fretta l’ora e mezza passata in sala. Non è un film d’animazione per tutti, le canzoni potrebbero essere considerate troppe, ma a mio parere sono una delle carte vincenti di questa nuova pellicola Disney. Al centro della narrazione ci sono i desideri e questo porta gli spettatori a porsi alcune domande, a guardarsi dentro. Un po’ come per Il Piccolo Principe, ad ogni età può corrispondere una visione diversa di questo film. I bambini ci vedranno la magia e la forza dei sogni, così come gli adulti che ancora credono nelle possibilità, i più cinici ci vedranno qualcosa di eccessivamente smielato. E io? Cosa ho sentito guardandolo? Intanto vi parlo della trama, per incuriosirvi un po’.
La trama di Wish
I desideri possono essere pericolosi? Questa è una delle domande iniziali di Wish. I nostri sogni possono danneggiare gli altri? Può un progetto innocente trasformarsi in qualcosa di pericoloso? Questo è ciò che teme il re di Rosas, il bel regno dove è ambientata la nostra storia. Qui ogni mese Re Magnifico, che con la sua magia prende in custodia i sogni dei suoi cittadini per proteggerli e un giorno avverarli, sceglie quale desiderio far divenire realtà. Asha, nel compleanno di suo nonno, spera ardentemente che lui possa finalmente vedere avverato quello che desidera e contemporaneamente vorrebbe sorprendere la sua famiglia riuscendo a diventare l’apprendista maga di Magnifico. Durante il colloquio con lui scopre, però, che alcuni desideri non verranno mai realizzati perchè giudicati pericolosi, ma la cosa peggiore non è questa. Nel momento in cui, al compimento della maggiore età, i sudditi affidano i propri sogni al re, essi perdono il ricordo di ciò che hanno desiderato. E le persone che non li vedranno mai realizzati non sapranno mai cosa hanno perduto e non potranno provare a lavorare per realizzarli con le proprie mani. Asha non può accettare questa realtà e farà di tutto per liberare i desideri tenuti dentro il castello. Ma attenti, Magnifico non resterà lì a guardare.
Personaggi e doppiatori italiani
I personaggi migliori, a mio parere, sono due: Asha e Re Magnifico. Partiamo dalla nostra protagonista, la diciassettenne Asha. Lei è la purezza fatta persona, ama la sua famiglia con tutto il suo cuore, e adora la terra in cui è nata, le persone che la abitano. Per Rosas e per chi le sta accanto è pronta a rischiare tutto. Non è una principessa Disney, ma ha tutte le caratteristiche per esserlo: è testarda, coraggiosa, buona, gentile. Nonostante sia in un’età difficile, nella quale ci si sente al tempo stesso vulnerabili e invincibili, decide di mettercela tutta per fare sì che le persone non smettano mai di sognare. Il suo carattere goffo e il fare divertente mi hanno ricordato un po’ la mia amatissima Anna di Frozen, così frizzante e dal cuore gigante. In Italia il personaggio di Asha è doppiato dalla cantante Gaia, piccola stella nata dal firmamento mariano. Dopo la vincita del talent Amici, ha pubblicato due album e ora si è cimentata per la prima volta nel mondo del doppiaggio. Per quanto riguarda le canzoni, nulla da dire: la sua voce è pazzesca. Per quanto riguarda, invece, la prova attoriale trovo che si sia sciolta mano a mano. Durante le primissime battute l’ho trovata un po’ rigida nella voce, come se si sforzasse con tutta sé stessa di essere Asha. Credo che poi abbia capito di essere molto simile al personaggio e si sia lasciata andare. Pertanto, per me, è stato un ottimo esordio da doppiatrice. Nel finale decisamente perfetta. Delle canzoni parleremo dopo.
Arriviamo a Re Magnifico: un villain fantastico. Affascinante al primo sguardo, con tratti così belli da rendere incredibile la sua trasformazione malvagia. La bocca, gli occhi, gli zigomi, persino i capelli si deformano a riflettere la cattiveria che gli sboccia dentro. Ma è davvero giusto puntare il dito contro di lui? Questo mi sono chiesta. E credo, forse sbaglio, che ci sia molto di più dentro questo personaggio. La rabbia per non aver mai ricevuto davvero un grazie (c’è una canzone in proposito, e ve la lascerò proprio qui sotto), la frustrazione di avere sulle spalle un regno che dipende completamente da lui, il rammarico di non essere mai riuscito a pensare al proprio sogno. Perché se il fil rouge sono proprio i desideri, il nostro re sembra aver realizzato il suo creando la propria oasi di pace, la sua Rosas, ma è come se tutto gli si fosse ritorto contro. Per il suo personaggio i doppiatori sono due: Michele Riondino (dialoghi) e Marco Manca (canto). E trovo siano stati fantastici entrambi. La scelta di abbinare queste due voci è stata perfetta, così tanto da non notare quasi il fatto che gli interpreti siano due.
Canzoni
Posso dirlo? Una più bella dell’altra, con una nota speciale per l’ultima cantata in coro da tutta Rosas. È come un respiro, un lasciar andare il fiato dopo un momento di angoscia generale, un riprendere a vivere consapevoli di aver ritrovato una parte importante della propria vita. Le mie preferite sono, quindi, due: “Un sogno splende in me”(versione in solitaria e corale) e “Venite a Rosas”, cantate entrambe magistralmente da Gaia. La seconda canzone è un vero e proprio invito ad entrare in questo nuovo magico mondo Disney, luminoso e sereno.
Animazioni
Il film, annunciato nel 2022, vede alla regia Chris Buck e Fawn Veerasunthorn, alla produzione Peter Del Vecho e Juan Pablo Reyes. Sin da subito è stato reso noto che lo stile artistico avrebbe combinato l’animazione tradizionale Disney con la CGI. Non sapevo di questa cosa prima della visione, ma subito mi sono accorta di questo tratto “pastellato”, passatemi il termine, che sembrava cercare di dare quel sapore di fatto a mano. Il risultato è gradevole, ma all’inizio è stato un po’ strano vedere degli oggetti 3D con tinte a matita spennellate sopra. Ovviamente parlo totalmente da persona non addetta ai lavori, prendete tutto con le pinze. Alla fine io sono una di voi, mi siedo in sala e guardo, e poi scrivo qui ciò che penso. Come vi ho detto, non era male, ma credo non sia una animazione adatta ad ogni tipo di narrazione.
Curiosità
La pellicola è il 62º classico Disney e celebra il 100º anniversario dei Walt Disney Animation Studios. All’interno troviamo tanti piccoli rimandi agli altri film della casa di produzione. Se stiamo bene attenti, possiamo notare Peter Pan e Wendy, imbatterci in un personaggio di Zootopia, vedere dei rimandi a Biancaneve e i sette nani e a Bambi. Insomma, un buon modo per festeggiare questo splendido compleanno. Auguri cara Disney!
Conclusioni
Il film non è nella mia top 5 della Disney, sono sincera, ma ha tante piccole cose belle al suo interno. Mi ha persino emozionato sul finale. Posso dirvi, però, che ha tanti rivali-colleghi a mio parere più validi: Frozen, Coco, Encanto. Tanto per farvi dei titoli, eh. Comunque mi sento di consigliarne la visione, è molto molto carino per le famiglie e anche come esperienza natalizia da vivere con chi amate.