Il sensei Go Nagai ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni in merito al museo Wonderland di Wajima, a lui dediicato , il quale è andato distrutto a seguito delle recenti e violente scosse di terremoto susseguitesi sul territorio giapponese
Il Giappone continua a fare i conti con le conseguenze del terremoto avvenuto ad inizio 2024, e tra i danni riportati c’è anche quello che ha colpito gravemente il Wonderland Musuem, il quale era stato realizzato per celebrare le opere e l’arte di uno dei più importanti mangaka in vita del Sol Levante, ossia Go Nagai.
L’autore di opere quali Devilman, Cutie Honey e Mazinga Z, ha voluto esprimere fiducia e speranza per il futuro, parlando proprio della distruzione del museo a lui dedicato.
Realizzato nel 2009, il Wonderland Museum esponeva nella propria collezione numerose opere originali del maestro, realizzate nel corso della propria carriera. Purtroppo a causa di un terribile incendio scatenatosi proprio a seguito delle scosse di terremoto avvenute nel primo giorno dell’anno, sono stati perduti numerosi oggetti del museo. Tuttavia il sensei, con il tipico aplomb nipponico, ha voluto reagire con forza a questa sciagurata notizia.
Nella sua dichiarazione rilasciata sulla rete il mangaka ha voluto in primis ringraziare le persone che gli hanno mostrato sostegno in seguito alla distruzione del museo a lui dedicato, lasciandosi anche andare a delle sentite dichiarazioni: “Ho provato una profonda tristezza nell’ascoltare gli aggiornamenti e vedere le immagini proveniente da Wajima, la mia città natale, essendo rimasto scioccato nel vedere come sia profondamente cambiata da come la conosceva. Sto ricevendo da giorni affettuosi messaggi da molte persone , che esprimono il loro cordoglio dopo aver conosciuto le condizioni di Wajima e del Go Nagai Wonderland, rimasti fortemente danneggiati nel disastro. Vorrei cogliere questa occasione per esprimere la mia sincera gratitudine a tutti voi. Grazie di cuore“.
Ha poi voluto aggiungere di mostrare al momento maggiore preoccupazione versa la popolazione di Wajima rispetto alle proprie opere d’arte ormai perdute: “Riguardo al museo penso che molti degli oggetti che vi erano contenuti siano andati distrutti. Comunque, essendo un mangaka in attività, posso ancora disegnare e quindi rimpiazzare gli artwork andati dispersi. Non è un grosso problema. Ciò che è importante è che la popolazione di Wajima, nonchè quella di tutta la regione colpita, sia in grado di tornare alla propria quotidianità il prima possibile, e vorrei per questo dar loro una mano. Con le scosse di terremoto e giorni imprevedibili di fronte a noi può essere difficile pensare a tempi migliori, ma teniamo duro e superiamo questa situazione!“.
Fonte: ComicBook