> Jeff Lemire e Andrea Sorrentino presentano il secondo capitolo de Il Mito del Frutteto di Ossa con il nuovo libro edito da Bao Publishing, Diecimila Piume Nere, dove l’horror si mescola col fantasy. Ecco la recensione MegaNerd, ovviamente no spoiler
Siamo sicuri che molti dei nostri MegaNerd-lettori siano stati attirati almeno una volta nella loro vita dai Giochi di Ruolo, conosciuti anche come GDR o RPG. Nella forma più basilare di questi giochi (non me ne vogliano gli esperti per la scarna spiegazione), un gruppo di giocatori sprigiona la fantasia più sfrenata per creare avventure e partecipare a campagne nei panni di personaggi immaginari (guerrieri, maghi, nani, ecc..) da loro creati e dalle mille abilità. Nel corso degli anni anche questo genere si è evoluto dando origine a numerose sfaccettature (almeno tante quanto le facce dei dadi poliedrici che spesso sono utilizzati), coinvolgendo anche altri mondi ludici, come quello dei videogames ad esempio… ma questa (come si suol dire) è un’altra storia.
La passione che accomuna Trish e Jackie, migliori amiche adolescenti protagoniste dell’ultimo fumetto horror Bao Publishing, Diecimila Piume Nere, è quella del GDR ‘nudo e crudo’ . Le due si trovano nel tempo libero nel seminterrato di Jackie per immergersi in un mondo fantasy da loro creato grazie alla sola immaginazione. Nei panni di una guerriera (Jackie) e di una maga (Trish) si avventurano in questo strano mondo dove aleggia una perversa malvagità, esseri spaventosi e piume nere che spesso cadono dal cielo. Un universo fantastico un po’ inconsueto se si pensa che a crealo sono due ragazzine non credete? Ma il problema è un altro: tutto appare fottutamente reale a tal punto da non capire dove si ferma la fantasia e comincia la realtà (e viceversa)!
Continua con Diecimila Piume Nere l’esplorazione del nuovo universo narrativo horror creato da Jeff Lemire e Andrea Sorrentino, team creativo che ha realizzato opere incredibili come Gideon Falls e Primordial, e che presenta volumi autoconclusivi legati, però, in qualche modo l’uno all’altro. Abbiamo già recensito i primi due atti di questo nuovo universo usciti in Italia per Bao Publishing; Il Mito del Frutteto di Ossa (storia del Free Comic Book Day 2022 recensita qui) e il recentissimo Il Passaggio (qui la nostra recensione).
Con Diecimila Piume Nere Lemire e Sorrentino portano l’horror all’interno del fantasy raccontando, come solo loro sanno fare, una storia che sembra uscita da un episodio di Stranger Things.
Piuma dopo piuma, calano le tenebre e la verità viene a galla
Trish, scrittrice di romanzi fantasy, torna nel suo paese d’infanzia dopo tanti anni. Il motivo? Da tempo è afflitta da visioni e incubi su episodi del suo passato legati alla scomparsa della sua amica per la pelle di quando era adolescente, Jackie. Grazie a dei flashback, scopriamo qualcosa di più sul passato di Jackie e Trish. Le due erano inseparabili teenager legate dalla passione per il fantasy. Tutti i pomeriggi (o quasi) post scuola, si trovavano nello scantinato di Jackie per inventare le più incredibili avventure ambientate in un mondo tetro, macabro e abitato da mostri. Ma crescendo, le due ragazze mano a mano si sono allontanate. Jackie ha cominciato ad avere i normali interessi di un’adolescente (uscire, divertirsi, conoscere e frequentare nuove persone), tralasciando il rapporto con Trish e allontanandosi dalle avventure fantastiche di un tempo. Finché una notte….Jackie sparì senza essere mai più ritrovata.
Nel presente Trish cerca di capire realmente cosa è successo anni prima all’amica, portando avanti l’indagine di un ‘cold case’ che nessuno vuole più riaprire. Nel prosieguo delle sue ricerche, si intensificano le visioni con la caduta (sempre più fitta) di Piume Nere dal cielo e si fanno sempre più disturbanti le voci oscure provenienti da una realtà fantastica. Tutto riconduce al mondo fantasy creato nel passato e alle creature che lo abitano…. e quando il confine tra realtà e fantasia si assottiglierà, Trish conoscerà finalmente cosa è successo a Jackie.
Brividi e terrore: la strada giusta di Lemire e Sorrentino
Il dinamico duo Lemire e Sorrentino, confeziona e offre al lettore una nuova inquietante storia. Il sodalizio tra i due autori è sempre più rodato e consolidato, e lo dimostra questa ennesima opera di pregevole fattura.
Lemire dimostra nuovamente che più si dedica ai progetti personali e meglio riesce a esprimere le proprie idee. In Diecimila Piume Nere, lo scrittore riesce a creare due protagoniste tridimensionali, le ragazze ‘della porta accanto’. Trish e Jackie sono due personaggi incredibilmente reali, che crescono e evolvono, e così anche il loro rapporto. Trish, timida e geniale, e Jackie, solare e socievole, sono due anime completamente agli antipodi, ma l’interesse del fantasy le porta ad unirsi in un’amicizia da teen-drama della TV, con i propri alti e bassi.
Come in Gideon Falls, Lemire inserisce elementi di vita contemporanea a situazioni paranormali, eventi macabri e misteriosi ma anche molta, molta suspence. L’indagine sulla scomparsa di Jackie è ben orchestrata e la Trish adulta si dimostra essere un’esperta e coraggiosa detective che ha messo da parte la timida ragazzina di un tempo. Lo sceneggiatore è abile nel far crescere la tensione pagina dopo pagina, rappresentata visivamente dalla ‘pioggia’ di piume nere che mano a mano diventa più fitta e che va di pari passo con la comparizione nel mondo reale di mostri che da semplici apparizioni divengono tangibili (e molto pericolosi). Queste creature fanno capo a un’entità malefica e oscura, ben caratterizzata e rappresentata, all’interno del racconto la cui sola presenza è sentita dalla protagonista Trish, ed è spaventosamente inquietante… un po’ come l’Occhio di Sauron ne Il Signore degli Anelli!
Come spesso accade nelle storie di Lemire/Sorrentino, anche in Diecimila Piume Nere i dialoghi sono ‘dosati’ per permettere al lettore di concentrarsi sulle magnifiche immagini di questo romanzo grafico, che sono più esplicative di mille parole. L’apporto artistico di Andrea Sorrentino, più in forma che mai, è ancora una volta fondamentale e complementare.
Il suo stile unico di lavoro sulla tavola, si sposa in maniera eccelsa con le ambientazioni, le figure oscure e i passaggi onirici di Diecimila Piume Nere. Risulta azzeccato il cambio di inchiostrazione tra le scene ambientate durante i flashback, con neri meno marcati e che sta a dimostrare il periodo più spensierato delle due teenager, e quelle nel presente, dove i neri sono più intensi e calcati per accrescere ancora di più quella sensazione di angoscia che sale pagina dopo pagina. Ma è nella parte finale, dove il mondo reale e quello fantasy si mescolano, che Sorrentino scioglie le briglie e da sfogo a tutta la sua bravura realizzando tavole surreali e spaventose. Non abbiamo più parole per definire il talento di questo artista.
L’unica pecca di questo volume? Avrebbe, forse, meritato più capitoli il passaggio da un mondo all’altro, in modo da descrivere meglio la terra horror-fantastica dove è ambientata tutta l’ultima parte.
Conclusioni
In definitiva nonostante la versatilità dimostrata in altri generi (in primis quello supereroistico), crediamo che Lemire e Sorrentino abbiano trovato la loro consacrazione proprio nel genere horror mistery.
Diecimila Piume Nere è una bella storia thriller sovrannaturale dove I racconti della Cripta incontrano Stranger Things (il sottosopra vi dice niente?). Non è la migliore storia dei due autori, ma è sicuramente un ottimo racconto di intrattenimento, dove i due autori si confrontano con il fantasy dandone una personale visione ricca di elementi macabri e incubi (mostruosamente) proibiti.
