Demon Slayer si avvicina al momento delle sue battaglie più feroci e questo film ci accompagna fedelmente verso lo scontro tra gli ammazzademoni e Kibutsuji Muzan. Varrà la pena andare al cinema per guardarlo? Datemi qualche minuto del vostro tempo per scoprirlo.
Demon Slayer fa ormai parte dei classici contemporanei del mondo anime/manga, inutile negarlo o fare strane espressioni (perché sì, so che alcuni di voi staranno storcendo la bocca e mi staranno maledicendo) e buona parte del merito è dell’adattamento animato targato Ufotable, una garanzia. Questo film in particolare, Demon Slayer: Kimetsu no Yaiba – Verso L’Allenamento Dei Pilastri, mette ancora più in evidenza le meraviglie dell’animazione di questo studio meraviglioso che ci ha regalato, tra gli altri, anche gli anime della saga di Fate. Posso dirvi che solo per questa ragione vale la pena andare al cinema, anche per l’esperienza e l’emozione che solo la visione sul grande schermo sa dare. Noi di MegaNerd abbiamo avuto l’opportunità di guardarlo in anteprima e ve lo raccontiamo spoiler free per prepararvi per la pellicola che sarà nelle sale a partire dal 22 febbraio.
La storia fino a questo momento
Periodo Taisho (letteralmente “era di grande giustizia”; 1912-1926), montagne del Giappone. Tanjiro Kamado e la sua famiglia si guadagnano da vivere vendendo carbone. Un giorno, di ritorno a casa da una città vicina, il ragazzo scopre che sua madre e i suoi fratellini sono stati massacrati da un demone. L’unica sopravvissuta è sua sorella Nezuko che, però, mostra tutta i segni della trasformazione in una creatura del tutto simile al mostro che ha ucciso il resto della famiglia. Arriva sul posto Tomioka Giyu, Pilastro dell’Acqua della squadra ammazzademoni, per uccidere anche lei ma viene fermato da Tanjiro e dalla forte volontà di Nezuko stessa, la quale si mostra in grado di resistere ai suoi nuovi istinti. L’uomo, allora, decide di risparmiarla e manda i due ragazzi da Urokodaki Sakonji per allenarli a combattere contro i demoni. Inizia un duro allenamento per Tanjiro, che lo porterà a sostenere l‘esame per entrare ufficialmente nella squadra ammazzademoni. La sfida consiste nel sopravvivere intrappolati sulle montagne infestate da demoni per una settimana. Superata questa prova, insieme a pochi altri, riceve la sua prima katana dal mastro forgiatore Haganezuka: è completamente nera, cosa rarissima in questo mondo. Iniziano, quindi, per Tanjiro e Nezuko le prime missioni e durante la seconda il ragazzo percepisce l’odore che ha sentito il giorno della morte della sua famiglia, ma non riesce a inseguire il demone nella folla. Si tratta di Kibutsuji Muzan, il primo demone della storia e il più forte, che vive fingendosi umano. In questo frangente avviene l’incontro con altri due demoni, Tamayo e Yushiro, che vogliono mettere fine alla vita di Muzan e far ritornare umani coloro che sono stati trasformati. La donna, infatti, rivela che potrebbe esistere una cura, cosa che dona una grande speranza a Tanjiro, ma è necessario utilizzare il sangue di demoni in cui la concentrazione di quello di Muzan è più forte. Inizia quindi una collaborazione tra loro per trovare un famaco efficace.
Durante una delle prime missioni vediamo entrare in scena due personaggi fondamentali: Zenitsu Agatsuma e Inosuke Hashibira. Con loro il trio, o il quartetto, è completo. Il loro primo incontro non è dei migliori, ma insieme verranno poi mandati sul monte Natagumo dove già erano stati inviati diversi membri della squadra ammazzademoni. Lì dovranno affrontare il demone Rui e la sua famiglia. Il demone è la quinta luna calante, tra i demoni più forti al servizio di Muzan, e viene sconfitto dopo molto patire insieme a tutti gli altri. Molto toccante il momento in cui Tanjiro decapita la madre di Rui utilizzando il kata più delicato (si tratta del quinto: pioggia benefica) per evitare di farla soffrire. La missione viene, quindi, portata a termine, anche grazie all’intervento di Tomioka e di Shinobu Kocho (Pilastro degli Insetti). Il Pilastro dell’Acqua sgrida Tanjiro per aver mostrato pietà nei confronti dei demoni, ma il ragazzo risponde che le trova creature tristi (molti di loro, infatti, hanno un passato da umani fatto di dolore e miseria). Dopo questa missione, il ragazzo e sua sorella vengono portati al cospetto dei Pilastri per subire un processo. I grandi spadaccini non sono concordi sul destino di Nezuko, sul considerarla o meno un pericolo, ma interviene il maestro e capofamiglia dei Pilastri: Ubuyashiki Kagaya (ex Pilastro dell’Acqua). L’uomo racconta della natura mite di Nezuko e dà loro una garanzia: se mai la ragazza attaccasse un essere umano, lui, Tanjiro e Tomioka faranno ammenda suicidandosi. Questo chiude la questione: i fratelli Kamado sono accettati nella squadra ammazzademoni.
Dopo la morte di Rui, Muzan convoca le lune calanti e le uccide tutte tranne Enmu (1 calante), al quale fornisce un forte quantitativo di sangue in cambio della vita di Tanjiro. Il demone non si fa pregare e attacca il treno Mugen, sul quale si troveranno i ragazzi e il Pilastro delle Fiamme: Kyojuro Rengoku. Lo scontro con Enmu mette a dura prova gli ammazzademoni, soprattutto Tanjiro che finisce ferito gravemente. Tutto sembra finito, quando appare il demone Akaza (3 luna crescente) e la battaglia tra lui e il Pilastro (nell’immagine sopra) è uno dei momenti più belli della serie (a mio modestissimo parere). Solo grazie alla sua tecnica più potente, Respiro della fiamma: Purgatorio, Rengoku riesce a mettere alle strette la luna crescente, ma nonostante tutto il demone riesce a fuggire e lui perde la vita (le lacrime spese, ragazzi miei).
Per i ragazzi inizia un periodo di allenamento intensivo, al termine del quale si ritroveranno a lavorare insieme al Pilastro del Suono: Uzui Tengen. La missione è scoprire dove si trova il demone che sta decimando gli abitanti del quartiere di piacere. Tengen aveva persino fatto infiltrare le sue tre mogli ma, non ricevendo più notizie da loro, decide di intervenire sul posto. Tanjiro, Inosuke e Zenitsu si travestiranno da donne per entrare a servizio nelle case di piacere e scopriranno la responsabile delle numerosi morti. Si tratta di Daki (6 luna crescente) e il combattimento con lei e suo fratello Gyutaro metterà a dura prova tutti presenti. Nonostante la vittoria, quasi tutti si ritroveranno avvelenati e sarà la dolce Nezuko con i suoi poteri a guarirli e permettere loro di avere salva la vita. Dopo questi fatti Tengen si ritirerà a vita privata per stare in tranquillità con le sue mogli.
Trama del film
Il film riprende fedelmente l’ultimo episodio dell’arco narrativo del Villaggio di forgiatori di katana, durante il quale Tanjiro, Nezuko, Tokito (Pilastro della Nebbia), Kanroji (Pilastro dell’Amore) e Genya (ammazzademoni diplomatosi insieme ai ragazzi) si scontrano con due lune crescenti. In particolare vediamo lo scontro, quindi, con Hantengu (4 crescente). Questo demone è potente quanto bizzarro, e lo vedremo esprimere fortemente le proprie emozioni, fino ad arrivare ad un vero piagnucolio. Per chi non ha guardato la terza stagione, fermatevi qui e andate direttamente alla parte finale con la tabella riepilogativa, altrimenti continuate tranquillamente la lettura.
Finito il combattimento, Tanjiro è disperato perchè ha lasciato morire la sorella sotto il sole per salvare tre abitanti del villaggio dal demone. Tuttavia, quando si gira, la vede splendente e in salute, in grado persino di parlare. La notizia della conquista del sole da parte di Nezuko arriva anche a Muzan, il quale tra cercando un soluzione a questo problema da oltre mille anni. Finalmente l’ha trovata: la caccia alla dolce Kamado è aperta. Arriviamo, quindi, alla parte inedita della narrazione, durante la quale viene indetta una riunione di tutti i Pilastri. C’è bisogno di diventare più forti per affrontare una così grave minaccia e da dove iniziare se non dai più forti? Vediamo iniziare, così, l’allenamento infernale di tutta la squadra ammazzademoni.
Personaggi
Tanjiro Kamado splende più che mai in questa pellicola: è l’emblema di ciò che ognuno dovrebbe e vorrebbe essere. Non per niente i bambini giapponesi scrissero di ammirare lui più di ogni altra persona al mondo, persino più dei propri genitori o dei grandi atleti. Chi non vorrebbe un fratello come lui? Chi non ha mai desiderato un amico che tiene a te come nessun altro? Ma Tanjiro è molto molto altro: è potente, pieno di quella forza mai disperata che ti fa credere che un futuro è possibile. Il suo doppiatore, Natsuki Hanae, sa davvero dare l’anima a questo personaggio, donando delle sfumature meravigliose del suo carattere. Si può dire, senza indugio, che gli rende davvero giustizia. Se posso permettermi, anche il nostro Renato Novara sa farlo egregiamente e non vedo l’ora di vederlo doppiare anche questo film. Preparate i fazzoletti nel rivedere la disperazione di Tanjiro quando pensa di aver perso Nezuko per sempre. Vede la vita con lei passargli davanti agli occhi e non può far altro che sciogliersi in un pianto disperatamente felice nel rivederla, più bella che mai, alla luce del sole nascente.
Mitsuri Kanroji, il Pilastro dell’Amore, è forse il personaggio femminile con la storia più vicina a molti di noi. Anche lei, che a noi sembra perfetta, è successo di non essere accettata per come è: troppo forte, e quindi poco femminile; troppo affamata, e quindi poco aggraziata; troppo appariscente con il suo colore sgargiante di capelli, e quindi non nella norma. Nella squadra ammazzademoni scopre una forma di accettazione assoluta, totale, che la fa sentire di nuovo viva, soprattutto grazie alla figura Obanai Iguro (Pilastro dei Serpenti). La sua forza è fondamentali nell’arco narrativo del Villaggio dei forgiatori di katana e lei è una dei personaggi a sperimentare una sorta di nuovo potere viscerale, insieme al Pilastro della Nebbia. Il loro apporto sarà fondamentale per approntare un nuovo allenamento per fronteggiare Muzan.
Commento
Come vi dicevo all’inizio della recensione, le animazioni meritano tantissimo e la storia ovviamente è avvincente come sempre, impossibile non esserne catturati. Quello che posso consigliarvi è di andarlo a vedere se siete davvero tanto fan della serie o se amate in generale andare al cinema. Lo schermo enorme, il modo in cui il suono arrivata alla poltroncina in cui si è seduti, la comodità, il vederlo magari in compagnia godendosi l’atmosfera del cinema sono i fattori che rendo le visioni sul grade schermo sempre piacevoli. Tuttavia, se non avete una grande passione per Demon Slayer, credo possiate aspettare con tutta tranquillità i tempi dello streaming. Fateci sapere nei commenti e suoi nostri social se lo andrete a vedere!
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