Noblesse è un manhwa con protagonisti dei vampiri che sembrano belli quanto gli idol che spopolano da anni sulla scena musicale mondiale. Le avventure di queste mitiche creature, trasposte nella Corea odierna, sapranno emozionare i lettori come fece al suo tempo Twilight o Vampire Knight? Datemi qualche minuto del vostro tempo e vi dirò cosa ne penso.
Oggi sono qui per presentarvi un manhwa, ovvero un fumetto coreano, con un tema da sempre molto caro alla fascia degli adolescenti (ma anche degli adulti eh, anche se io ho sempre diciotto anni perché sono una di queste mitiche creature): i vampiri. Noblesse, infatti, mette sul piatto sin da subito la portata della sua storia, mettendo in primissima pagina una bella bara bianca, dalla quale esce un Dracula orientale talmente bello da farci pensare ad un membro dei BTS: vestiti eleganti, capelli degni di una pubblicità di un famoso shampoo, orecchini alla moda. Eppure, quello che troverete in queste pagine non saranno solo dei bei ragazzi, ma anche misteri e combattimenti all’ultimo sangue. Che la nostra cara Panini abbia fatto centro con quest’opera? Fatto sta che sembra averci puntato molto, inserendola nella sua collana intitolata Planet Manhwa, proprio per differenziarla dalla parte nipponica che ben conosciamo. Al suo interno troviamo anche Songgot il punteruolo e True Beauty (è presente anche una k-drama, ovvero la trasposizione sul piccolo schermo). Ma ora passiamo a ciò che ci interessa di più: la trama.
“E se fossero Noblesse… coloro che regnano sulla razza dei nobili”
Il vampiro Cadis Etrama di Raizel si è destato da un sonno durato ben 820 anni, senza saper il perché e chi si cela dietro al suo risveglio. Ad attenderlo trova il fedele servitore Frankenstein (immagine sotto) che, nel frattempo, ha condotto una vita da perfetto umano, celandosi così bene nella società umana da aver ottenuto un ruolo di prestigio. Egli, infatti, è il preside di una scuola superiore, all’interno della quale fa ben presto entrare il suo signore, desideroso di riadattarsi ad una esistenza ordinaria. Va da sé che le complicazioni saranno più di una, a partire dalle cose più semplici: quando Rai, come verrà chiamato dai suoi compagni di classe, si era addormentato le cose erano molto diverse. Infatti, non esistevano i cellulari, le serrature, le porte scorrevoli…e non conosce nemmeno la lingua parlata nel paese in cui si trova, oltre che le usanze. I suoi bizzarri comportamenti faranno sì che dei ragazzi si avvicinino a lui, cosa che però li metterà in pericolo. Dietro a tutta la vicenda della ricomparsa del vampiro sembra celarsi, infatti, un’organizzazione che ben presto inizierà a dare la caccia a tutti coloro che si troveranno accanto all’immortale.
Personaggi
Cadis Etrama di Raizel è il perfetto vampiro: bello, misterioso, potente. Si tratta di un moderno Edward Cullen trasportato nella Corea di oggi, pronto a far sognare tutti gli esseri viventi sulla faccia della terra. Nato dal talento del disegnatore Kwangsu Lee (si tratta della sua prima opera) e dalla penna di Jeho Son, il nostro protagonista ha tutti gli elementi fondamentali per essere un bel personaggio perché, inaspettatamente, sa tirare fuori anche un lato comico. Tutti i siparietti presenti nella storia vedono presente Rai che, anche con un solo sguardo sbigottito che proprio non gli si addice, riesce a strappare un sorriso. Essendo stato a lungo dormiente e, quindi, abituato agli oggetti di un’epoca troppo distante dalla modernità, si ritroverà spesso a non capire come far funzionare anche le cose più banali come…una porta! Da Noblesse tutto mi sarei aspettata, tranne dei momenti genuinamente divertenti, cosa che mi ha portato ad apprezzarlo più di quanto mi aspettassi.
Frankenstein è forse ancora più affascinante di Rai, perché riesce a dare mostra della sua vera potenza in questi primi tre volumi che vi sto presentando. Si potrebbe pensare che sia stato creato dal duo proprio per contrapporlo alla bellezza classica del protagonista: lui è tanto biondo quanto l’altro è moro, ha gli occhi azzurri invece che rossi-marroni, i capelli mossi e non perfettamente lisci. Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Frankenstein, però, ha un ruolo fondamentale sia nella trama che nei diversi siparietti di cui vi parlavo: è lui a gioire di qualsiasi piccola cosa il suo padrone riesca a fare, e le sue espressioni infastidite dal comportamento dei compagni di classe di Rai sono assolutamente fantastiche.
Shinwoo Han è uno degli esseri umani della storia, una sorta di co-protagonista, che ha un ruolo decisivo nelle parti iniziali della storia. Se non vi piacciono mori o biondi, beh, gli autori hanno pensato anche a voi: il ragazzo ha dei bellissimi capelli rosso fuoco scompigliati e occhi chiarissimi. Viste le sue doti fisiche, ce lo vedo benissimo anche l’interno di un altro manhwa: The God of Highschool, portato in Italia da Star Comics. Alcuni dei combattimenti più esaltanti lo vedono coinvolto nonostante la sua natura umana. Rispetto agli altri due personaggi che vi ho presentato, è quello che rende l’atmosfera più leggera, il tipico adolescente che ha una cotta per una ragazza, ama i videogiochi, arriva tardi a scuola, finisce a fare a scazzottate. Sarebbe il perfetto protagonista di uno shounen.
M-21 è forse il mio personaggio preferito, sia esteticamente che a livello di storia. Non posso dirvi molto di lui perché non voglio rovinarvi la sorpresa, ma posso dirvi che lo vedrete abbastanza in fretta. Io, personalmente, lo avevo molto sottovalutato, come feci al tempo con Levi Ackerman (ovviamente non li sto minimamente paragonando). Anche nel suo caso, l’estetica non è lasciata al caso e con lui gli autori ci propongono un altro prototipo di uomo, quello misterioso con una vistosa cicatrice. Nell’arco di questi primi tre volumi scoprirete moltissimo sulla sua storia personale, del suo passato burrascoso che lo ha reso ciò che è oggi.
Una piccola nota va al villain presente nell’opera: Jake. Si tratta di un umano modificato, ovvero un uomo che ha subito diversi esprimenti per sviluppare dei poteri simili ai vampiri. Non lo trovo particolarmente ben riuscito, ma una scena mi ha fatto invariabilmente pensare ad un famoso film: Shining (immagine sotto). Credo, in tutta onestà, che sia stato un omaggio del disegnatore ad uno dei film che ha segnato l’immaginario mondiale.
Korea Wave e…Manhwa mania?
Da qualche anno, si può parlare tranquillamente di Korea Wave, ovvero un fenomeno che ha portato questo paese ad essere conosciuto a livello mondiale. Tutto ha avuto inizio grazie al k-pop che, con il gruppo dei BTS, ha iniziato a spopolare in ogni dove. La forza di questo settore musicale è data dalla perfezione assoluta degli idol, che vengono cresciuti e perfezionati come se fossero un regalo da fare al mondo. Questi giovani devono essere in grado di fare tutto: cantare, ballare, recitare, condurre programmi televisivi, creare contenuti social accattivanti, parlare diverse lingue. Quest’ultimo fattore, nel caso dei BTS, è stato fondamentale: l’inglese gli ha aperto le porte del paradiso, rendendoli delle star ormai conosciute a livello mondiale. Ovviamente, il tutto supportato da canzoni ben scritte e accompagnate da una musica decisamente commerciale (non mancano anche pezzi molto profondi, io in primis sono stata una loro fan). E dopo il k-pop, tante altre piccole cose hanno iniziato ad entrare nell’interesse di molti: la k-beauty (i coreani hanno dei prodotti di bellezza veramente fantastici) e i manhwa. Questi ultimi, sono nati sulla scia dei manga giapponesi ma ci hanno messo un po’ a trovare una loro identità. Anche questi fumetti sono divisi in categorie, come ad esempio i sonyung manhwa (destinati agli adolescenti) e i thungnyun manhwa (per la fascia dai 18 ai 30 anni). Il primo titolo ad aver davvero fatto successo in Italia è stato Tower of God, uscito nel 2021, seguito poi a ruota da diversi altri titoli: King of Eden, Killing Stalking, The God of Highschool, The Breaker, Solo Leveling. Alcuni di essi hanno anche ricevuto un adattamento animato di grande successo, proprio come l’ultimo titolo qui citato. Che sia l’inizio di una vera competizione, a livello fumettistico, con il Giappone?
Commento
Noblesse è sicuramente un titolo da tenere d’occhio perché, a mio parere, non ha ancora dato mostra di tutto ciò che può offrire al lettore. In questi primi tre volumi ha dato un bel assaggio di una trama intricata e misteriosa, con dei personaggi costruiti per piacere al pubblico. Non ci resta che capire l’evoluzione della narrazione ma, nel frattempo, vi invito a tenere un occhio qui su MegaNerd, perché parleremo ancora di questo titolo. Fatemi sapere cosa ne pensate di questo manhwa nei commenti o sui nostri social. Alla prossima!