Giancarlo Esposito ha ammesso di aver pensato persino al suicidio prima di Breaking Bad

Giancarlo Esposito è uno degli attori più apprezzati dell’intero panorama cinematografico, ma non tutti sanno dei gravi problemi che ha affrontato prima di assumere il ruolo di Gus Fring in Breaking Bad

 

giancarlo esposito

Spesso quando siamo avanti al televisore a guardare una splendida serie tv, ignoriamo che gli attori protagonisti abbiano avuto un passato che in certe occasioni si rivela triste e macabro. È il caso dell’attore Giancarlo Esposito. Conosciutissimo per la sua interpretazione di Gus Fring in Breaking Bad e Better Call Soul, Esposito è ricordato anche per altri ruoli di rilievo come Moff Gideon in The Mandalorian.

Ma la sua carriera getta le basi anche in tempi ben lontani dalle serie tv, non a caso ha intrapreso il suo percorso da attore alla fine degli anni 80 e se volessimo elencare tutte le produzioni cinematografiche a cui ha preso parte, sarebbe necessario uno special solo ed esclusivamente per questo. Quello che in molti non sanno però, è che nel corso della sua attività, non ha affrontato solo momenti di gloria e prosperità.

Anzi, l’attore, fa sapere attraverso un’intervista, che non sempre il destino lo ha favorito e che di periodi brutti ne ha passati tanti. A tal proposito, Esposito racconta che ha attraversato una vera e propria crisi, prima di entrare nel cast di Breaking Bad.

Una crisi economica, che lo aveva persino costretto a pensare a soluzioni drastiche per poter salvaguardare la serenità della propria famiglia. Tra i pensieri più estremi ci sarebbe stata persino la possibilità organizzare un suicidio pur di lasciare le risorse economiche necessarie al sostentamento della sua famiglia.

«Ho iniziato a chiedermi: avrebbero incassato il premio della mia assicurazione sulla vita se mi fossi suicidato? Come faranno ad andare avanti? Mia moglie e i miei figli non avevano idea che stessi prendendo informazioni. Così ho iniziato a pianificare. Se qualcuno mi avesse ucciso, o in caso di morte accidentale, loro avrebbero avuto il denaro. Avevo 4 figli e volevo che avessero una vita. Sono arrivato a toccare il fondo, al punto da pensare di auto annientarmi perché loro potessero sopravvivere. Poi ho capito che questa poteva essere la via d’uscita, ma io non sarei stato lì per i miei figli. E ho capito che questa non era la risposta perché avrei causato loro un dolore che dura tutta la vita. Un trauma che avrebbe ulteriormente esteso quel trauma generazionale da cui io sto cercando di emanciparmi. Breaking Bad è stata la luce in fondo al tunnel»

Alla luce di tali dichiarazioni, invitiamo chiunque si trovi avanti ad uno schermo a riflettere su quanto diverse dalla realtà, possano sembrare le vite dei nostri beniamini, che spesso, anche dopo un grande successo, si ritrovano ad affrontare crisi profonde da cui non si vede facilmente l’uscita.

E tu cosa ne pensi di questa vicenda? Faccelo sapere nei commenti.


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Carmela Massa

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Appassionata di musica, anime, manga e serie tv, vivo la vita come se fossi la protagonista di un teen drama. Anche adesso che ho passato la 30ina. Amo scrivere di tutto ciò che mi emoziona ed è da piccola che sogno di sposare Goku e salvare il mondo insieme a lui!

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