ARF! Il Festival del Fumetto continua a rilasciare annunci da pelle d’oca: in occasione della decima edizione della manifestazione romana, ecco Dave McKean, un artista incredibile che sarà protagonista anche di una sua mostra personale nel cuore della Capitale. Ecco tutti i dettagli
Se c’è un autore che è stato in grado di plasmare l’immaginario collettivo e il gusto grafico di un’intera generazione, quell’autore è sicuramente Dave McKean; visionario, potentemente onirico se non – talvolta – addirittura inquietante (d’altronde il confine tra sogno e incubo è spesso assai sottile), con l’eclettismo delle sue tecniche ha creato uno stile unico e immediatamente riconoscibile, tanto più in ambito di commistioni polimateriche – pittura acrilica, fotografie, collage di oggetti reali ed elementi organici naturali – sapientemente miscelate con le arti digitali.
Le sue copertine (e l’intero design) della saga del Sandman di Neil Gaiman sono Storia con la S maiuscola, una sorta di compendio che – raccolto in volume, con le descrizioni di ognuna di esse – trova la sua giusta collocazione tra i manuali di Arte Contemporanea. La sua esegesi pittorica di Batman nell’Arkham Asylum di Grant Morrison è iconica come non mai, proiettandola di diritto sul podio dei grandi capolavori dedicati al Cavaliere Oscuro di Gotham City accanto alle interpretazioni di Frank Miller e David Mazzucchelli, di Alan Moore e Brian Bolland, di Jeph Loeb e Tim Sale.
Con la lunga parabola di Cages – come autore unico di testi e disegni – ha dimostrando il proprio talento anche nella scrittura.
La mostra antologica che ARF! 2024 dedica alle visioni di McKean attraverso opere originali che includono tavole a fumetti e illustrazioni tratte in primis da quel Sandman, quell’Arkham Asylum e quel Cages, sarà arricchita da ulteriori tesori come Black Orchid, Hellblazer, Mr. Punch, Violent cases e Signal to noise, oltre a sbalorditive illustrazioni realizzate nell’arco di tanti anni per portfolio da collezione o edizioni speciali di romanzi come Delitto e castigo di Dostoevsky e Le città invisibili di Italo Calvino, suo personale omaggio alla cultura e all’Italia che lo sta per ospitare.
Dave McKean sarà infatti presente all’ARF! Festival per tutto il weekend, dove sarà protagonista di imperdibili Talk e signin’ session!
• I dreamed a dream segna inoltre il primo step di una nuova partnership: il gemellaggio di ARF! con The Lakes International Comic Art Festival, committente originale del libro Black Dog – The dreams of Paul Nash (le cui tavole sono incluse nella mostra).
Il LICAF è un evento inglese di grande qualità interamente dedicato al Fumetto, in programma il prossimo 27/28/29 settembre a Bowness-on-Windermere, nel Lake District della Cumbria, con la sua XII edizione, durante la quale il nostro Festival giocherà il proprio match di ritorno.
«Hai un’idea, una storia, un’emozione, qualcosa che vuoi comunicare e cerchi solo il modo giusto di farlo. Che sia un dipinto, una canzone o una fotografia. Le tecniche digitali, il computer, Photoshop, sono solo altri strumenti, ma sono strumenti molto potenti perché ti danno controllo sull’immagine che vuoi sviluppare e ti danno molte possibilità per farlo. Puoi provare così tante cose – e in poco tempo – che è quasi un pericolo, perché rischi di perderti in tutti i tentativi. Ma se ti sai controllare, sono strumenti efficaci per realizzare quello che vuoi.»
— Dave McKean
La mostra Dave McKean — I dreamed a dream
e la presenza dell’autore sono in programma durante la X edizione di
ARF! il Festival del Fumetto
ROMA • 24 · 25 · 26 maggio 2024 • Mattatoio
Dave McKean
Dave McKean, nato nel 1963 a Taplow, nel Berkshire, è un fumettista, illustratore, regista e fotografo britannico. Qualche volta anche un pianista jazz. Artista di fama mondiale, la sua carriera è costellata di successi che lo hanno visto spesso al fianco dello scrittore Neil Gaiman, per un lunga e celebrata serie di collaborazioni che continuano tuttora.
Proprio sui testi di Gaiman, nel 1987 pubblica la sua prima storia a fumetti – Violent cases – cui seguiranno la miniserie Black Orchid (1988) per la DC Comics e diverse copertine di Hellblazer. Ma è nel 1989 che, grazie all’affidamento dell’intero progetto grafico e di tutte le copertine di Sandman che McKean raggiunge una popolarità di livello mondiale, osannato da critica e pubblico, pluripremiato. Tutte queste copertine, corredate da aneddoti e approfondimenti sul design della serie, nel 1998 diventeranno il bellissimo libro/raccolta Dust Covers; nel 2015 uscirà anche un secondo volume intitolato Dream States che raccoglie invece le cover di altre serie spin-off come The Dreaming, Sandman Presents, Overture e altri progetti.
Nello stesso fortunato 1989, l’artista inglese illustra con impareggiabile stile pittorico una delle pietre miliari della cosmogonia di Batman, quell’Arkham Asylum scritto da Grant Morrison che resta tutt’oggi uno dei libri dedicati al Cavaliere Oscuro più ristampati e venduti di sempre! Ma oltre alle penne di Gaiman e Morrison, dal 1990 al 1996 scrive e disegna da autore unico la serie in 10 numeri Cages (che in Italia fu pubblicato in 5 volumi da Macchia Nera, a partire dal 1999) per oltre 500 pagine davvero intense su arte, ispirazione e creatività.
Sempre in coppia con Neil Gaiman, firma poi le due opere a fumetti Signal to noise (1992, originariamente pubblicato a puntate sulla rivista The Face) e La tragica commedia o la comica tragedia di Mr. Punch (1994), così come i libri illustrati per bambini Il giorno che scambiai mio padre con due pesci rossi (2000), I lupi nei muri (2003) e Crazy Hair (2009), oltre alle illustrazione del romanzo Coraline (2002) dello stesso Gaiman.
A queste prolifiche attività editoriali, il McKean illustratore viene coinvolto nella comunicazione di diversi brand (Apple, Sony Playstation, Kodak, Smirnoff, British Telecom, BMW, Nike), realizza copertine e/o booklet degli album di tanti musicisti tra i quali i Rolling Stones, Tori Amos, Alice Cooper, i Counting Crows, i Dream Theater e collabora con testate come il The New Yorker e Playboy e illustrazioni promozionali per film come Blade, Alien Resurrection o Sleepy Hollow; il McKean fotografo pubblica tre libri di fotografie, Un libretto di bugie bianche e nere (1995), Opzione: click (1998) e The Particle Tarot (2000) che include un’introduzione di Alejandro Jodorowsky.; il McKean regista firma il fantasy di animazione MirrorMask (2005), l’adattamento cinematografico di The gospel of us (2012) e il lungometraggio in tecniche miste Luna (2014), ricevendo numerosi premi per ognuno di essi.
Tra le produzioni degli ultimi anni, oltre a live performance, illustrazioni per romanzi, raccolte di disegni, album con schizzi di viaggio, concerti, numerose esposizioni (a New York, Madrid, Parigi, Bruxelles) e il montaggio del suo quarto lungometraggio, l’artista del Berkshire ha pubblicato l’erotico Celluloid (2011, per Delcourt in Francia, Fantagraphics negli USA e Edizioni BD in Italia), Black Dog: the Dreams of Paul Nash (commissionata nel 2016 dal The Lakes International Comic Art Festival e pubblicata negli USA da Dark Horse, in Francia da Glénat e in Italia da Edizioni Inkiostro), Raptor – A Sokol graphic novel (2021) e lo sperimentale Prompt: Conversations with AI (2022), realizzato in soli 12 giorni, con cui – in risposta allo sviluppo di programmi di creazione di immagini di Intelligenza Artificiale come Midjourney – McKean, attraverso tre brevi esperimenti grafici, ha esplorato le implicazioni etiche e creative di questa nuova tecnologia, chiedendosi come siano cambiate le nostre definizioni di arte e coscienza.
Noi di MegaNerd saremo media partner ufficiale della decima edizione di ARF! e da queste pagine, oltre che dai nostri canali social, vi racconteremo il Festival minuto per minuto, con incontri, live, interviste, approfondimenti e tante altre sorprese. Restate sintonizzati sui nostri canali, perché ne vedremo davvero delle belle!