Viaggio nella Luna – Un’altra meravigliosa parodia Disney

Raccolta in una bellissima edizione deluxe da Panini Comics, “Viaggio nella Luna” di Alessandro Pastrovicchio e Bruno Enna si conferma l’ennesima parodia Disney capace di omaggiare l’opera originale pur conservando lo spirito autentico dei personaggi protagonisti.

recensione viaggio nella luna

Pensate al numero centoventidue. È un numero grande? È un numero piccolo? Dipende.
Se parliamo di grammi di prosciutto, potrebbe essere un numero “sufficiente” (con un eccesso di 22 e del salumiere “che faccio, lascio?”).
Se pensiamo agli anni trascorsi da un certo evento potrebbero essere molti. Soprattutto se sono “appena” trascorsi: ci sembra un lasso di tempo lunghissimo, per gli eventi che si sono condensati nell’ultimo secolo, per la comunicazione che è cambiata e per la fruizione di quelli attraverso l’altra in tempistiche sempre più strette arrivate ormai al “tempo reale”.

Ora, pensate ad un film realizzato 122 anni fa. Un’era geologica, perché, appunto, di film davanti ai nostri occhi ne sono passati centinaia, forse migliaia – solo per esperienza diretta. 122 anni per un film non potrebbero che essere “tanti”. Eppure, quando Viaggio nella Luna (Le Voyage dans la Lune) di Georges Méliès fu proiettato per la prima volta nel 1902 (centoventidue anni fa, appunto) nessuno, forse, avrebbe immaginato che ne avremmo parlato ancora oggi. Pensando al tempo trascorso, relativamente al film stesso, saremmo stati indecisi nel dire che sia poco o molto.

Quello che è certo è che l’opera di Méliès (un cortometraggio muto in bianco e nero di quindici minuti), crasi cinematografica liberamente basata sui romanzi Dalla Terra alla Luna di Jules Verne e I primi uomini sulla Luna di H. G. Wells e all’operetta Le Voyage dans la Lune di Jacques Offenbach, è diventata – e a ragione – il primo film fantascientifico della storia e il capostipite degli effetti speciali della Settima Arte. Nonché un film (all’epoca) profetico per l’allunaggio, che sarebbe diventato realtà 67 anni dopo.

Un prodotto così seminale e, nel proprio campo, imprescindibile per ogni appassionato e addetto ai lavori, capace di entrare nel tessuto stesso della società che ne ha goduto (il riferimento è, ovviamente, all’allunaggio nell’occhio del nostro satellite), non poteva non essere trasdotto – così come altre opere della letteratura e del cinema stesso – in una parodia Disney. La raccolta in volume di Panini Comics, in un’edizione deluxe della storia in due tempi pubblicata originariamente su Topolino Magazine (##3488-3489), non ha fatto altro che esaltare l’omaggio a fumetti realizzato da Alessandro Pastrovicchio, Bruno Enna e del direttore Alex Bertani.

Parigi, dunque. 1902, ovviamente. Il Presidente del Congresso dei Geografi Incoerenti, Pico De Barbenfouillis, mostra i risultati della sua ultima ricerca: un antichissimo papiro dello scrittore e filosofo Samosapap sulla lotta tra gli abitanti della Luna e quelli del Sole. A dar vigore alla veridicità dello scritto, un frammento di gravorite, materiale oggetto del desiderio dei due popoli che «rifugge le stesse leggi gravitazionali». Un reperto dall’inestimabile valore che renderebbe possibile nientepopodimeno che… Il viaggio sulla Luna!

Il Congresso è scettico ed irremovibile, nonostante gli studi e i risultati a favore di tale ipotesi da parte dell’inventore Crazymede; dall’altra parte, però, il ricco magnate Paperon de Papériès vede un’opportunità di guadagno ed è pronto a prendersi l’esclusiva sul commercio spaziale di gravorite (ed usarla per far fluttuare il proprio deposito scongiurando gli attacchi dei malintenzionati). Non dovendo sganciare un soldo per l’improbabile spedizione, il Congresso dà il proprio benestare. Giusto il tempo di mettere su equipaggiamento (sempre al risparmio) ed equipaggio (un familiarissimo nipotame) e si parte: verso l’infinito e oltre!

E misteri tra le stelle. E pericoli sconosciuti. E un’avventura spaziale destinata a fare la Storia.

 

Omaggiando l’omonimo classico di Méliès, Viaggio nella Luna si inserisce nella categoria delle parodie Disney: in questo filone, inaugurato dal Professore Guido Martina con L’Inferno di Topolino su Topolino Libretto ##7-12, i personaggi Disney diventano protagonisti di classici della Letteratura, del Cinema – come in questo caso – o di serie TV reinterpretando l’opera originale senza perdere le proprie caratteristiche “classiche” dell’habitat del Libretto. Pur mettendo in mostra una vena umoristica, le parodie Disney non sono da intendersi nella declinazione “goliardica” del Medio Evo, dall’intento parodistico e caricaturale; piuttosto una reinterpretazione con altri attori (con un linguaggio cinematografico moderno, potremmo azzardare l’utilizzo del termine “reboot”) le cui caratterizzazioni universalmente riconosciute sono riconoscibili all’interno del racconto.

Viaggio nella Luna rispetta perfettamente tali caratteristiche, raggiungendo meravigliosamente il risultato. Bruno Enna imbastisce una sceneggiatura quanto più fedele possibile all’opera originale pensando, però, il racconto come prima parte di un dittico – la cui seconda parte è stata Viaggio attraverso l’Impossibilee pertanto sviluppa il canovaccio verso un finale che chiude coerentemente la storia in questione, ma apre la strada per il prosieguo.

Enna è uno sceneggiatore avvezzo alle parodie, essendo stato autore dell’altrettanto meravigliosa Trilogia Gotica (Dracula di Bram TopkerLo strano caso del dottor Ratkyll e di mister Hyde e Duckenstein di Mary Shelduck) e anche in questo caso dà prova di aver studiato a fondo il materiale di partenza: non solo il film, ma anche i romanzi a cui fu ispirato; ha inoltre aggiunto Storia Vera del sofista Luciano di Samosata da cui attingere per la componente d’azione della parodia, estrapolandone l’essenza surrealista e trasferendola ai nostri paperi.

L’avventura spaziale del film diventa, al nocciolo, un’altra avventura di Paperone e nipoti che siamo abituati a leggere settimanalmente: lo Zione vede una fonte di guadagno sulla quale vuole avere l’esclusiva; coinvolge i nipoti con Paperino sempre poco incline e a fare sempre il lavoro sporco mentre Qui, Quo e Qua portano del genuino entusiasmo verso la nuova esplorazione. Già in partenza, quindi, il canovaccio del film ben si prestava ad un adattamento con i nostri beniamini paperi: Enna ha segnato i punti cruciali e li ha uniti con sapienza ed esperienza.

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La storia che ne viene fuori è un perfetto equilibrio tra un film muto su pagina, con i protagonisti iperattivi come quelli dei primissimi film della storia (effetto dovuto ad un tecnicismo delle pellicole) ma perfettamente caratterizzati: l’utilizzo di Paperone, Paperino, Archimede, Pico e i nipotini come personaggi dalla connotazione ormai archetipica aiutano l’autore e il lettore ad entrare subito nel vivo della trama e a concentrarsi sullo sviluppo della storia, mostrando una volta di più, attraverso questo, il carattere degli “attori”.

Il dinamismo delle vicende passa inevitabilmente dalle tavole di Alessandro Pastrovicchio autore, tra le altre cose, della cover variant dedicata all’Etna Comics 2023. Come rivelato dagli ampi redazionali del volume, è stato proprio il disegnatore a proporre per primo l’idea dell’adattamento del film e il trasporto è evidente nei disegni. Se l’omaggio alla storia è reso palese da una trasposizione il più fedele possibile e lineare a quella del film, anche le tavole di Pastrovicchio cercano di ricreare l’effetto da esperienza cinematografica: inquadratura a camera singola e cornici decorative a richiamare gli atti (detti “Quadri”) del film.

La raccolta in volume della storia si arricchisce di alcune tavole inedite ma perfettamente funzionanti all’interno del racconto e un bellissimo regalo: la versione in bianco e nero e muta della storia! La pubblicazione deluxe, infatti, a partire dalla sovraccoperta che svela la copertina rigida in B/N, contiene la riproposizione della storia con tavole in bianco e nero, con balloon vuoti: un’immersione totale, su pagina, nell’esperienza più autentica del film di Méliès.

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Viaggio nella Luna – Conclusioni

Viaggio nella Luna entra di diritto tra le parodie (nel senso spiegato in precedenza) Disney più riuscite, capace di trasferire su pagina e, di conseguenza, al lettore, le atmosfere, il senso di meraviglia e la bellezza dell’omonima pellicola originale. Pur conservando e riutilizzando le caratteristiche usuali dei Paperi all’interno di una storia nota, il racconto risulta essere a suo modo originale e, in ogni caso, piacevole e divertente. Il lavoro certosino ed appassionato del team creativo è evidente ed emerge con vigore da ogni tavola. Viaggio nella Luna – il film – riesce a conservare una magia che non ha subìto lo scorrere del tempo; Viaggio nella Luna – la parodia Disney – ne rinvigorisce il mito e ne omaggia il retaggio.

D’altronde, per le belle storie, su schermo o su pagina, 122 anni non sono mai troppi.

Viaggio nella Luna

Viaggio nella Luna

Autori: Alessandro Pastrovicchio, Bruno Enna
Formato: 18.3 x 24.5, C. con sovraccoperta, 160 pp. a colori e B/N
Editore: Panini Comics
Dove trovarlo: Fumetteria, libreria, store online
Prezzo: € 25,00
Voto:

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Pier

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Appassionato di scienza e supereroi, divoratore di comics, serie TV e pizza. Ex power ranger wannabe, matematico nella vita, Batman nello spirito. Mentre cerco qualche significato nascosto nelle mie letture, sono già proiettato verso la prossima recensione... Ed oltre!

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