> J-Pop Manga porta in Italia L’ultima fatica del sensei Taiyo Matsumoto ovvero Tokyo Higoro, una storia che tutti gli amanti del fumetto giapponese dovrebbe leggere.
Se siete amanti del Manga a tutto tondo, vi sarete sicuramente imbattuti nel nome di Taiyo Matsumoto, un mangaka eccezionale caratterizzato da uno stile di disegno unico, attraverso il quale regala storie di straordinaria bellezza, che praticamente sempre donano al lettore attimi di riflessione veramente importanti.
Autore sicuramente non per tutti, ma che con la sua ultima fatica, Tokyo Higoro è riuscito a confezionare una storia che tutti gli amanti del fumetto giapponese dovrebbero assolutamente recuperare, in quanto potrete dire di avere in collezione un’opera che racchiude in se la dichiarazione d’amore più pura possibile al mondo del manga.
Tokyo Higoro – La Trama
In Giappone è da poco incominciata la nuova epoca, l’era Reiwa, cambiamento che porta con se un vento di rinnovamento che pian piano sta colpendo tutti i settori, compreso quello dell’editoria giapponese, ambito dal quale emergerà il nostro protagonista, il Sig. Shinozawa.
Shinozawa è un uomo che da sempre ha dedicato tutto se stesso alla sua più grande passione ovvero i Manga, leggendo e collezionando fumetti che gran parte dei lettori moderni sembrano aver dimenticato, ma che il nostro protagonista meticolosamente cerca e recupera.
Un Amore che lo ha spinto ha diventare redattore per una rivista che cura e gestisce sia mangaka affermati sia mangaka emergenti, ruolo che sembrerebbe perfetto per uno come lui, eppure il Sig. Shinozawa essendo interessato più alla qualità che al mero guadagno, fallirà nel compito di creare una nuova rivista che sappia imporsi nel mercato moderno, fallimento che gli costerà l’allontanamento dal lavoro che fino ad allora aveva svolto con la massima cura e rispetto.
Un evento che avrebbe fermato chiunque, ma quando si è innamorati di ciò che si fa è impossibile smettere e proprio questa sua ossessione porterà Shinozawa a compiere la più folle delle imprese, ovvero quella di finanziarsi con gli ultimi risparmi una rivista auto prodotta, all’interno della quale andranno collocate storie non di mangaka qualunque, bensì storie di fumettisti che oltre ad aver avuto un trascorso lavorativo con Shinozawa, devono aver in qualche modo perso la loro lotta nel mondo dell’editoria giapponese, compiendo così il loro canto del cigno con il quale poter mettere una parola fine (o quasi) al loro più grande amore.
Inizierà così il lungo pellegrinaggio di Shinozawa da un sensei all’altro, dove giorno per giorno (da qui il sottotitolo) Taiyo Matsumoto ci regalerà uno spaccato, neanche troppo romanzato, del frenetico mondo dell’industria dei Manga.
Odi et Amo
Ogni volta che Taiyo Matsumoto scrive un nuovo manga, crea al suo interno un microcosmo ricco sfaccettature che vanno a far sì che ogni sua opera sia una vera e propria esperienza per il lettore, cosa che si ripete nuovamente in Tokyo Higoro.
Il sensei questa volta sceglie di raccontare il mondo dell’editoria giapponese, un settore che sempre più, anno dopo anno, continua a sfornare un numero crescente di opere, puntando sempre più sulla quantità rispetto alla qualità, decisione che porta i Mangaka sia emergenti che veterani, a subire una pressione immensa, in quanto se vendi poco, non importa quanta passione e dedizione tu metta, risulterai sempre essere l’ultimo carro che prima o poi verrà abbandonato e sostituito da qualcuno che magari avrà meno talento, ma che sa stare al passo con la frenesia di questo mondo.
Concetto che Matsumoto rafforza con due personaggi chiave, ovvero Chosaku e Aoki, due mangaka legati alla figura di Shinozawa che rappresentato i due facce della stessa medaglia. Chosaku è il mangaka esausto, consumato sia nel corpo che nello spirito dalla lunga serializzazione di un’opera che ormai disegna perchè deve, ma della quale odia ogni singola tavola, in quanto più disegna più perde qualcosa, che può essere un momento con la figlia o – peggio – un ulteriore malanno fisico.
Aoki invece è il mangaka emergente con l’argento vivo addosso, non ne vuole sapere dei consigli dell’editor, lui vuole solo raggiungere la meta, ovvero scrivere un’opera che lo faccia arrivare in cima, nell’olimpo dei fumettisti che piacciono e che vendono, successo al quale effettivamente. con qualche compromesso, riuscirà ad arrivare. Ma con esso arriveranno anche le scadenze sempre più stringenti, una casa editrice sempre più con il fiato sul collo, trasformando il punto più alto della sua carriera in una sorta di incubo al quale il giovane mangaka dovrà trovare una soluzione.
Matsumoto attraverso vari personaggi sembra voler criticare e denunciare quel sistema che punta solo al mero guadagno a discapito dell’autore, che è costretto a subire pressioni disumane.
Eppure, tavola dopo tavola, ti rendi conto che tutti, anche quei personaggi che poco prima hanno allontanato in modo brusco il Sig. Shinozawa, ad un certo punto si avvicinano ad un foglio e disegnano quasi in estasi, come se per lungo tempo avessero trattenuto il respiro e solo dopo aver visto la passione travolgente dell’ex editore avessero finalmente concluso quella logorante apnea, rappresentando al meglio quella passione che spinge artisti e artiste del settore a logorarsi il fisico rischiando tutto, perfino la salute, pur di lasciare al grande pubblico un pezzo di sé, che verrà ricordato per sempre.
Conclusioni
In conclusione un enorme plauso va a J-Pop, che ancora una volta porta in Italia un’opera di straordinaria bellezza, scritta da un autore che storia dopo storia riesce a regalare emozioni sempre diverse, trasponendo il mondo che lo circonda in disegni unici nel loro genere, con quello stile che riconosceresti fra mille.
Quindi fatevi un favore: se amate il manga, recuperate senza indugio Tokyo Higoro, una storia che saprà conquistarvi e vi farà apprezzare ancora di più quelle fantastiche opere che puntualmente leggiamo ed esponiamo con orgoglio sulle nostre librerie.
Opere nate dalla mente di persone che grazie alla loro passione (e ossessione) per il loro lavoro, sono state capaci di influenzare intere generazioni e smuovere folle.
