Ritorno a Ducktopia – Essere eroi è una questione di prospettiva

Ritorno a Ducktopia” è il secondo racconto della saga fantasy ideata da Francesco Artibani, Licia Troisi e Francesco D’Ippolito: ancora una volta, Topolino e Co. dovranno tornare a Ducktopia per affrontare le conseguenze delle azioni compiute nei capitoli precedenti. Scopriranno che essere gli eroi della propria storia potrebbe significare essere i cattivi di quella di qualcun altro.

recensione ritorno a ducktopia

Fin dai primi capitoli, raccolti poi in volume per la collana Topolino Extra, si era capito che le possibilità narrative offerte dal mondo di Ducktopia potevano essere pressoché infinite. Così il secondo capitolo della saga fantasy ambientata nel mondo Disney con Topolino e co. di Licia Troisi, Francesco Artibani e Francesco D’Ippolito si è presentato naturalmente prima con un piccolo capitolo su Topolino #3521 e poi, da novembre 2023, con i quattro episodi principali sui numeri ##3546-3549 e, successivamente, come nuovo volume cartonato di Topolino Extra.

Ritorno a Ducktopia ha, già dal titolo di questa seconda “saga”, delle premesse piuttosto classiche: i Nostri devono tornare nel regno magico di Ducktopia – che ricordiamo non essere semplicemente lo sfondo di una “classica” parodia ma un vero e proprio mondo a sé in cui i personaggi Disney si sono trovati catapultati a causa del sortilegio di Amelia – poiché il legame energetico con la Terra non è stato reciso del tutto e i personaggi rimasti tra loro legati rischiano di morire. Nella nostra dimensione, a risentirne è Pluto mentre a Ducktopia è il drago di Topperalt, l’identità che aveva assunto Topolino.

Affinché la situazione possa essere risolta, Topolino deve quindi riuscire a rompere il legame magico tra due oggetti: quello di Ducktopia è stato fondamentale per la sua prima avventura. Ma il nostro eroe deve prima scoprire quale esso sia. Purtroppo però, e c’era da aspettarselo, le cose non fanno altro che complicarsi.

Ritorno a Ducktopia – Un sequel ambizioso e riuscito

I confini tra le dimensioni sono davvero sottilissimi e, proprio quando tutto sembra essere risolto, si rompono definitivamente annullando le distanze tra le due. Così, tutta la regione del Calisota e, nello specifico, Paperopoli e Topolinia vedono scomparire degli storici edifici come il Deposito ed il Commissariato rispettivamente, sostituiti da antiche fortezze. Solo alcuni degli eroi che sono stati a Ducktopia (espediente narrativo molto classico, usato anche per il reboot DC Comics con Crisi sulle Terre Infinite) riconoscono la provenienza delle nuove costruzioni, intuendo che qualcosa nel regno magico non va.

Ovviamente, rispondendo ai loro sentimenti di altruismo, affetto, spirito di sacrificio e di avventura, Topolino, Pippo e Paperino decidono di scoprire cosa c’è dietro alle misteriose scomparse ed apparizioni “equivalenti” tra i due mondi, rivolgendosi a colei che per prima aveva travalicato i confini magico-energetici: Amelia! D’altronde, col Deposito scomparso, la sua decennale missione e ragione di vita – conquistare la Numero Uno – perderebbe senso di esistere.

ritorno a ducktopia cover

Così, i quattro si uniscono per tornare a Ducktopia e tentare di rispristinare le due realtà, senza contaminazioni: una volta arrivati e recuperato Paperone, vengono accolti dall’Imperatrice Bocciolo, che li informa di essere stata eletta per combattere l’Avversario, un misterioso quanto potente individuo che sta prosciugando ogni fibra del regno di ogni briciolo di magia da esso posseduta. Ducktopia, insomma, è vicina al collasso e solo gli eroi che l’hanno già salvata, forti del legame che unisce i due mondi, possono ripetere l’impresa.

Impresa da compiere nei quattro, densissimi capitoli ricchi di colpi di scena, ampliamenti della mitologia ducktopiana, ribaltamenti di fronte e topoi del genere, riproposti attraverso i nostri amatissimi personaggi Disney.

Ritorno a Ducktopia, quindi, presenta tutti i connotati di un buon sequel che si poggia nuovamente sulle ottime basi poste nel primo capitolo: a differenza di “Benvenuti a…”, “Ritorno a…” non è una storia potenzialmente autoconclusiva, né in un estremo – l’inizio – né nell’altro – la conclusione: per comprendere, infatti, alcune dinamiche e alcune situazioni che vengono (anche giustamente) accelerate bisogna aver letto il primo capitolo, mentre il finale, che tocca punte di drammaticità ed eroismo nel loro senso più genuino, lascia le porte spalancate per un nuovo racconto.

Il ritorno a Ducktopia è un’avventura forse più ricca di azione e tensione rispetto al primo – dove c’era una componente mystery legata all’ambientazione, risolta solo in prossimità della conclusione – che permette agli autori di esplorare maggiormente e più in profondità il regno magico. L’introduzione nel cast di personaggi di primo piano come l’Imperatrice Bocciolo hanno permesso a Troisi ed Artibani di mostrare ai lettori il punto di vista dei ducktopiani sulla precedente incursione di Topolino, Paperino, Pippo e gli altri nel primo racconto e di metterli di fronte alle conseguenze delle loro azioni.

Quando il sortilegio è stato svelato, quali effetti hanno avuto su Ducktopia gli sforzi di Topolino di tornare a casa? Quanto ha influito l’utilizzo di oggetti e proprietà autoctone da parte dei Nostri sull’integrità del tessuto magico di Ducktopia? E se Topolino è stato un eroe per sé e per i suoi amici, riconducendoli dopo numerosi sforzi a Topolinia e Paperopoli, lo sarà stato anche per i ducktopiani? O, dal loro punto di vista, è stato un nemico?

Gli sceneggiatori mettono i cari personaggi Disney di fronte a questi dubbi morali rendendo Ritorno a Ducktopia un racconto dalla maturità evidente e lanciando, al contempo e coerentemente con la natura del mondo magico architettato, anche messaggi ambientalisti e cosmopoliti, sull’importanza di ogni essere vivente nel mondo.

Nonostante possano sembrare nuovamente evidenti le distinzioni tra le parti, gli autori riescono a costruire un antagonista tridimensionale che, pur agendo in maniera caratteristicamente megalomane, costringe Topolino in primis a riflettere sulle proprie azioni, quelle passate e quelle presenti: i confini tra buoni e cattivi, così come quelli tra la Terra e Ducktopia sono recisi, perché essere gli uni o gli altri, talvolta, è solo una questione di prospettiva e si possono essere entrambi contemporaneamente.

Del resto, com’è che possiamo definire davvero uneroe? Chi lotta per la salvezza degli altri, con altruismo disinteressato, con spirito di sacrificio e con abnegazione. Senza, però, agire a discapito di qualcun altro. E allora, come ci dimostra anche il finale, chiunque può essere davvero un eroe, se ha il coraggio di riflettere sulle proprie azioni, comprendere quale sia la strada più giusta, chiedere perdono e decidere di sacrificarsi.

ritorno a ducktopia

Se la storia di Ritorno a Ducktopia si presta a diversi livelli di lettura, non meno stratificato, ricco e complesso è il comparto grafico: Francesco D’Ippolito ripropone la stessa cifra stilistica del primo racconto rinunciando quasi totalmente a qualsiasi impostazione più rigida della tavola con le griglie, preferendo la quasi totale libertà sulla pagina che va ad elevare la sequenzialità intrinseca della Nona Arte con scene ricche di azione che si intersecano vicendevolmente e senza soluzione di continuità anche sulla stessa tavola.

Il risultato è una narrazione grafica fluida e molto dinamica che accelera il ritmo dell’azione, riempie la pagina – che nel formato cartonato respira maggiormente – e permette sia alla trama che alla lettura di scorrere ancora più velocemente.

Agli occhi più attenti, poi, non saranno sfuggite i gradevolissimi e mai ridondanti riferimenti ad alcune storiche tavole dei fumetti: per fare un esempio, riportato anche più in alto, la reinterpretazione della copertina di Jack Kirby di Fantastic Four #1 del 1961.

I cinque episodi di Ritorno a Ducktopia presentano tantissimi nuovi elementi che espandono la mitologia del regno magico presentato già nel primo racconto. Questo sequel, secondo maxi-capitolo di una trilogia che si concluderà con “Fuga da Ducktopia”, riesce perfettamente nell’intento di riportare in azione gli eroi, presentare nuovi personaggi e metterli di fronte alle proprie azioni. Potremmo classificarla anche come una bella favola Disney, col suo carattere spiccatamente fantasy e la presenza di una morale attiva: gli autori conducono il lettore – così come i protagonisti – verso una riflessione da cui si può trarre un insegnamento, su cosa significhi essere eroi e cosa comporti per chi, quelle imprese, si trova a subirle.

Ritorno a Ducktopia

Ritorno a Ducktopia

Autori: Licia Troisi, Francesco Artibani, Francesco D'Ippolito
Formato: 20.5 x 28, Cartonato, 176 pp., colori
Dove trovarlo: Fumetteria, Shop Online
Editore: Panini Comics
Collana: Topolino Extra - Graphic Novel
Prezzo: € 15,50
Voto:

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Pier

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Appassionato di scienza e supereroi, divoratore di comics, serie TV e pizza. Ex power ranger wannabe, matematico nella vita, Batman nello spirito. Mentre cerco qualche significato nascosto nelle mie letture, sono già proiettato verso la prossima recensione... Ed oltre!

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