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Mafalda, la celebre striscia umoristica creata da Quino, sta per sbarcare su Netflix con una serie animata diretta da Juan José Campanella!

Mafalda la celebre opera di Quino diventa una serie Netflix grazie al regista premio oscar Juan José Campanella, il quale da grande fan di queste strisce umoristiche è entusiasta del progetto e non vede l’ora di cominciare con la serializzazione.

A detta del regista, l’intento è quello di attenersi il più fedelmente possibile all’opera lasciando intatto l’umorismo, l’irriverenza e soprattutto le riflessioni che questa piccola bambina riusciva a trasmettere al lettore, cercando però di far riscoprire questo classico del fumetto ai vecchi fan e soprattutto allargandolo facendo si che l’opera venga conosciuta anche dalle nuove generazioni.

Una serie animata che in questo mondo sempre più ovattato e dove ci si fanno sempre più problemi a parlar franco esprimendo il proprio pensiero, sarà una sorta di ventata d’aria fresca.

La piccola Mafalda non ha mai avuto peli sulla lingua anzi, fin dagli albori della sua serializzazione è sempre stata diretta, rivelando un carattere che faceva portare avanti alla piccola battaglie di ogni tipo, da quelle contro la minestra a veri e propri comizi a sfondo politico.

Insomma se quanto dice il regista è vero e lo spirito delle idee di Quino non verrà censurato ci sarà da divertirsi!

Quino e Mafalda

Quino pseudonimo di Joaquín Salvador Lavado Tejón era un fumettista argentino che è venuto a mancare nel 2020, autore che nel 1963 diede vita a Mafalda, ragazzina che aveva inizialmente lo scopo di fungere da slogan pubblicitario per una campagna di elettrodomestici che non venne mai ultimata. Tuttavia il personaggio ritornerà effettivamente nel 1964 con la prima striscia dedicata su una rivista satirica.

Nel ’65, Mafalda tornerà nuovamente ad essere pubblicata ma questa volta su una testa di attualità, cosa molto importante perchè permetterà a Quino di trattare eventi sempre molto attuali all’interno delle sue vignette, permettendo così a lei e ai suoi compagni di evolversi e crescere.

La popolarità del personaggio aumenta gradualmente, conquistando sempre più lettori fino a lasciare i confini argentini: nel 1970 le strisce di Quino si potranno trovare tranquillamente in paesi come il Brasile, la Spagna, e l’Italia, dove personaggi di spicco come Umberto Eco si dedicheranno anche ad arricchire le pubblicazioni con delle prefazioni estremamente lodevoli.

Senza alcun dubbio, questa serie tv se ben gestita, ridarà lustro a strisce umoristiche di tutto rispetto, che ad oggi sono sì invecchiate ma sorprendentemente bene, visto che già dalle prime pubblicazioni Quino si è sempre distinto grazie a tematiche come il razzismo, l’ecologia, la fame e le guerre, creando in un certo senso un’opera senza tempo che è giusto venga riscoperta.

«Sì, lo so, ci sono più problemologi che risolutori, ma cosa possiamo farci?» – Mafalda

Voi che ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte. Fumettologica.it

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Xuan

Xuan di Narvali Nerd, classe 93. Per diletto e passione parlo di cultura nerd, dai Manga ai fumetti, dai film all'animazione, insomma qualsiasi cosa attiri la mia attenzione