Agatha All Along – Down the witches’ road

Agatha All Along è arrivata su Disney+ con i primi tre episodi, già disponibili sulla piattaforma. Le prime impressioni di MegaNerd? Continuate a leggere per scoprirle!

recensione agatha all along

Down, down, down the road
Down the witches’ road

Questo ritornello vi rimarrà in testa per un bello po’ se guarderete Agatha All Along. The Ballad Of The Witches’ Road è il motivo che accompagna sin dall’apertura del primo episodio la nuova miniserie TV di Disney+, spin-off sequel dell’acclamata (e forse migliore) serie dei Marvel Studios, WandaVision.

Come fossimo sotto l’effetto di un incantesimo, la canzoncina cantata da Agatha e la sua congrega di streghe, vi sembrerà il classico tormentone estivo che non riuscirete più a togliervi dalla testa.

Kathryn Hann torna nei panni della malvagia maga Agatha Harkness, accompagnata da un inedito cast di comprimari (Joe Locke, Sasheer Zamata, Ali Ahn, Maria Dizzia, Paul Adelstein, Miles Gutierrez-Riley, Okwui Okpokwasili, Debra Jo Rupp, Patti LuPone e soprattutto Aubrey Plaza), riprendendo i fili di trama da dove si erano interrotti ben tre anni fa al termine di WandaVision proprio a Westview.

Attualmente sono disponibili i primi tre episodi su Disney+, con un nuovo episodio in uscita ogni giovedì sulla piattaforma.

L’hype per questa miniserie non era certo ai massimi storici, soprattutto dopo i recenti passi falsi del MCU in fatto di serie televisive.

Agatha inoltre, a detta di chi scrive, era un personaggio che aveva già detto tutto in WV e, nonostante la bravura della Hann, quando fu annunciato lo show fu accompagnato da un grosso sbadiglio e un sonoro “bah!”.

L’uscita del trailer aveva creato un minimo sussulto perché mostrava qualcosa di interessante e una parvenza di legame, anche stilistico e di regia, alla serie su Wanda e Visione.

Agatha All Along

Ma stiamo sempre parlando di una miniserie di ben 9 episodi (!) su un personaggio di quart’ordine dell’Universo Marvel fumettistico con poco appeal, completamente stravolto per il piccolo schermo che, con ogni probabilità, non aggiungerà alcun tassello importante al MCU.

In questi primi tre episodi gli sceneggiatori hanno mescolato diversi generi e inserito omaggi ad altri serial televisivi, con qualche picco horror in ogni episodio.

Ma andiamo ad analizzare i primi tre episodi di Agatha All Along.

Percorrere la strada delle streghe per riacquistare i poteri

Ep. 1 – Se il cattivo e il buono fuori cercherai

Agatha All Along

Siamo a Westview. Di nuovo. Ma non è più la cittadina mutevole vista in WandaVision, bensì una banale e classica città dove vive Agnes, detective sospesa e richiamata al lavoro in seguito al ritrovamento del cadavere di una giovane donna a lei stranamente famigliare. Le indagini la portano a confrontarsi con un’agente dell’FBI interpretato da Aubrey Plaza, con cui pare ci siano vecchi conti in sospeso e a sventare un furto nella propria casa ad opera di un ragazzino adolescente dall’identità sconosciuta.

In realtà il compito di questi due personaggi è risvegliare la ‘vera’ Agnes, ovvero la strega Agatha Harkness. E ci riescono.

Ma, nonostante abbia ritrovato la verve di un tempo, Agatha non ha più i poteri, a lei sottratti da Wanda, e c’è solo un modo per recuperarli… percorrere la Strada delle Streghe. Ma per aprire il portale c’è bisogno di una congrega (di streghe).

Ep. 2 – Il cerchio è unito al fato / Il passaggio è spalancato

Agatha All Along

Qualcuno (o qualcosa) da la caccia ad Agatha e la strega è più che mai intenzionata a recuperare i propri poteri. Per questo insieme allo sconosciuto ragazzino del primo episodio il cui passato e nome sembra celato da un incantesimo, si mette alla ricerca di una congrega di streghe per aprire il portale che la condurrà alla Strada delle Streghe. La coppia recluta le streghe Lilia Calderu, Jennifer Kale, Alice Wu-Gulliver e la svampita Sharon Davis.

Grazie al passato da strega di ognuna e intonando The Ballad Of The Witches’ Road, le donne riescono ad aprire il portale, giusto in tempo prima di essere attaccate dalle Sette di Salem, le cacciatrici di Agatha. Comincia così il viaggio del gruppo sulla Strada…

Ep. 3 – Ho mille prove/Sfide nuove

Agatha All Along

Mai allontanarsi dalla Strada: questa è la regola. In questo episodio, le streghe capitanate da Agatha e il ragazzino dal passato misterioso, iniziano a percorrere la Strada che li porterà a superare alcune prove.

La prima? Entrare in una casa da sogno e bere del buon vino. Purtroppo il vino è avvelenato, crea allucinazioni e ci sono solo trenta minuti di tempo per trovare un antidoto. Ce la faranno le fattucchiere a superare la prova e riprendere il percorso? Down down, down the road…

Agatha All Along: le prime impressioni

È ancora presto per dare un giudizio sulla miniserie, essendo solo a un terzo del ‘percorso’.

Dietro Agatha All Along c’è Jac Schaeffer, la creatrice e showrunner di WandaVision, che tanto aveva impressionato con la prima serie Marvel Studios.

In questo show la Schaeffer e il suo staff cercano di riprendere alcune idee sviluppate in WV, come ad esempio il cambio di look dei protagonisti da un momento all’altro in precisi frangenti e l’utilizzo delle illusioni per creare un’atmosfera di mistery intorno alla storia.

Agatha All Along

Il risultato, al momento, è decisamente inferiore rispetto alla serie madre, probabilmente anche per una questione di low budget rispetto al passato dove anche nei prodotti televisivi, Disney e Marvel spendevano ‘in lungo e in largo’.

Si parte decisamente bene con una prima metà del primo episodio in stile serial crime di qualità che risulta interessante, grazie anche alla partecipazione della bellissima Aubrey Plaza, da cui ci aspettiamo molto ricordando la sua grande interpretazione nella serie TV mutante Legion.

AGATHA ALL ALONG

Dal ‘risveglio’ di Agatha in poi, qualitativamente sia a livello di trama che di suspence e mistery, tutto cala, come l’attenzione dello spettatore, dandoci una trama molto basica (a tratti noiosa) e riassumibile in poche parole: l’infida Agatha deve percorrere la Strada delle Streghe per recuperare i poteri e non guarderà in faccia nessuno, neanche i propri alleati, per raggiungere il suo scopo.

Anche il mistero intorno all’identità dell’adolescente interpretato da Joe Locke risulta abbastanza prevedibile (anche se da confermare) per chi mastica fumetti Marvel da tempo.

Darkness | Agatha All Along | Disney+

Tutto viene sorretto dalla bravura di Kathryn Ann che impersona nuovamente una Agatha malvagia, doppiogiochista, egoista e dalle mille sfaccettature. A volte, però, risulta fastidiosa con battute forzate e che non hanno senso di esistere nei contesti in cui vengono inserite.

Apprezzabili le tinte horror che danno un pizzico di originalità, rialzano ‘la palpebra’ quando è ora e ben si adattano a una storia di streghe, ma molto meno a un prodotto che dovrebbe essere marchiato come ‘Marvel Studios’.

Conclusioni

What time is Agatha All Along released on Disney Plus? | Radio Times

Quello visto sino a qui di Agatha All Along è ‘meno peggio’ di quello che potessimo pensare. Non siamo ai livelli di un prodotto pazzesco come WandaVision, ma non siamo neanche al fondo del barile dove si trovano She-Hulk, Ms. Marvel, The Marvels e qualche altro prodotto Marvel Studios.

La serie va vista senza troppe pretese, essendo ben consapevoli che probabilmente non introdurrà nulla di fondamentale al Marvel Cinematic Universe sia esso magico, che generale.

Si vocifera che possano apparire alcuni personaggi di cui si aspetta l’introduzione nel MCU da tempo, ma al momento nulla è confermato e lo fa pensare ma, soprattutto, poco hanno a che vedere con Agatha e il suo mondo. Sarà curioso capire SE e COME verranno introdotti.

Insomma, per ora siamo a una sufficienza scarsa, ma le tappe di Agatha All Along sono ancora tante e non ci resta che seguirle settimana dopo settimana, ogni giovedì su Disney+, fino all’episodio conclusivo.

Tutto potrebbe cambiare da un momento all’altro sulla Strada.

Down down, down the road, down the witches’ road


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Doc. G

Il mio nome e' Doc. G , torinese di 36 anni lettore compulsivo di fumetti di quasi ogni genere (manga, italiano, comics) ma che ha una passione irrefrenabile per Spider-Man! Chi è il miglior Spider-Man per me? Chiunque ne indossi il costume.

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