Matt Reeves torna a parlare dei suoi progetti futuri per il franchiese di The Batman, rivelando succose novità oltre la serie TV The Penguin, attualmente in corso di serializzazione
In una recente intervista per il magazine online USA Entertainment Weekly, il regista Matt Revees ha rivelato i suoi piani per l’universo di The Batman, che lentamente sta prendendo forma, grazie anche allo straordinario debutto di The Penguin avvenuto il 20 settembre su Sky, tassello fondamentale per lo sviluppo della “The Batman Epic Crime Saga” (soprannominata così dallo stesso regista).
Reeves ha tenuto innanzitutto a precisare che il sequel di The Batman previsto per il 2026 (salvo eventuali slittamenti), continuerà ad esplorare ed approfondire la dicotomia tra Bruce Wayne e Batman, inquanto insieme allo stesso Pattinson lo vede un’elemento fondamentale per lo sviluppo di tutto quanto il progetto.
Reeves inoltre racconta di come The Penguin sia un progetto nato dal desiderio di esplorare al meglio personaggi che nello spazio di un singolo film risulterebbero solamente abbozzati, non ottenendo così il giusto spessore, cosa che sembrerebbe aver spinto quasi immediatamente Warner Bros. ad accettare la produzione di questo progetto.
The Batman e The Penguin – L”universo di Matt Reeves si espande
Va ricordato infatti che la serie del Pinguino è ambientata esattamente una settimana dopo le follie compiute dall’Enigmista in The Batman e che fungerà da punto di partenza per la trama del secondo capitolo di questa nuova saga del vigilante di Gotham, un ruolo estremamente importante che vista la partenza, sembra essere stato preso molto seriamente dalla produzione.
Warner Bros. tuttavia nel frattempo che Reeves pianificava altri tasselli della sua Epic Crime Saga, di cui uno basato sul GCPD (il distretto di polizia di Gotham) ed un altro ambientato ad Arkham, ha subito non pochi cambiamenti a seguito della grossa fusione con Discovery, facendo sì che anche la piattaforma di streaming HBO Max subisse un importante stravolgimento e provocando la chiusura o l’accantonamento di numerosi progetti, tra cui quelli legati a Reeves, dei quali al momento non si sa praticamente più nulla.
Tuttavia Reeves nell’intervista ha serenamente affermato ciò:
«Le cose di cui stiamo parlando ora sono versioni evolute di quelle cose ( in riferimento alle due serie mancanti). Non è che non stavano funzionando, ma sentivamo come se dovessimo evolvere. La descriverei meno come qualcosa che non ha funzionato e più come qualcosa che ha ancora lungo un percorso davanti a sé prima di arrivare destinazione.»
Aggiungendo:
«Nel processo di capire cos’è qualcosa, si evolve. Quando ho descritto cosa volevamo fare, penso che [il presidente di HBO] Casey Bloys non volesse che fossimo troppo protettivi nei confronti dei personaggi principali, come se li dovessimo usare solo nei film.»
Ed è qui che il regista si concentra sul parlare di The Penguin affermando: «Gli stavo raccontando di come volevo che il personaggio di Oz evolvesse nel sequel, perché la città ora ha un vuoto di potere. Questo è il momento di massima speranza, ma è anche il momento più pericoloso che ci sia a Gotham da molto tempo. Quando ho descritto l’inizio della storia del Pinguino, questo criminale sottovalutato che diventa il boss, Casey ha detto: ‘Questa è una serie che ci piacerebbe fare.»
Matt Reeves quindi continua ad essere estremamente ottimista nel suo progetto a lungo termine, forse anche conscio del fatto che è stato uno dei pochi superstiti dal profondo stravolgimento provocato da Gunn, trattando ogni progetto con la massima cura e dimostrando di tenere veramente al mondo legato al personaggio di Batman, concedendosi si dei ritocchi qui e la, ma dimostrando di avere una visione che fino ad oggi non avevamo avuto su nessun fronte da parte dei precedenti registi DC, dimostrando che forse nel futuro potremmo aspettarci numerose novità, sempre più interessanti ed autoriali, riportando il cinecomics in un panorama più cinematografico e meno “caotico” come quello del passato.