> Come ogni anno l’avvento di Halloween impone la visione di una selezionata lista di film. Poco importa se li abbiamo già guardati o se a stento ne abbiamo sentito parlare, l’unica cosa che conta è tenere alta la bandiera dell’horror e onorare la tradizione
Da dove nasce la consuetudine ottobrina di festeggiare l’orrore?
Le origini di questa ricorrenza partono dall’antica festa di Samhain, una specie di capodanno celtico che segnava la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno. I festeggiamenti duravano un’intera settimana durante la quale, il mondo reale entrava in contatto con quello dell’aldilà. Successivamente, all’incirca nell’Ottocento, Halloween arrivò negli Stati Uniti, conquistando via via grandi e piccini che ogni anno festeggiano mascherandosi e partecipando a feste e sfilate a tema.
Per quanto riguarda l’usanza di intagliare le zucche è da imputarsi agli Irlandesi. La leggenda narra che un fabbro irlandese, tale Stringy Jack, fu costretto a vendere la sua anima al diavolo per pagare i propri debiti. Purtroppo però, egli morì l’anno successivo proprio durante la notte di Halloween non riuscendo quindi a onorare il suo debito col demonio, stimato in dieci lunghi anni. Giunto al cospetto di Satana, Jack venne percosso con un tizzone ardente e cacciato via. Non gli restò altro da fare che raccoglierlo e sistemarlo all’interno di una zucca vuota, per illuminare il suo eterno vagabondare tra paradiso e inferno. Da qui, la tradizione di sistemare sui davanzali le zucche svuotate, intagliate e illuminate da una candela.
E adesso, passiamo ai film perfetti per l’occasione. Quelli utili a trascorrere la notte del 31 ottobre in compagnia degli amici, oppure da vedere in solitudine sotto una coperta calda, mentre biscotti alla cannella e una tisana fumante vi deliziano il palato.
E se è vero che il panorama horror è talmente vasto da comprendere spesso anche inevitabili porcherie, lo è altrettanto il fatto che ad Halloween la selezione dev’essere circoscritta e accurata.
Di conseguenza, in ordine cronologico, ecco i cinque imperdibili di Halloween 2024!
Halloween di John Carpenter – 1978
La trama è nota: quindici anni dopo aver ucciso la sorella, la notte di Halloween del 1963, Michael Myers fugge dall’ospedale psichiatrico e torna nella cittadina di Haddonfield per uccidere ancora. Oltre ad aver insignito una giovanissima Jamie Lee Curtis del titolo di “reginetta dell’urlo” – degna figlia di sua madre, Janet Leigh, nota vittima di Anthony Perkins in Psyco – il film, che non è il primo slasher della storia, ha comunque dato il via a un filone segnato da tutta una serie di caratteristiche imprescindibili da rispettare, di cui tantissimi titoli in seguito hanno dovuto tenere conto.
In poche parole, la pellicola è stata concepita con una formula che, nel tempo, si è rivelata vincente. A testimonianza di ciò, basti pensare a quanto la figura di Michael Myers sia pian piano diventata iconica, mantenendo nel tempo alta la fama.
Una delle migliori opere di John Carpenter in assoluto.
Se per qualche motivo – in ogni caso non giustificabile – non l’avete ancora visto, un recupero è quanto meno doveroso.
Il mistero di Sleepy Hollow di Tim Burton – 1999
La favola nera di Tim Burton per eccellenza. Uno dei suoi film più riusciti, di sicuro quello che meglio incarna il suo stile. Perlomeno quello di un tempo.
Tratto dal racconto La leggenda di Sleepy Hollow di Washington Irving, narra la storia di Ichabod Crane, bizzarro poliziotto del diciannovesimo secolo interpretato da Johnny Deep, inviato in un piccolo villaggio chiamato Sleepy Hollow per risolvere alcuni efferati omicidi, a opera di un misterioso cavaliere senza testa.
Seppur le differenze con il racconto siano tangibili, Tim Burton – forte del suo inesauribile genio creativo – dona alla storia uno stile gotico e visionario, dove l’horror si amalgama a lontane tradizioni letterarie e le atmosfere, ricche di mistero – rese tali anche dalle magnifiche musiche di Danny Elfman – si fondono in un una mescolanza perfetta di fiaba e realismo.
Il risultato è una favola dal sapore antico, ricca di inquietudine e della giusta tensione.
Una chicca imperdibile.
Terrifier di Damien Leone – 2016
Il film è basato sul personaggio di Art the Clown, pagliaccio (o forse sarebbe meglio dire, mimo) del tutto fuori di testa, con il pallino di trucidare chiunque, prediligendo però belle e indifese ragazze. Il serial killer in questione era già apparso nei cortometraggi – diretti sempre dallo stesso Damien Leone – The 9th Circle (2008) e Terrifier (2011) oltre che nel film All Hallows’ Eve (2013).
In questo film, Art diventa unico e indiscusso protagonista, bucando lo schermo con i suoi stravaganti e spaventosi modi di fare, le sue movenze buffe e inquietanti e la sua brutale ferocia mascherata da irrazionale follia.
La storia si svolge la notte di Halloween, il che lo fa entrare di diritto in questa lista, anche se a onor del vero bisogna dire che ci sarebbe entrato comunque.
È slasher allo stato puro. La cui visione è riservata esclusivamente a stomaci forti e animi poco impressionabili.
Astenersi se sensibili o schizzinosi.
Lo amerete.
Hell Fest di Gregory Plotkin – 2018
Diretto dal regista Gregory Plotkin, Hell Fest si rifà all’epoca dorata dei film di genere, adattandosi piuttosto bene all’odierna contemporaneità. È un film basato su dinamiche adolescenziali (seguendo un filone che tanta fortuna ha avuto in un passato abbastanza recente), ideale per la notte di Halloween. La trama è classica e disseminata da non pochi cliché: Natalie, un’adolescente come tante, torna nella sua città natale per trascorre qualche giorno con un’amica. Entrambe vengono invitate a passare una serata a Hell Fest, un parco divertimenti a tema horror dove, insieme al gruppo di amici, verranno perseguitate da uno spietato assassino.
La pellicola in sé non racconta nulla di nuovo, tuttavia l’approccio “vecchia scuola” risulta piacevole, regalando persino qualche brivido degno di nota sparso qua e là.
Un film che non rimarrà impresso nella memoria, ma comunque in grado di donare un buon intrattenimento in puro stile Halloween.
Preparate i popcorn.
In a Violent Nature di Chris Nash – 2024
Durante una gita nei boschi dell’Ontario, alcuni amici scoprono un ciondolo d’oro nei pressi di una torre antincendio abbandonata. Non riuscendo a resistere, uno di loro decide di appropriarsene. Poco dopo, un essere mostruoso emerge dalla terra e, furioso per la perdita del medaglione, inizia la sua ricerca camminando attraverso i boschi. Uccidendo nei modi peggiori, chiunque gli capiti a tiro.
Il film ricorda inevitabilmente il filone di Venerdì 13, soprattutto per via del protagonista, degno sostituto di Jason Voorhees. Una figura maschile massiccia, decadente, feroce. In grado di massacrare senza scrupoli, ogni malcapitato.
Non mancano le scene forti, anzi, bisogna riconoscere che la potenza del film sta proprio nelle immagini stomachevoli propinate di continuo.
È diverso da tutti gli altri citati. Più lento, privo di musiche e quasi senza dialoghi. Intere scene incentrate sul vagare del mostro attraverso i boschi, lo rendono un film cupo e opprimente, ravvivato da sbudellamenti dettagliati e molto, molto prolungati.
Una piacevole scoperta.
A questo punto, non vi resta che scegliere. E che sia un Halloween spaventoso e memorabile.
Insomma, una notte da paura!
