Nell’episodio precedente di DanDaDan abbiamo lasciato Ayase e Okarun bardati di tutto punto per affrontare la Turbononna e il jibakurei nel tunnel dove tutto è iniziato. Saranno riusciti ad attirarla fuori dal suo territorio e a batterla in una gara di corsa?
A Okarun è sempre mancato qualcosa, l’affetto di un suo coetaneo, ma ora che l’ha trovato ha perso qualcos’altro…tra le sue gambe. La colpa è della Turbononna, uno spirito che abita un tunnel fatiscente in comunione con un jibakurei (entità legata al territorio), e ora ad Ayase e al ragazzo non resta altro che affrontarla in una sfida a onigokko (ce l’hai o acchiapparella) per fare tornare le cose come prima. Riusciranno ad utilizzare la maledizione per sconfiggerla o soccomberanno? L’intenzione, però, è chiara: riempire di botte la vecchia.
DanDaDan Ep. 4 – Pestiamo la Turbononna
Arrivati davanti al tunnel, bardati di tutto punto di abiti tradizionali del tempio come protezione, i ragazzi si ritrovano a litigare per chi deve essere il primo a entrare, entrambi troppo terrorizzati per andare avanti. Il piano è portare la Turbononna fuori dai confini di Shono, dove i suoi poteri saranno indeboliti al punto da riuscire a sconfiggerla agevolmente. I due non hanno il tempo di riflettere, che vedono due enormi teste di vecchia venire verso di loro.
Ayase, però, non si fa prendere dal panico e ricorda le parole della nonna: lo spirito non riesce a resistere alle provocazioni, ed è grazie alla faccia tosta della ragazza che la Turbononna si ferma un attimo prima di divorarli. La ragazza la sfida in una corsa, precisando però che dovrà essere rispettata una regola: i ragazzi dovranno avere dieci minuti di vantaggio. Lo spirito accetta, ma inizia a contare in modo disordinato, cosa che la porta ad attaccare Ayase prima dello scadere del tempo.
Una volta intrappolata la ragazza, a Okarun non viene in mente niente di meglio che mordere la vecchia che, indispettita, decide di possederlo completamente. Questo, però, permette alla ragazza di vedere perfettamente l’aura del ragazzo combinata alla maledizione, riuscendo a tenerla a bada e, di fatto, intrappolando la Turbonnonna.
“Sei nostra, vecchia merdosa”
Ma la pensa diversamente il jibakurei che, chiamato dalla Turbononna, appare per trarla in salvo. Si tratta di uno spirito enorme a forma di granchio perché pare che i morti assumano quelle sembianze per guadare il fiume Sanzu. Quest’ultimo, al pari dello Stige greco, è il fiume che le anime devono attraversare prima di approdare all’aldilà. E, come vedremo, molte sono le vite che sono state rubate in quel tunnel, esistenze di giovani donne tormentate che cercavano salvezza.
Ma torniamo a noi, i nostri protagonisti iniziano a correre all’impazzata inseguiti dallo spirito infuriato e Ayase, sulle spalle di Okarun, guida il ragazzo in un edificio per rendere la caccia del mostro meno facile, ma non ha messo in conto il fatto che…beh, a lui non importa distruggere tutto. Tuttavia, riesce a portarlo nel luogo desiderato, delle bellissime terme in piena città, nella quali il granchio finisce bello bollito come piace mangiarlo a lei. I guai, però, non sono finiti, perché la vecchia non ha alcuna intenzione di farsi battere e dona al jibakurei la forza di centinaia di morti presenti nel vicino cimitero in modo da farlo rialzare.
Dal rosso più cupo all’azzurro più splendente
Okarun non ha più le forze, ma Ayase riesce a spronarlo per farlo trasformare un’ultima volta. Grazie ai suoi poteri riescono ad aggrapparsi a un treno in corsa che supera di 20 km/h la velocità massima della Turbononna che, provocata da lei, inizia a inseguirli fino a riuscire a balzare sul veicolo. Certa di avere ormai la vittoria in tasca, la vecchia si accorge troppo tardi che si tratta di una trappola: sui binari si trova la nonna di Ayase, pronta ad esorcizzarla.
Ed è qui che il rosso cupo che ha attraversato l’intero episodio scoppia in una scintilla azzurra, donando alla notte in cui sono immersi la pace tanto agognata dalle anime delle ragazze defunte in quel tunnel, intrappolate in una spirale che non permetteva loro di andare oltre. Uccise e fatte a pezzi, quelle giovani anime non avrebbero mai voluto diventare degli spiriti maligni, spiega loro la nonna di Ayase, e la Turbononna era colei che appariva sempre laddove una ragazza era morta ingiustamente per cercare di consolarla e aiutarla a passare oltre.
Queste parole provocano nella ragazza un pianto dolce e sincero, mescolato forse anche a un po’ di rimpianto per non aver cercato di comprendere lo spirito che li aveva attaccati, ma viene riportata alla realtà dal proseguo del discorso: così come i morti non devono attaccare i vivi, così i vivi non devono prendersi gioco dei morti.
Tutto, per fortuna, si è concluso nel migliore dei modi e il trio si ritrova a casa di Ayase per cenare. I due ragazzi si salutano, Okarun ormai certo di non rivederla mai più ora che non hanno più nulla in comune, ma viene raggiunto da una voce che gli dice: “A domani!”, e la sera inizia ad avere un sapore più dolce.
Un comparto musicale davvero geniale
Online molti parlano del quarto episodio di DanDaDan come il migliore tra quelli degli anime stagionali, e posso dirvi che sicuramente è stato quello più ricco sotto tantissimi punti di vista. C’è stata azione, divertimento, commozione, la scelta azzeccatissima della colorazione rosso-cupa che ha dato il giusto tono alle scene di combattimento, e poi delle colonne sonore pazzesche, che mai nessuno si sarebbe aspettato.
Immaginatevi la corsa di Ayase in groppa a un Okarun trasformato in quel mezzo spirito depresso, entrambi in preda al panico e poi parte l’overture di Guglielmo Tell con tanto di trombe, per poi lanciarsi un remix favoloso. Ti scappa, inevitabilmente, da ridere e poi da dire: è geniale. Perché funziona alla grande e riassume perfettamente ciò che è DanDaDan, ovvero un’opera che sa sempre creare un momento di ilarità quando meno te lo aspetti, portando avanti una trama per niente banale. Se volete ascoltare questa perla, cliccate qui.
Intanto, vi dò appuntamento alla prossima settimana, e vi ricordo che l’anime è ora disponibile anche doppiato in italiano!