Mentre Wicked colleziona successi, Mattel fa una gaffe e rischia la class action per un link sulle bambole dedicate al film: conduce a un sito porno.
Wicked è il film dei record, e sta avendo un grande successo al box office; ma il suo nome potrebbe legarsi a una class action a causa di un errore fatto da Mattel, che ha curato le bambole di Elphaba e Galinda.
In California, una famiglia ha infatti depositato una denuncia presso il tribunale federale contro la celebre azienda di giocattoli, che avrebbe omesso di controllare il link indicato nella confezione di una delle bambole. Secondo quanto si legge nella dichiarazione:
«Intorno all’11 novembre 2024, la signora Plaintiff ha acquistato una bambola Wicked per la figlia minorenne. Dopo aver aperto la scatola contenente la bambola, la figlia minorenne di Plaintiff ha usato un iPhone per visitare il sito indicato sulla confezione. Con suo sommo shock, il sito ‘Wicked.com’ non aveva nulla a che fare con la bambola di Wicked, ma ha invece ha aperto pubblicità di natura pornografica sul suo cellulare.
Tali scene erano hard, immagini pornografiche di nudo totale che mostravano reali rapporti sessuali, e sono disponibili per una revisione da parte della corte, qualora fosse richiesto. La figlia minorenne di Plaintiff ha immediatamente mosrtrato le foto alla propria madre, ed entrambe sono rimaste sconvolte da ciò che hanno visto.
Qualora la signora Plaintiff fosse stata a conoscenza di un tale difetto nel Prodotto, non lo avrebbe acquistato.»
No rest for the Wicked
Come cita un detto inglese, è proprio il caso di dire no rest for the Wicked (non c’è pace per i malvagi). Anche se, per essere più precisi, non c’è pace per Mattel, accusata – tra le altre cose – di “non aver offerto alcun tipo di rimborso ai consumatori che hanno già acquistato le bambole”.
A tal proposito, il reclamo presentato dallo studio legale Poulin Willey Anastopoulo di Charleston, Carolina del Nord, dichiara che la controversia supera i 5.000.000,00 di dollari, e richiede una class action per quello che è stato un errore ampiamente riportato, oltre a una vasta gamma di danni non specificati contro la casa produttrice di Barbie e Hot Wheels.
Al momento, né Universal né le persone collegate al film sono state coinvolte, e né la casa di produzione né Mattel hanno risposto ai commenti sulla possibile class action.
Dal canto suo, Mattel ha provveduto a ritirare le bambole di Wicked dagli scaffali di Target e degli altri negozi non appena il problema è emerso; al tempo stesso, l’azienda ha fatto uscire un comunicato in cui si legge:
«Ci rammarichiamo profondamente per questo spiacevole errore e stiamo adottando misure immediate per porvi rimedio. Si informano i genitori che il sito web errato e stampato in modo scorretto non è adatto ai bambini. I consumatori che hanno già acquistato il prodotto sono invitati a gettare la confezione del prodotto o a oscurare il collegamento e possono contattare il servizio clienti Mattel per ulteriori informazioni.”
Wicked Pictures, a cui il link rimanda, è una compagnia indipendente di film per adulti fondata nel 1993, menzionata più volte nel caso penale contro Donald Trump in quanto sponsor del torneo di golf in cui l’ex tycoon avrebbe incontrato Stormy Daniels, la pornoattrice che lo ha accusato di aver comprato il proprio silenzio.
A occhio e croce, una gaffe che Mattel poteva davvero evitare.
Fonte: Deadline