Clear è una delle opere edite da Star Comics per la linea ASTRA, scritte da Scott Snyder, accompagnato per l’occasione dal disegnatore Francis Manapul. MegaNerd l’ha letto per voi!
Il mese di ottobre è stato decisamente importante per la linea ASTRA, il brand di Star Comics che presenta le opere occidentali (europee e non). Quello che verrà ricordato come lo ‘Scottobre‘, ha visto la casa editrice portare in volume in una ‘botta sola’ le 4 incredibili opere autoconclusive scritte dallo sceneggiatore Scott Snyder, e pubblicate in origine sulla piattaforma Comixology Originals: CLEAR, BARNSTORMERS – A BALLAD OF LOVE AND MURDER, NIGHT OF THE GHOUL e WE HAVE DEMONS.
L’autore, tra i grandi ospiti tra l’altro dell’ultima edizione del Lucca Comics & Games, con questi quattro racconti mette in evidenza tutta la sua poliedricità e bravura dimostrando di saper scrivere altro ‘oltre ai fumetti supereroistici’.
In questa sede parleremo di Clear, la graphic novel di fantascienza a metà tra lo sci-fi noir alla Blade Runner e quello più introspettivo e critico tipico di Black Mirror, che vede alle matite un superlativo Francis Manapul (Batman, Flash).
Ai nostri microfoni durante la kermesse lucchese, Snyder (qui l’intervista completa) ci ha raccontato brevemente come è nata quest’opera:
«Con Francis Manapul, invece, ne abbiamo parlato dopo il New York Comic Con, mentre era ospite da me. Mi ha detto che voleva fare fantascienza: ho pensato che la fantascienza ruota intorno alle cose del futuro che ci spaventano. Tutti e due siamo preoccupati per l’erosione della verità che si sta verificando negli Stati Uniti, da questa disinformazione in cui tutti stanno cadendo; e anche da come tutti gli algoritmi – quelli di Google, di Spotify – ci restituiscono quello che già ci piace invece di cose che potrebbero essere sfidanti e aprire la nostra mente. Quindi abbiamo pensato di creare un futuro in cui quella è la questione, dove ciascuno sceglie il mondo in cui vuole vivere e nessuno deve affrontare la realtà»
E in effetti Clear si svolge in un mondo futuristico dove ogni personaggio preferisce stare nella sua ‘comfort zone‘ decidendo la vita fittizia che vuole vivere rinnegando la pura realtà, preferendo non vederci ‘chiaro‘.
Clear: vivere la vita attraverso i filtri
In un futuro distopico le persone vivono attraverso “veli”, ossia dei filtri neurologici personalizzabili per permettere a ognuno di vivere la vita che vuole in un Mondo fittizio ideale. In questo mondo fatto di illusioni però, c’è chi accetta in maniera incondizionata questo stile di vita e una minoranza, invece, che decide di vedere il mondo per la realtà che è, senza filtri; insomma: vederci ‘chiaro’.
In quest’ultima categoria si colloca il detective privato Sam Dunes che, tra un caso di adulterio e l’altro, cerca di vivere la sua esistenza solitaria, senza veli e con una visione non filtrata della realtà. Ma un evento è pronto a traumatizzare per sempre Sam: il suicidio della moglie.
Sam non è convinto della versione ufficiale e inizia a indagare, su quello che lui ritiene trattarsi di omicidio. Sam scopre una rete di segreti che lo condurrà in un mondo molto pericoloso fatto di intrighi politici, corruzione e criminalità. L’investigatore più andrà a fondo nell’indagine sulla morte della moglie e più dovrà scontrarsi con la chiara realtà dei fatti: potenti forze controllano “i veli” della popolazione, manipolando le realtà fittizie delle persone.
Pochissimi alleati, molti nemici e numerosi colpi di scena porteranno Sam anche a dubitare del fatto che la realtà in cui vive lui sia quella effettiva!
Lo sci-fi noir che critica la società moderna
Snyder dà vita in Clear a una storia intrigante ben bilanciata tra l’azione e l’indagine più didascalica, che ha elementi ricorrenti dei grandi classici del genere noir.
Il tormentato protagonista tutto d’un pezzo, la femme fatale, l’indagine complessa e ricca di colpi di scena, i personaggi criptici e ambigui, sono solo alcuni coefficienti che lo sceneggiatore inserisce all’interno della trama che, però, ha solide fondamenta anche nella narrativa e nelle pellicole cinematografiche di fantascienza.
Come già detto, le ambientazioni e i personaggi sembrano usciti da uno spin-off di Blade Runner, il film di Ridley Scott tratto a sua volta da un romanzo dello scrittore Philip K. Dick.
Ma Snyder inserisce in Clear una ‘velata’ (ma non troppo) critica alla società in cui viviamo attualmente, riflettendo sul concetto di autentico in un mondo in cui la percezione della realtà è costantemente modificata e veicolata. Anzi; il tema di come viene percepita la realtà è il focus di Clear!
L’idea dei filtri inserita all’interno della graphic novel, si può associare a quanto accade oggi giorno con le persone sempre più dipendenti dai social dove la realtà viene spesso alterata per adattarsi agli stereotipi collettivi virtuali, portandole, come accade in Clear, all’alienazione e alla perdita del contatto con la verità.
Snyder riteniamo che, attraverso la sua opera, voglia spingere il lettore a riflettere sul mondo che lo circonda e sul rapporto con la tecnologia. In un mondo fatto più di algoritmi e meno di sfide stimolanti, lo scrittore statunitense mette sul piatto quello che più lo spaventa del futuro verso cui stiamo andando.
E il mondo di Clear viene rappresentato e vissuto anche attraverso i personaggi ben caratterizzati e tridimensionali che Snyder ha creato per il racconto, con relazioni emotivamente intense e decisamente reali (termine quasi ironico visto il focus dell’opera).
Clear- art: Manapul rende tutto una (reale) gioia per gli occhi
Quasi come fosse un sarto sopraffino, Snyder imbastisce una storia scritta su misura per Francis Manapul, che si scatena in tutta la sua creatività.
Il disegnatore canadese fornisce una superlativa prova artistica, sbizzarrendosi nella combinazione di linee pulite e colori sgargianti per rappresentare le realtà immaginate dalle persone che vivono nella loro bolla. Ogni pagina di Clear è ricca di dettagli che invitano chi legge a immergersi visivamente all’interno del fumetto.
Anche il contrasto tra il mondo ‘reale’ e quello fatto di ‘veli’, viene rappresentato in maniera straordinaria da Manapul dove la realtà manipolata è fatta di colori sgargianti e vivaci, mentre quella in cui vive Sam è realizzata con tonalità più sobrie e naturali.
Insomma, Clear è soprattutto un’esperienza immersiva a livello visivo (senza nulla togliere alla trama di Snyder, sia ben chiaro!). Una lettura che alterna una visione pragmatica della realtà a veri e propri trip grafici.
Conclusioni
Chi ama la fantascienza non può farsi sfuggire CLEAR. Scott Snyder e Francis Manapul hanno realizzato un noir di fantascienza davvero avvincente, affascinante e ricco di suspence, dove nulla è realmente come sembra.
Il futuro distopico immaginato da Snyder, dove la maggior parte delle persone sono dipendenti dai ‘veli’, si incastra in maniera eccezionale con il lavoro artistico di Manapul che visivamente arricchisce un’opera dalla trama meritevole già di per sé.
In un mondo dove comanda l’illusione, gli autori portano il lettore a riflettere su quello che sono i social attualmente e come questi manipolino la volontà dell’individuo inconsapevolmente.
E per vederci chiaro a volte è meglio leggersi un buon fumetto come Clear e lasciare il telefono sul comodino spento o in modalità silenziosa in modo da non essere disturbati e assaporare la vita per quello che è realmente.