The Substance, il film di Coralie Fargeat, raddoppia il numero di sale alla settima settimana e continua a raccogliere nomination ai principali premi internazionali: 5 le candidature ai Golden Globes, tra cui Miglior Film Commedia o Musicale e Miglior attrice sia per Demi Moore che per Margaret Qualley
Prosegue la corsa alle nomination agli Oscar per THE SUBSTANCE, visionaria opera a tinte horror firmata da Coralie Fargeat (qui potete leggere la nostra recensione no spoiler).
Dopo aver conquistato il pubblico dei cinema – quasi 350mila gli spettatori italiani a oggi – e dei social, e forte delle recenti nomination ai Golden Globes (ben cinque: Miglior film musicale o commedia, Miglior regista per Coralie Fargeat, Miglior sceneggiatura, Miglior attrice in un film musicale o commedia per Demi Moore, Miglior attrice non protagonista per Margaret Qualley), il film si affaccia al suo settimo weekend di programmazione tornando a essere programmato in 80 sale, il doppio rispetto alla settimana precedente.
I Golden Globes, vero e proprio banco di prova in vista delle candidature agli Oscar che saranno annunciate il prossimo 17 gennaio – e in cui sin dall’uscita del film si dà per favorita Demi Moore grazie alla sua interpretazione sorprendente, coraggiosa e viscerale, ma che dopo le ultime nomination potrebbero riservare grosse sorprese –, sono solo l’ultimo step di una già lunga serie di premi e candidature ricevuti da THE SUBSTANCE.
Il film ha infatti già vinto il premio alla Miglior sceneggiatura al Festival di Cannes, il premio del pubblico per la sezione Midnight Madness al Festival di Toronto, è stato candidato a 4 EFA vincendone 2 (Miglior fotografia e Migliori effetti visivi) e ha ricevuto, tra le altre, 2 nomination ai Film Independent Spirit Award, 4 nomination ai Saturn Award, 1 nomination ai Gotham Awards, e numerose candidature ai vari premi dei circoli della critica statunitense.
The Substance, il nuovo body horror
THE SUBSTANCE si distingue per un uso potente del body horror, richiamando l’influenza di autori come David Cronenberg (La Mosca), David Lynch (Elephant Man) e Brian De Palma (Carrie – Pioggia di sangue), con un uso iconico e suggestivo del sangue. La cura formale e la costruzione delle immagini e dei set richiamano Shining di Stanley Kubrick, con una meticolosa orchestrazione degli spazi che amplifica l’angoscia e la suspense. Infine, il film evoca il Tarantino di Pulp Fiction, mescolando tensione e ironia in una combinazione che rende l’esperienza cinematografica unica e avvincente.
Con il suo mix di messaggi sociali, estetica visiva e impatto psicologico, THE SUBSTANCE non è solo un film, ma un’esperienza che stimola domande e accende il dibattito. La sua capacità di coniugare estetica e messaggio lo rende un’opera che continua a risuonare ben oltre la visione, consolidandosi come un punto di riferimento per il cinema contemporaneo.
Dopo Barbie, C’è ancora domani e Povere Creature, anche l’horror diventa femminista con il successo globale di The Substance.