Cat’s Eyes – L’adattamento francese vince il premio Unifrance Export

Annunciati i vincitori degli annuali premi Unifrance Export: tra loro, il live action di Cat’s Eyes, adattamento francese del celebre manga

Cat's eyes

 

Qualche mese fa vi avevamo mostrato il trailer del live-action di Cat’s Eyes, adattamento francese dell’omonimo manga di Tsukasa Hōjō, che lo scorso settembre ha debuttato su TF1 e TF1+, per poi approdare a Prime Video. A distanza di qualche tempo, torniamo a parlarvi delle tre sorelle bellissime che son tre ladre abilissime, per dirvi che hanno vinto un premio, l’Unifrance Export.

I premi, giunti alla loro 21esima edizione, sono stati consegnanti nel meraviglioso scenario del Trianon, a Parigi, da Daniela Elstner, Executive Director di Unifrance, e Sarah Hemar, Direttore degli Audiovisivi. Le nomination di ciascuna categoria sono basate sul seguito di ciascun prodotto per ora di programmazione e i vincitori sono decretati dai buyer internazionali che hanno partecipato all’Unifrance’s Rendez-Vous a Le Havre.

Il live action Cat’s Eyes, che vede protagoniste Camille Lou, Constance Labbé e Claire Romain nei panni delle sorelle Alexia, Tam e Sylia, ha vinto nella categoria serie drammatiche. Volete saperne di più? Continuate a leggere!

Cat’s Eyes – Tutti i dettagli

Come vi avevamo anticipato nel nosto articolo estivo, la trama prende spunto da quella del manga, partendo da una reunion  del famigerato trio di sorelle allo scopo di recuperare – diciamolo pure: rubare! – un’opera d’arte appartenuta al loro misterioso (e di ignota ubicazione) padre. Per riprenderla dovranno introdursi nella Tour Eiffel, dove l’artefatto è stato portato per una mostra.

Cat's eyes

Come se non bastasse, proprio come ai tempi dell’amato cartone animato – all’epoca, in molti ignoravamo cosa fosse un anime! -, le tre dovranno evitare di farsi catturare dal capitano delle BRB Quentin Chapuis, che ignora il fatto che il suo grande amore, Tam, faccia parte del trio di ladre.

La serie è stata diretta da Alexandre Laurent e prodotta dalla Big Band Story. A scriverla sono stati chiamati Michel Catz, Justine Kim-Gautier, Antonin Martin-Hilbert, Anne-Charlotte Kassab, Coline Dussaud, Audrey Gagneux e Sophie Maurer

Su Cat’s Eyes, il magazine francese Premiere ha scritto:

La serie si regge su un mix piacevolmente riuscito di avventura, commedia e colpi in stile “heist”. Non rivoluzionerà i contorni dell’audiovisivo francese, ma Cat’s Eyes ha il grande merito di posizionarsi perfettamente tra il fascino rétro del manga a cui si ispira e una certa modernità nella messa in scena. I riferimenti alla serie animata sono evidenti ma mai eccessivi – abbastanza per soddisfare i fan senza perdere i nuovi spettatori.

Cat's eyes

Les Echos invece ne ha parlato in questi termini:

Anche se Cat’s Eyes si svolge in ambientazioni grandiose e offre molte scene d’azione, con episodi di circa cinquanta minuti, il ritmo della serie tende talvolta a rallentare. Fin dal primo episodio, l’intreccio fatica a prendere forma, rischiando di non riuscire a mantenere lo spettatore con il fiato sospeso.

Con molte novità, ma anche riferimenti all’anime originale, la mini-serie dovrebbe comunque riuscire a conquistare sia i fan nostalgici che un nuovo pubblico appassionato di misteri e inseguimenti polizieschi. Cat’s Eyes rimane infatti perfettamente accessibile e potrebbe persino spingere le nuove generazioni a scoprire l’opera di Tsukasa Hōjō.

Del resto, come lo stesso magazine ci dice, proprio il Sensei Hōjō si è assicurato che l’adattamente mantenesse intatto lo spirito originale, supervisionando sia la scrittura che le riprese. E il risultato dev’essere senz’altro buono, dato che ora c’è anche un premio a testimoniarlo.

Che facciamo, lo recuperiamo? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: The Hollywood Reporter


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Claire Bender

Vive con un dodo immaginario e un Jack Russell reale, che di recente si è scoperto essere Sith. Grifondoro suo malgrado, non è mai guarita dagli anni '80. Accumula libri che non riesce a leggere, compra ancora i dvd e non guarda horror perché c'ha paura. MacGyver e Nonna Papera sono i suoi maestri di vita.

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