Laura Dern ha ricordato David Lynch, scomparso pochi giorni fa, in quello che sarebbe stato il giorno del suo compleanno. In un messaggio social, l’attrice ha condensato in poche parole tutto l’affetto per il regista, suo grande amico.
Scomparso pochi giorni fa all’età di 78 anni, David Lynch ha lasciato orfane intere generazioni di amanti del cinema e sognatori, che hanno scelto di ricordarlo – ciascuno a suo modo – in quello che sarebbe stato il giorno del suo 79esimo compleanno.
Tra i fan, c’è chi lo ha celebrato con una meditazione di gruppo, chi con un rewatch o una proiezione; e poi ci sono gli amici di vecchia data, quelli che lo hanno amato e lo ricordano come essere umano, prima che come genio del cinema.
Tra questi, l’attrice premio Oscar Laura Dern, sua amica di anni, che ha anche lavorato al suo fianco in vari film. Fu proprio un film di Lynch, Velluto Blu (1987), a farla conoscere al grande pubblico quando aveva solo 17 anni; e da allora, non hanno mai smesso di lavorare insieme.
Sul proprio profilo Instagram, Dern ha condiviso uno scatto che la ritrae con Lynch, accompagnato da una tenera didascalia:
«Buon compleanno, bocconcino, ti vorrò bene e mi mancherai tutti i giorni, per il resto della mia vita.»
Insieme, Dern e Lynch avevano collaborato in Cuore Selvaggio (1990) con Nicolas Cage e Willem Dafoe, nella performance teatrale musicale Industrial Symphony No. 1 (di nuovo con Cage), in Inland Empire (2006) e infine nel revival di Twin Peaks.
“Grazie a David Lynch, ho evitato che Hollywood mi etichettasse”
In un’intervista del 2019, Dern aveva parlato di quanto fosse grata a David Lynch per averla aiutata a non restare incastrata in una specifica tipologia di personaggio.
«È un grandissimo onore avere un regista che ti conosce e ti dice “Ora voglio tu faccia l’esatto opposto di quello che hai fatto l’ultima volta”.»
E a guardare la carriera dell’attrice, lunga e ricca di cinema, televisione, candidature e premi, il consiglio dell’amico è stato davvero molto utile. Dal canto suo, nel 2006 Lynch lanciò una campagna perché Dern potesse essere considerata per una nomination agli Oscar, per il suo ruolo in Inland Empire.
Arrivò anche a sedere all’angolo di una strada di Los Angeles, in compagnia di una mucca (vera e viva), con un cartello che segnalava la performance dell’attrice (che però, in quel caso, non fu neppure candidata).
Difficile non voler bene a un uomo così. E ancora più difficile pensare di dover affrontare tempi bui senza la sua presenza. Ma come avrebbe detto lui, teniamo d’occhio la ciambella e non il buco.
Fonte: CBR