[Recensione] Gli Incredibili X-Men Omnibus vol. 1 – Panini Comics

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Quando nel lontano 1963 Stan Lee e Jack Kirby diedero vita agli X-Men, avevano una sola idea in testa: stupire il mondo, un’altra volta. Ora, io all’epoca non c’ero e soprattutto non ho avuto l’onore di conoscere nessuno dei due… ma la loro idea doveva essere per forza questa. Fare un nuovo gruppo, sì… ma diverso.
Nel vero senso della parola.

Questa nuova squadra sarebbe stata ovviamente composta da eroi… ma stavolta i loro poteri sarebbero stati di origine genetica. Fino a quel momento, tutti gli eroi Marvel dotati di abilità fuori dal comune, avevano ricevuto i poteri grazie a esperimenti o incidenti fortuiti, che in un modo o nell’altro avrebbero migliorato sensibilmente le capacità del protagonista. Stavolta però la musica sarebbe stata diversa.

Tenendo fede al motto “supereroi con superproblemi” coniato dallo stesso Stan Lee, gli X-Men (ma più in generale i mutanti) erano in non plus ultra dei superproblemi: una razza odiata e temuta dall’umanità, i cui membri scoprivano – grossomodo nel bel mezzo dell’adolescenza – di avere il cosiddetto “Gene X“: una benedizione per alcuni, un dramma per tanti altri. Ragazzi come tanti che all’improvviso si ritrovavano con poteri incredibili e/o mutazioni che potevano anche essere mostruose. L’umanità era spaventata, non li capiva. Non li voleva.

Xavier ne aveva radunati alcuni all’interno della sua “Scuola per giovani dotati“, al fine d’insegnargli a usare questi poteri per proteggere l’umanità – sì, la stessa che li teme e li odia – dagli attacchi di altri mutanti, il cui unico scopo era quello di ribadire la supremazia genetica, conquistando e depredando. La prima, storica squadra di X-Men era composta da CiclopeBestiaAngeloMarvel Girl, e l’Uomo Ghiaccio. Fu un successo enorme, i mutanti di casa Marvel conquistarono immediatamente tutti, pubblico e critica…

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…almeno finché Lee & Kirby rimasero al timone della testata. Quando la meravigliosa coppia d’autori decise di concentrarsi su altri personaggi, gli X-Men andarono letteralmente a picco. Bisognava fare qualcosa, chiamare qualcuno. Un uomo in grado di riprodurre la stessa magia che due mostri sacri erano riusciti a creare anni prima. Chiunque fosse stato chiamato a risollevare le sorti dei pupilli di Xavier non avrebbe sicuramente avuto un compito facile… a meno che non si avessero le idee chiarissime.

Len Wein ce le aveva e accettò la proposta della Marvel di rilanciare il gruppo: insieme al grande Chris Claremont idearono una squadra tutta nuova, tutta diversa, piena di disadattati, reietti, mostri, fuggiaschi. Avete capito bene: dai ragazzini acqua e sapone della prima generazione, si passa a tipi brutti, sporchi e cattivi, provenienti da ogni parte del mondo. Questa nuova squadra sarebbe stata formata da veri e propri debuttanti allo sbaraglio: WolverineNightcrawlerTempesta, Sole Ardente, Colosso Banshee e John Proudstar. Non proprio dei tipi rassicuranti. La loro missione era quella di salvare la squadra originale di X-Men, in tutti i sensi: sia ai fini della storia (bisognava salvare Ciclope e compagni dalle grinfie di Krakoa, l’isola vivente) che… le vendite. Serviva un nuovo inizio, qualcosa che riaccendesse la scintilla senza cancellare anni di storie… e tutto questo fu sintetizzato nel magnifico Giant Size X-Men n. 1 (di Wein & Cockrum), in cui assistiamo alla seconda genesi degli X-Men e al ritorno delle tematiche legate alla diversità che furono la colonna portante degli esordi.

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In questo gigantesco omnibus troviamo dunque le storie che parlano della seconda generazione di Uomini X,  quella che è senza ombra di dubbio diventata più popolare grazie a cicli narrativi fantastici che hanno esaltato le capacità di ogni membro del gruppo, facendocelo conoscere bene, a fondo, come fosse una persona di casa.
In effetti, la grande capacità delle storie d’epoca, era quella di riuscire a trasmetterti una sorta di “senso d’appartenenza”: tu non eri solo il lettore, facevi parte del team. Tutto era scritto talmente bene e con una modalità così coinvolgente, che quasi ti sembrava di conoscere a memoria i corridoi della scuola, oppure capire in che tipo di guaio si sarebbe andato a ficcare Logan questa volta. Erano storie scritte da gente a cui piaceva da matti scriverle e questo era assolutamente palpabile.

Il volume è bellissimo: non solo contiene alcune delle migliori storie degli X-Men mai scritte, ma ha anche una cura editoriale davvero perfetta, per cui dobbiamo fare davvero i complimenti sia alla Marvel che alla Panini. All’interno troviamo interessantissimi interventi redazionali, interviste, sketch book e tanto, tanto altro per 816 pagine di pura meraviglia. Parte tutto da qui, ragazzi.

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Il mito degli X-Men si rinnova e si rinforza come non mai in queste pagine, in cui facciamo la conoscenza (per la prima volta) dell’entità cosmica che risponde al nome di Fenice, ci ritroveremo nuovamente faccia a faccia con Magneto e addirittura con i Predoni Stellari. Parte tutto da qui, da questo volume.

Azione, scontri, eroismo, vendette, certo. Non possono mancare.
Ma qui si parla anche di temi importanti, come l’amicizia, il rispetto e l’uguaglianza. Sono eroi, è vero. Ma per loro non c’è nessun applauso, nessuna gloria.
Solo tanta paura. Odio.
Perché sono diversi. Perché io che ne so che poi non ci attaccano pure loro?

Non ce li meritiamo, gli X-Men. Ma fortunatamente grazie a gente come Len Wein, Chris Claremont, George Perez e John Byrne, potremo contare su di loro ogni volta che ne avremo bisogno.

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Mr. Kent
Abbiamo parlato di:

gli incredibili x-men omnibus 1GLI INCREDIBILI X-MEN vol. 1
Marvel Omnibus

Autori: Chris Claremont, Len Wein, Bill Mantlo, John Byrne, Dave Cockrum, Bob Brown, Tony Dezuniga, George Perez
Formato: 18.3×27.7, cartonato, 816 pagine, col.
Prezzo: € 59,00
Editore: Panini Comics

VOTO: 9

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Mr. Kent

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Appassionato di fumetti, curioso per natura, attratto irrimediabilmente da cose che il resto del mondo considera inutili o senza senso. Sono il direttore di MegaNerd e me ne vanto.

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