Da anni, ogni giorno, che ci sia pioggia o ci sia il sole, che sia lunedì o giorno di festa, con tacco comodo e pettinatura impeccabile, una papera si reca a lavoro. Badate bene, se l’impiego consiste nell’assistere un vecchio taccagno soprassedendo su straordinari, gratifiche, attacchi magici e rapine sgangherate, vi sarà immediatamente chiaro che non siete di fronte a una papera qualsiasi.
Celebre papera che sembra aver fermato il tempo, se non addirittura farlo retrocedere a suo favore, Miss Paperett custodisce i segreti del Deposito e si muove al suo interno come se fosse il suo proprietario (che sfido chiunque altro a volere come datore di lavoro).
Emily Paperett è la papera più paziente che io conosca. Da sempre al servizio di Paperon de’ Paperoni, è la segretaria tuttofare che ogni affarista con un minimo di sale in zucca vorrebbe al suo fianco. D’altronde se il vecchio cilindro non può fare a meno di lei, questo ce la dice davvero lunga, non credete?
Nata dall’inesauribile paperfantasia di Carl Barks, adorata e trattata con i guanti da Don Rosa, che nella Saga di Paperone ci racconta la sua assunzione, Miss Emily Quackfaster, (da noi Paperett) ha trovato in Italia la pietra filosofale grazie agli autori che le hanno ringiovanito l’aspetto e donato un caratterino niente male.
La sua prima apparizione è legata a quella di un’altra papera che adoriamo alla follia, Magica De Spell, la mitica Amelia, e ne abbiamo parlato QUI. Nella storia di Barks del 1961, Zio Paperone e la fattucchiera, Amelia si reca all’interno del Deposito e ancor prima di Paperone, incontrerà Miss Paperett ligia (e ancora un po’ grigia) dietro la sua scrivania.
Da quel momento in poi, Miss Paperett sarà colei che si guadagnerà lo stipendio al servizio di chi (uno a caso) legge il giornale del giorno prima per risparmiare. Immaginatevi la fatica di ottenere regolarmente lo stipendio.
Fosse dipeso da Paperone, probabilmente lo avremmo continuato a seguire mentre si arrabatta tra mille impegni e scartoffie da solo (pur di non ammettere di aver bisogno di un valido aiuto a pagamento). Fortunatamente le papere riescono sempre a vedere al di là del proprio becco.
La sua assunzione, come ci racconta Don Rosa, si deve alle sorelle di Paperone, Ortensia e Matilda de’ Paperoni per fronteggiare la mole di lavoro legata all’impero del magnate della finanza. Figuratevi quell’adorabile taccagno come deve aver preso la notizia che, con la sua proverbiale rapidità di calcolo, in pochi istanti capì quanto gli sarebbe venuto a costare una dipendente. Tuttavia la sua diffidenza verso gli estranei e ogni borbotto sul bilancio delle spese, finì molto presto e di Miss Paperett non ha più fatto a meno.
Se in America Miss Emily sembra essere coetanea di Nonna Papera, in Italia la nostra segretaria ha acquisito un aspetto tutto nuovo, età e silhouette totalmente rivisti. Questo bagno nella fonte della giovinezza ha fatto mormorare i più arrivando a pensare che l’attuale Miss Paperett sia la figlia, o più credibilmente la nipote, subentrata all’originaria Miss Emily dopo il suo pensionamento.
Entrata di diritto nel salotto delle papere italiano, Miss Paperett è molto amica di Paperina, Nonna Papera e Brigitta (di quest’ultima, sua grande sostenitrice). Quando le pagine di Topolino si tingono di rosa, pensate soprattutto alle storie di Marco Bosco e Silvia Ziche, le nostre papere sono spassosamente impegnate in strambe avventure, a volte senza nemmeno aver bisogno di scomodarsi più di tanto dai salotti paperolesi e, sia chiaro, senza rinunciare mai alla messa in piega.
Se è leggendaria quella di Brigitta, la permanente bionda di Miss Paperett regge benissimo il confronto (e secondo me la mette in conto al principale). Anche a vestiti e accessori siamo messi piuttosto bene; palesemente Miss Paperett tiene molto al suo aspetto fisico e colleziona stravaganti occhialetti da vista.
Infaticabile e scrupolosa, riesce a far fronte alle poche risorse messe a disposizione dal principale, facendo funzionare tutto alla perfezione. Maga del riciclo, eroina del risparmio (leggendaria la frase di Miss Paperett: «il mio telefono può solo ricevere per evitare gli sprechi»), ha imparato a sfidare Paperone con imminenti licenziamenti e scioperi selvaggi se le cose non dovessero filare secondo i suoi schemi. Attento Paperone: ormai è chiaro anche alle pareti del Deposito che senza di lei le cose non potrebbero funzionare.
Come molti di voi sapranno, Miss Paperett gode anche di una versione animata di tutto rispetto. Presente nella serie originale DuckTales e nel lungometraggio Zio Paperone alla ricerca della lampada perduta, è tornata tra noi grazie al reboot della serie che, da agosto 2017, ci tiene compagnia. Ora, la nuova serie di DuckTales sarà in grado di spiazzarvi non poco e Miss Paperett farà la sua entrata in scena letteralmente con il botto. È così fuori di testa che non potrete fare a meno di adorarla alla follia.
Io che non resisto ai pettegolezzi sulle papere, ho sentito che Emily un tempo fu sposata con un certo Jason Duckfaster dal quale decise poi di divorziare. Certo, bisognerebbe chiarire prima di tutto se la nostra Miss Paperett sia la papera originale di Barks o una sua discendente. In fondo poco c’importa, non siete d’accordo? Ciò che conta è poterne seguire le avventure in compagnia degli altri paperi. È sicuramente vero che la nostra papera nasconde diversi segreti. Vi ricordate la P.E.A.? Ebbene si, Miss Paperett è un agente segreto che lavora sempre per Paperone sotto il nome in codice Segretaria Temeraria 02 (Se-Te 02), quindi non mi stupirei di nulla.
Unica e insostituibile, Miss Paperett per me è quanto di più si avvicina alla santità. Quanta pazienza occorre per lavorare con il caro vecchio Zione? Fossi in lui, mi sbrigherei ad aumentarle lo stipendio e la terrei con me fino a quando, entrambi, non decideremmo di andare in pensione.
Dal salotto della Sig.ra Moroboshi