In un momento in cui il crossover sembra ridare nuova linfa e nuove possibilità a tanti personaggi occidentali, andiamo a riscoprire il primo incontro tra due delle creature del Maestro Go Nagai più amate di sempre: Devilman e Mazinger Z
Questi benedetti crossover.
Siamo seri, ma che necessità c’è di unire due mondi fatti e finiti per crearne uno che vada bene in ogni caso? La pretesa che tutto sia adattabile a chiunque ci va a finire dentro non sta né in cielo né in terra.
Per carità, ci sono pure buone eccezioni.
Poi improvvisamente ti torna in mente quel pasticcio di AvX (Avengers vs X-Men) e pensi solo, minchia che schifo (io lo penso, Mr. Kent da quando l’ho detto mi guarda malissimo). A casa nostra si tenta il crossover Bonelliano tra Dylan Doge Dampyr, esperimento debole a mio parere: buone idee, ma tanta paura di osare davvero.
Ora, sicuramente sono di parte, ci metto tutte e due le mani sul fuoco che vivo in uno stato di delirio perenne, ma se il crossover è una cosa di cui non potere fare a meno, sempre in Giappone dovete andare a trovare le soluzioni.
Volete trovare risposta alla domanda da un milione di soldini di cioccolato, il crossover può funzionare? Ci pensa ovviamente il Maestro Nagai. La mente geniale, la follia suprema fatta uomo, l’unico in grado di rispondere seraficamente, figli miei avevo già previsto tutto. Lui è il solo che può indossare le camicie a fiori senza sembrare scemo e l’unico in grado di far stare nella stessa storia Devilman e Mazinger Z.
Capito Marvel? Prendi e porta a casa.
Abbiamo parlato di entrambe le creature in maniera approfondita (QUI e QUI), di che capolavoro assoluto sia Devilman così come Mazinger Z. Ora noi di MegaNerd ci prendiamo cinque minuti di pausa (deliranti) e ci concentriamo su questa storia stra-riuscita di farli incontrare.
Siamo nel 1973, la Toei gioca ad asso piglia tutto e fa soldi a palate con Go Nagai, che è una macchina da guerra.
In Giappone è terminata da qualche mese soltanto la messa in onda di Devilman (la versione animata pupazzoide adatta anche ai bambini che io comunque, boh). I giovani fan del Maestro si stanno godendo le avventure di Koji Kabuto alla guida del Mazinger Z in TV.
Ebbene, Toei e Nagai tirano fuori la fatality al cinema con un mediometraggio dove questi due mostri sacri s’incontrano e combattono insieme. Questo primo, storico team up è un capolavoro intelligentemente costruito in ogni aspetto e soprattutto per noi malati di Mazinger è fondamentale (ma ve lo dico dopo perché).
La guerra scatenata dal Dottor Hell contro l’Istituto di Ricerca sull’Energia Fotonica per la conquista del mondo, improvvisamente propende a suo favore. Questo perché il Mazinger sta combattendo contro uno dei mostri meccanici guidati a distanza da Barone Ashura che viene scaraventato con una violenza impressionante in una voragine aperta durante la lotta. L’impatto risveglia l’Arpia Silen (evviva) e con lei, il Generale Zanin e tutta la tribù dei demoni.
Il Dott. Hell approfitta di questa inaspettata svolta e voterà alla distruzione del super robot i demoni. Devilman sente odore di orchi demoniaci e giunge alla velocità della luce. Squillo di trombe, Akira Fudo e Koji Kabuto si ritrovano faccia a faccia.
Mazinger Z contro Devilman ha ritmo, è visivamente impeccabile e soprattutto ha perfettamente senso per come fu impostata la storia. Detto ciò, per diverso tempo questo mediometraggio fu considerato fuori continuity dalla serie regolare sul super robot. Tuttavia, alla fine degli anni novanta, uscì Dynamic Heroes, manga realizzato da Kazuhiro Ochi con l’approvazione di Go Nagai. Questa consacrazione su carta sugellò che le creature del Maestro agiscono nello stesso universo narrativo. Dynamic Heroes collega non solo il Mazinger Z con Devilman ma anche con Cutie Honey, Getter Robot, il Great Mazinger e così via, creature su cui la Toei Animation realizzerà i mediometraggi successivi.
La casa di produzione investì un budget consistente nella realizzazione di questa pellicola e il risultato è eccellente. Lo stesso Mazinger ne beneficia perché rispetto alla serie regolare, è dotato di un comparto tecnico realizzato in modo impeccabile. Ogni aspetto dell’animazione è superbo, la velocità dell’azione, i fondali e i disegni.
(le ambientazioni sotterranee sono superbe)
I combattimenti di Devilman contro i demoni sono sanguinolenti, il colore è saturo e d’impatto. Entrambe le star sono state ineccepibilmente trattate.
E ora veniamo a noi fan del Nagaiverse e del Mazinger Z, in questo caso particolare. Cosa non può fare Mazinga sino a un certo punto della serie regolare? Ve lo dico io e voi esclamerete, mannaggia alla peppetta, è vero! Il super robot non può volare. Ebbene, in Mazinger Z contro Devilman fa la sua prima apparizione il propulsore meccanico che permetterà a Koji di abbattere i nemici alati: il Jet Scrander.
Power up bellissimo del super robot, essenziale per completare un mecha già di suo molto avanzato (anche rispetto ai super robot successivi per come la vedo io).
Per noi fan è una vera goduria vedere Koji e Akira insieme. Anche se loro due non possono fare a meno di sfidarsi a chi è più fico, a noi il pareggio sta più che bene. Inevitabilmente anche al suo creatore, che non si spinge così in là da prendere una posizione. La corsa in moto tra Koji e Akira rimane uno dei momenti più esaltanti non solo della storia in sé, ma di tutta la produzione Mazinga – Devilman. Il nemico che minaccia la nostra sopravvivenza richiederà un’alleanza inevitabile tra i due eroi. Vederli combattere (e volare) fianco a fianco è esaltante e se finora avete prediletto esclusivamente le serie regolari, nel caso di specie quelle animate, vi manca sicuramente un tassello fondamentale.
Mentre si attende con trepidazione l’uscita del film su Mazinger Z (ottobre 2017), celebrativo del suo 45esimo anniversario, e Devilman Crybaby (primavera 2018 per Netflix), correte (anzi volate) a recuperare quest’incontro epico che non vi deluderà di certo.
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