Care lettrici e cari lettori, che siate nel bel mezzo di una nevicata di montagna, persi nel traffico metropolitano o divorati – come la sottoscritta – dall’umidità che certe porzioni di costa sanno restituire, è giunto il momento di condividere i 10 (più qualche extra) imperdibili film di Natale scelti da MegaNerd!
L’ordine è puramente casuale, perché stavolta non si tratta di una classifica. Tuttavia per reclami, insulti o semplici domande, la casella di Madamedetourvel resta a vostra disposizione, e se avete con voi una buona grappa, del cioccolato o un cd di Frank Sinatra e Dean Martin, potremmo anche incontrarci di persona ma, vi avverto, difficilmente riuscireste a battermi a tressette.
Il Grinch
USA 2000, di Ron Howard. Con Jeffrey Tambor, Jim Carrey, Taylor Momsen, Christine Baranski
A Chinonsò si aspetta il Natale tutto l’anno, anche se i nonsochì sembrano averne perso il senso più profondo, presi dal consumismo più sfrenato. Così la piccola Cindy-Chi-Lou, per far riscoprire ai propri concittadini i valori di solidarietà e accoglienza invita il Grinch a festeggiare il 1000° Natale della città. Questo strano essere, che odia il Natale e vive dei resti provenienti dalla discarica di Chinonsò sulla cima del monte Bricioloso, tra siparietti esilaranti e cattivissimi scherzi, aiuterà la comunità dei nonsochì a riscoprire i sentimenti più profondi che dovrebbero accompagnare le feste.
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Babbo Bastardo
USA 2003, di Terry Zwigoff. Con Billy Bob Thornton, Brett Kelly, Tony Cox, Lauren Graham
Willie – alcolizzato dai modi discutibili – e il suo complice, aspettano ogni anno la vigilia di Natale per svaligiare il grande magazzino di turno in cui vengono assunti come Babbo Natale e il suo piccolo aiutante. Questa volta, però, un bambino timido e problematico, attratto dall’anomalo Santa Claus, rischia di far saltare il colpo e di far evaporare il cinismo di Willie verso la vita e, ovviamente, verso il Natale.
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Il miracolo nella 34° Strada
USA 1947, di George Seaton. Con Maureen O’Hara, John Payne, Natalie Wood
Un grande magazzino di NYC assume un figurante perfetto per il ruolo di Babbo Natale nella parata annuale. L’anziano, però, dice di essere il vero Santa Claus e, malgrado il prosperare degli affari della società grazie ai suoi modi affabili e gentili, viene trascinato in tribunale con l’accusa di essere pazzo.
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The Nightmare before Christmas
USA 1993, di Henry Selick, Tim Burton. Con Danny Elfman, Chris Sarandon, Catherine O’Hara
Jack, re del macabro – e di Halloween -, è in crisi esistenziale. Sarà l’incidentale caduta nel mondo del Natale a restituirgli quella spinta vitale che la routine del terrore gli aver sottratto. Così, riscoperto l’entusiasmo per le feste, si sostiuirà a Babbo Natale nell’organizzazione della festa più attesa dell’anno.
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Parenti serpenti
ITALIA 1992, di Mario Monicelli. Con Paolo Panelli, Alessandro Haber, Monica Scattini
Trieste e Saverio hanno invitato l’intera famiglia per festeggiare il Natale. Arrivano figli, affini, nipoti di ogni età. Scende la neve e le luminarie brillano nella notte: sembrerebbe tutto perfetto se non fosse per una richiesta. I due anziani vorrebbero andare a vivere da uno dei figli. Ed è così che le feste di Natale si trasformano nella “festa” che i figli, terrorizzati dall’idea di averli in casa ogni giorno, vogliono fare ai genitori.
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Mamma ho perso l’aereo
USA 1990, di Chris Columbus. Con Macaulay Culkin, Joe Pesci, Daniel Stern, John Heard
Kevin McCallister viene dimenticato a casa dai genitori che, con l’intera famiglia, partono per passare le feste a Parigi. Chicago a Natale può essere una città pericolosa, tra ladri maldestri, ragni velenosi e vecchietti dagli occhi di ghiaccio. Ma un bambino di otto anni, solo e con una grande casa a disposizione, può rivelarsi anche peggio!
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La vita è meravigliosa
USA 1946, di Frank Capra. Con Thomas Mitchell, Donna Reed, Lionel Barrymore, James Stewart
George Bailey ha sempre aiutato il prossimo, rinunciando a pezzetti di sé. In prossimità del Natale una grande perdita finanziaria lo spinge a meditare il suicidio; un tuffo giù nel fiume la notte della vigilia. Un angelo custode (in attesa di promozione) viene mandato direttamente dal cielo per mostrare a Bailey cosa succederebbe in quel microcosmo se lui non fosse mai nato. Grazie a questa visione, George capisce che la vita è meravigliosa e torna a festeggiare il Natale e ad affrontare gli imprevisti con la sua famiglia, mentre l’angelo custode ottiene la sua promozione.
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Una Poltrona per Due
USA 1983, di John Landis. Con Dan Aykroyd, Don Ameche, Eddie Murphy, James Belushi
Una sorta di esperimento sociale di due ricchi proprietari d’azienda, porta le vite di Louis, broker di successo e di Billie Ray, piccolo criminale di città, ad incrociarsi e ad invertirsi involontariamente, fin quando le due “cavie” si accorgono di essere state usate per una mera scommessa e meditano una grande vendetta.
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Il Diario di Bridget Jones
USA 2001, di Sharon Maguire. Con Renée Zellweger, Colin Firth, Hugh Grant
Adattamento cinematografico dell’omonimo bestseller di Helen Fielding, è il racconto di un pezzo di vita della trentenne londinese Bridget Jones che, persa in triangoli amorosi, gaffe televisive, diete, buoni propositi e incursioni dei tre più fidati amici, tra un Natale e l’altro, saprà trovare la propria (apparente) dimensione e, forse, l’amore.
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SOS Fantasmi
USA 1988, di Richard Donner. Con Robert Mitchum, Karen Allen, Bill Murray
Trasposizione cinematografica del capolavoro di Charles Dickens con Scrooge trasformato in un avido dirigente televisivo che, interessato solo ad incrementare i guadagni derivanti dalla pubblicità sul suo network, ordina una diretta televisiva di “A Christmas Carol” per la vigilia di Natale. La visita dei tre fantasmi, le storie dei suoi dipendenti e di un amore lasciato chiuso in fondo ad un cassetto della memoria sapranno, come nell’originale, far tornare a battere il cuore di “Scrooge”.
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Poi la magia del Natale finisce, dopo i riti scaramantici di San Silvestro e le prevedibili indigestioni di dolcetti dell’Epifania.
Ci riprometteremo di essere migliori, di stare attenti all’alimentazione, di leggere, sognare, empatizzare di più. Ma gli orrori quotidiani torneranno a morderci le viscere, occupando il posto appartenuto per un po’ all’abbacchio della nonna o al panettone scaduto, retaggio di un Natale del passato, arrivato sulla nostra tavola grazie a qualche avventore occasionale. Toglieremo le luci, riporremo vetrofanie e sorrisi e dimenticheremo di richiamare gli amici a cui avevamo promesso di sentirci più spesso. Via le stupide suonerie, i cappelli a tema, i giochi di società. Torneremo ad essere noi, con i conti che non quadrano mai, con sempre meno voglia di approfondire, persi a correre dietro non si sa bene cosa, raramente pronti a disporci all’ascolto. Ancora una volta sapremo rimarcare le mancanze, le distanze e le differenze molto più di quanto saremo in grado di accogliere le diversità, tessere nuove tele o essere presenti. Insomma, torneremo alla “normalità”, quella piuttosto drammatica dei nostri giorni. Così, con un goccio di limoncello ancora nelle vene e le bollette d’inizio anno nella buca della posta, rifletteremo nello specchio montagne di colesterolo occidentale, pensando: “e anche questo Natale…se lo semo levato dalle palle”!