Coraggio, cantiamola ancora: «Rossana dai pensaci un po’ tu, perchè così non se ne può più!» Quanti di voi conoscono tutti i retroscena della vera storia di Sana? Leggete tutto e stupitevi!
Ammettiamolo, molti di noi erano piuttosto grandicelli quando andarono in onda le prime puntate di Rossana: era già il 2000, ma so che siamo in tantissimi a esserci emozionati guardandolo, forse perché i protagonisti ci ricordano Miki e Yuri di Piccoli problemi di cuore (Marmalade boy)?
La storia è l’adattamento di un manga dal tono vivace, ricco di gag ma nello stesso tempo molto toccante, che affronta tematiche adolescenziali e familiari davvero complicate. Com’è già successo per altri famosi anime (Georgie, Candy Candy, Sailor Moon, Lady Oscar, Kiss me Licia e chi più ne ha più ne metta…) è stato vittima di una forte censura che ha portato tutto un altro sapore alla storia.
Nel cartone, Rossana è la nostra protagonista: una bambina tutto pepe, già ben instradata nella carriera di attrice e piccola presentatrice, che proprio per il suo temperamento si trova a far fronte al bullo della classe – Heric – il quale grazie ad alcune foto compromettenti su una coppia di professori, aveva ottenuto il controllo delle lezioni. Tra scontri e ricatti, i due diventano molto amici, entrando addirittura a far parte delle reciproche dinamiche familiari e affrontando il problema della distanza per gli impegni lavorativi di “Sana”.
Proprio la lontananza e altri rispettivi spasimanti li rendono consapevoli di come si siano evoluti reciprocamente i loro sentimenti, tanto che uno volta ritrovati, si scambiano un atteso bacio e la promessa di esternare il loro amore una volta che Heric sarà diventato cintura nera di karate.
Molto più agognata e sofferta è la loro storia in Kodomo no omocha (Kodocha abbreviato), tradotto Il giocattolo dei bambini, un manga creato da Miho Obana tra il 1995 e 1999, edito in Italia dalla Dynit nel 2002 e vincitore nel 1998 del premio Kodansha per i manga come miglior shojo dell’anno.
La nostra bambina si chiama Sana Kurata (ottimo gioco di parole che giustifica la scelta dell’adattamento italiano in Rossana), appare da subito spigliata ed estroversa, è una idol affermata e di successo: ballerina, cantante, attrice, protagonista di spot pubblicitari e dalle giornate piene di impegni. Nella sua vita da “ragazza normale”, deve far fronte al problema delle lezioni scolastiche, disturbate da un gruppo di bulli capitanati da Akito Hayama, praticamente sua nemesi dal carattere introspettivo e turbolento.
Gli atti di bullismo nel manga sono sicuramente più evidenti, non solo verso i professori ma anche nei confronti di compagni più deboli. Sana per risolvere il problema tenta di giocare la stessa moneta e trovare motivi per cui ricattare lo stesso Akito. Viene a conoscenza di problematiche familiari inaspettate. La madre del ragazzo è morta dandolo alla luce e sua sorella maggiore non fa che chiamarlo “figlio del diavolo” (non “diavoletto” come nella serie tv!), odiandolo dalla sua nascita. La ragazza comincia a sentirsi toccata dai problemi del compagno e tenta di aiutarlo. Akito nella totale frustrazione, le porge un coltello e le dice che l’unico modo per aiutarlo è quello di ucciderlo. Sana si spaventa e pianta il coltello su un albero, vicino suo viso (scena censurata nella versione italiana, ma che compare magicamente tra i ricordi!).
Da qui in avanti, la storia a grandi linee segue la versione giapponese. I giovani protagonisti si avvicinano sempre di più e si capisce palesemente l’evolversi dei loro sentimenti. Nel manga è molto più evidente la convinzione malata di Sana, che vede il suo manager come suo fidanzato. La nostra protagonista era fermamente convinta di avere una relazione sentimentale con il manager, ma Akito le farà crollare il suo castello in aria.
Anche Sana ha avuto un infanzia difficile, cresciuta con l’idea che i suoi veri genitori fossero morti in un incidente d’auto ed essere di conseguenza adottata, ma durante l’evolversi della storia si fa avanti una giovane donna che afferma di essere la sua madre biologica. La dura verità, infatti, è che Rossana è stata abbandonata appena nata e la madre adottiva la porrà davanti alla decisione di restare con lei o tornare con la sua vera madre. Alla fine, la ragazza sceglierà di non abbandonare colei che l’ha cresciuta, ritenendola a tutti gli effetti la sua vera madre.
Akito è il primo che dopo essere cambiato grazie all’influenza della ragazza, diventa consapevole dei propri sentimenti e vorrebbe esternarli. Purtroppo un po’ per coincidenze negative e un po’ per il carattere di Sana, non riesce a trovare l’occasione giusta.
Sana si allontana per alcuni mesi per girare un film da protagonista e sul set entra in confidenza con un altro ragazzo, Naozumi Kamura (Charles, nella versione italiana del cartone), che è da sempre innamorato di lei. I media capiscono che potrebbe esserci qualcosa tra i due e alimenteranno il gossip con la (falsa) notizia di una loro storia d’amore. Akito, trovatosi solo e lontano da Sana, dopo aver appreso la notizia si fidanza con una sua compagna di classe, Fuka (Funny nella serie animata).
Torna Sana e iniziano i veri drammi mai raccontati nella serie mandata in Italia!
Riprende a frequentare i suoi compagni e pur avendolo già saputo, resta di sasso vedendo che Akito e Fuka ora hanno una relazione. Diventa cosciente di quanto siano forti i sentimenti per il suo “amico” e decide di buttarsi a capofitto nella carriera, frequentando la scuola molto di rado. Akito ha conferma che la storia d’amore tra Naozumi e Sana sia stata opera solo del gossip dei giornalisti. Rivedendola sente ancora bruciare il cuore per lei, tanto che presto lascerà Fuka e inizierà a frequentare seriamente le lezioni di karate.
Le loro vite per un po’ si sviluppano su strade parallele, senza mai incontrarsi. Purtroppo pian piano Akito torna ad avere atteggiamenti da bullo capitanando un branco di sottoposti. Durante questo periodo lontano da Sana, conosce un compagno piuttosto problematico, Kazuyuki Komori, un ragazzo che vive nella sua ombra, lo segue e lo osserva da lontano senza che però se ne accorga.
Sana viene presto a sapere che il suo compagno è stato sospeso per aver picchiato un professore (mai accaduto nel cartone!). Consapevole che solo lei è in grado di aiutarlo, si fa forza e torna ad affrontare i suoi sentimenti. Riesce a far tornare la situazione alla normalità e finalmente i due ragazzi confessano i loro sentimenti.
Durante un ritiro sportivo, Komori decide di farsi forza e parlare ad Akito della sua ammirazione. Quest’ultimo non sa nemmeno chi sia, infatti i due non si erano mai incontrati fino a quel momento. Il timido ragazzo subisce uno shock, talmente forte che decide nei giorni successivi di attuare un piano per suicidarsi. Scappa e scrive una lettera ad Akito, parlandogli della sua depressione con lo scopo di farsi raggiungere e morire insieme.
Purtroppo Akito preso a cuore dalla situazione, e incoraggiato dalla stessa Sana a cui chiede di aspettare il suo ritorno, parte immediatamente per raggiungere il compagno; una volta trovato, si accorge subito di quanto sia scosso e completamente in preda a una crisi psicotica. Per evitare che uccida prima lui e poi arrivi al suicidio resta ferito gravemente ad un braccio. Komori, vedendo la grave emorragia causata all’amico, rinsavisce e insieme tornano a casa.
Il loro rientro è reso drammatico dallo svenimento di Akito tra le braccia di Sana appena scende dal treno, il ragazzo è stremato e in shock emofiliaco, una volta portato in ospedale il suo cuore si ferma e durante lo stato comatoso in cui cade incontra per la prima volta sua madre, che lo incoraggia a lottare per vivere. Fortunatamente il ragazzo riesce a riprendersi in tempi brevi, ma dovrà far fronte alla notizia di aver perso completamente l’uso della mano.
Dopo questa serie di travagliati eventi, i nostri innamorati decidono finalmente di mettersi insieme e iniziare la loro storia. Ahimè, di lì a poco il padre di Akito impone al ragazzo un imminente trasferimento a Los Angeles. I due ragazzi promettono di continuare a stare insieme a distanza, ma la nostra Sana non riesce a tollerare il peso della lontananza. Col suo carattere spensierato e allegro, cerca di portare a termine i suoi impegni lavorativi, ma non si rende conto di essere entrata in uno stato psicotico che la rende completamente amimica. Si tratta della malattia della bambola. La ragazza non sente nulla di diverso, allo specchio si vede come sempre, mentre nella realtà non riesce ad avere la minima espressione sul viso.
Sana perde gradualmente molti lavori, sia il manager che sua madre sono disperati e cercano di far leva su Akito, poco prima della partenza per gli Stati Uniti.
Il ragazzo però non riesce minimamente a scuoterla.
Come ultimo tentativo, decide di assecondarla nel desiderio di una loro fuga d’amore (Sana si sente pronta per la sua prima volta!). Sperando di riuscire a farle prendere coscienza del suo evidente problema, i due una volta soli avranno un forte scontro empatico. Akito frustrato per i suoi problemi alla mano e impotente davanti alla situazione, ha una crisi di pianto. Solo in quel momento la ragazza comincia a piangere con lui riprendendosi dal suo stato catatonico.
Qui si apre il finale di questa storia travagliata… ma visto che ho già fatto innumerevoli spoiler, preferisco non svelarvi la conclusione. Anzi, vorrei invitarvi a leggerne la storia originale. Potete recuperare i dieci volumetti della prima edizione pubblicata da Dynamic Italia, oppure cominciare direttamente con la bellissima ristampa nel nuovo formato. Per entrambe le edizioni è stato stampato anche il numero speciale, dedicato al film girato da Sana e Naozumi, La villa dell’acqua. Se avete amato la serie tv, non potete rinunciare al manga! Per invogliarvi ancora a recuperarlo, posso svelarvi che una volta tornati, i ragazzi si separeranno di nuovo. Akito scoprirà che il motivo del suo trasferimento a Los Angeles è una reale possibilità di curare la sua mano! Dopo la sua inevitabile partenza, Sana lascerà la sua carriera da attrice e…
Come avete letto la storia originale va ben oltre quella mostrataci dal cartone, l’opera di Miho Obana, seppur divertente e ironica, ha subito proprio una “tagliola”! Ci aveva parlato di problematiche giovanili piuttosto intense: il bullismo, crescere senza una madre e il venire a sapere di essere stati abbandonati alla nascita. Aveva toccato anche lo stress generato da una carriera promettente e la prima cotta giovanile, quella che ci fa perdere completamente il senso della vita. Purtroppo la censura italiana ha pensato bene di addolcire il messaggio!
Abbiamo parlato di: Il giocattolo dei bambini, il manga che ha ispirato il cartone animato conosciuto in Italia come Rossana. La Dynamic ha pubblicato tutta l’opera di Miho Obana in dieci volumetti a € 2,90 cad. tra il 2002 e il 2003. La serie ora è disponibile con la Big Edition a cura della Dynit, in formato più grande 15×21 al prezzo di 12,90 euro.
2 Comments
Very
(12 Settembre 2019 - 07:12)Ciaoo rossana e bellissimo ed e una bella idea quella d scrivere qst articolo…comunque c sono alcune imprecisioni (nn so se dovute a errori d battitura o se sono reali) e info errate….L abbreviazione d kodomo no omocha è KODOCHA nn kodacha e il cognome d akito è HAYAMA. Nn ce nessun incidente automobilistico e nessuna perdita d memoria della madre biologica d sana…non è NAKAO a cercare d uccidere akito ma
Kazuyuki KOMORI (compagno d classe d akito cn il padre in prigione e la madre instabile psicologicamente ,la quale soffoca il figlio-in senso metaforico eh! )….nn è assolutamente durante la fuga d amore che sana chiede ad akito d far l’amore cn lei….qst avviene prima, in camera d sana (e nn succede niente alla fine )..durante la fuga invece vanno al luna park e dormono insieme (soltanto) in un albergo ..per quanto riguarda il pugno dato ad akito al prof è corretto …comunque è stato il professore a colpirlo x primo!!!?
Saki
(12 Settembre 2019 - 14:22)Ciao mi fa molto piacere conoscere un altra fan di Sana! Purtroppo l’articolo è stato scritto più di due anni fa ed è stato caricato dal nostro precedente blog al sito attuale, ci sono sfuggite le immagini e qualche errore di battitura come Kodacha e Akito, correggeremo al più presto! Per quanto riguarda le imprecisioni invece non mi sembra di avere scritto che la madre biologica di Sana abbia perso la memoria, forse rileggendo l’articolo mi è sfuggito?!ho scritto che alla piccola Sana era stato raccontato che i suoi genitori avevano perso la vita in un incidente d’auto invece di farle sapere da subito la verità sul suo abbandono.Visto com’è complicata e intrecciata la trama del manga ho evitato di specificare in quale preciso momento Sana si sente pronta per la sua prima volta, ma è stato scritto tra le parentesi mentre parlavo del loro periodo di crisi e dei loro scontri emotivi. Della lite tra il professore e Akito è emerso solo che il ragazzo è un teppista, proprio come nella storia: anche se aveva delle motivazioni forti alla base, alle orecchie di chi non era presente è arrivata solo la notizia del professore picchiato.
Per quanto riguarda Shota Nakao e Kazuyuki Komori la confusione è nata dal fatto che Komori non è un personaggio presente nell’anime, il suo posto infatti è preso erroneamente da Nakao ai fini della storia (questa è stata una mia svista). Comunque grazie per aver letto l’articolo – verrà “aggiustato” al più presto! – e spero che continuerai a seguirci! 🙂