Assegnati i David di Donatello 2018: trionfa Ammore e Malavita come miglior film, premiati anche Steven Spielberg, Stefania Sandrelli e Diane Keaton
Dopo due anni di “cura Sky”, i David di Donatello tornano in Rai: la TV pubblica decide saggiamente di portare avanti la confezione dell’emittente satellitare, rendendo il massimo riconoscimento per il cinema italiano ancor più simile al premio Oscar, restituendogli così parte del prestigio (almeno agli occhi degli spettatori) che aveva perso proprio nelle ultime gestioni targate Rai.
La cerimonia, dedicata alle donne, aperta dal monologo di Paola Cortellesi: «Certi termini, se declinati al femminile, cambiano radicalmente, in un lieve ammiccamento verso la prostituzione. Cortigiana, massaggiatrice, passeggiatrice, zoccola…».
L’edizione 2018 dei David di Donatello è stata sicuramente all’insegna degli outsider: vincono i Manetti Bros con «Ammore e Malavita»: migliore film, più altre quattro statuette (le candidature erano 15). «Nico, 1988» di Susanna Nicchiarelli è la sorpresa della serata: 4 David. A 2 si ferma «Napoli velata» di Ozpetek (era in lizza per 11). Migliore regia per i rom di Jonas Carpignano in «A Ciambra», che fu candidato agli Oscar per l’Italia.
David alla carriera per Steven Spielberg, a Roma da ieri anche per presentare il suo nuovo film, quel Ready Player One di cui vi abbiamo parlato nella nostra recensione in anteprima. Il regista americano si racconta prima e durante la diretta: «Io sono goffo e timido, come tanti protagonisti dei miei film, che alla fine trovano coraggio. Mi identifico in loro. Sono un antesignano dei nerd, all’epoca non ero popolare, oggi tutti vogliono entrare nel mio club. A scuola giravo pellicole in 8 millimetri e mi dicevano dietro, ma chi è questo strano ragazzino? Oggi forse sono miei spettatori» e confessa di amare molto l’Italia: «sono cresciuto con De Sica e Fellini, andai sul set di “Zabriskie Point” di Antonioni, nel deserto della California. Appena troverò il volto giusto di un bambino di 6 anni girerò a Roma il film su Edgardo Mortara, il piccolo ebreo che nel 1858 fu allontanato da una famiglia di Bologna per essere cresciuto da cattolico. Minnelli, Capra, Coppola, De Palma, Scorsese, Tarantino: il vostro sangue è entrato nel cinema americano». Poi un ricordo dell’amico Fellini: «Mi disse: è sempre importante intrattenere il pubblico, ma è ancora più importante intrattenere te stresso. Mi stava dicendo che per conquistare il pubblico, bisogna prima di tutto essere il pubblico. Quel suo consiglio non l’ho mai dimenticato. Nel mio ufficio da 45 anni ho la foto scattata con Fellini quel giorno».
David speciali per una commossa Stefania Sandrelli e per un’adrenalinica Diane Keaton. La serata, condotta da Carlo Conti, ha avuto tre momenti musicali con Giorgia, Malika Ayane e Carmen Consoli.
Di seguito l’elenco completo dei vincitori, divisi ovviamente per categorie:
MIGLIOR FILM
Ammore e malavita – prodotto da Carlo MACCHITELLA e MANETTI Bros. con Rai Cinema
per la regia dei MANETTI Bros.
MIGLIORE REGIA
Jonas CARPIGNANO per A Ciambra
MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE
Donato CARRISI per La ragazza nella nebbia
MIGLIORE SCENEGGIATURA ORIGINALE
Susanna NICCHIARELLI per Nico, 1988
MIGLIORE SCENEGGIATURA NON ORIGINALE
Fabio GRASSADONIA, Antonio PIAZZA per Sicilian Ghost Story
MIGLIORE PRODUTTORE
Luciano STELLA e Maria Carolina TERZI per Mad Entertainment e Rai Cinema per Gatta Cenerentola
MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
Jasmine TRINCA per Fortunata
MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA
Renato CARPENTIERI per La tenerezza
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
Claudia GERINI per Ammore e malavita
MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
Giuliano MONTALDO per Tutto quello che vuoi
MIGLIORE AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Gian Filippo CORTICELLI per Napoli velata
MIGLIORE MUSICISTA
PIVIO e Aldo DE SCALZI per Ammore e malavita
MIGLIORE CANZONE ORIGINALE
“BANG BANG” musica di PIVIO & Aldo DE SCALZI, testi di NELSON, interpretata da Serena ROSSI, Franco RICCIARDI, Giampaolo MORELLI per il film Ammore e malavita
MIGLIORE SCENOGRAFO
Ivana GARGIULO per Napoli velata
MIGLIORE COSTUMISTA Ex Aequo
Daniela SALERNITANO per Ammore e malavita
Massimo CANTINI PARRINI per Riccardo va all’inferno
MIGLIOR TRUCCATORE
Marco ALTIERI per Nico, 1988
MIGLIOR ACCONCIATORE
Daniela ALTIERI per Nico, 1988
MIGLIORE MONTATORE
Affonso GONÇALVES per A Ciambra
MIGLIOR SUONO
Presa diretta: Adriano DI LORENZO – Microfonista: Alberto PADOAN – Montaggio: Marc BASTIEN – Creazione suoni: Eric GRATTEPAIN – Mix: Franco PISCOPO per il film Nico, 1988
MIGLIORI EFFETTI DIGITALI
Mad Entertainment per Gatta Cenerentola
MIGLIOR FILM DELL’UNIONE EUROPEA
The Square di Ruben OSTLUND (Teodora Film)
MIGLIOR FILM STRANIERO
Dunkirk di Christopher NOLAN (Warner Bros. Entertainment Italia)
DAVID GIOVANI
Tutto quello che vuoi di Francesco BRUNI
MIGLIOR DOCUMENTARIO
La lucida follia di Marco Ferreri di Anselma DELL’OLIO
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO
Bismillah di Alessandro GRANDE
DAVID ALLA CARRIERA – LIFE ACHIEVEMENT AWARD 2018
Steven SPIELBERG
DAVID SPECIALE
Stefania SANDRELLI
Diane KEATON