Nuovo appuntamento con la rubrica Sympathy for the Devil, che si occupa dell’aspetto “urban” degli eroi Marvel, realizzata in collaborazione tra MegaNerd e Giacomo Asaro del blog Le Notti del Diavolo. In questo episodio parliamo di Kingpin, il Re di New York
Wilson Grant Fisk, conosciuto come Kingpin, è un personaggio dei fumetti creato da Stan Lee e John Romita Sr. apparso per la prima volta in Amazing Spider-Man #50, vol.1 del 1967. Da tutti considerato uno dei più pericolosi supercriminali della Marvel (nonostante non abbia dei veri e propri poteri, è dotato di una forza fuori dal comune), Fisk è senza dubbio il Re di New York: un leader malavitoso, intelligente, subdolo e politicamente letale. Nato come villain di Spidey, il personaggio ha spesso incrociato la sua strada con il Punisher, ma è sopratutto Daredevil la sua vera nemesi, colui con il quale ha duellato più spesso. Questo grazie al genio di Frank Miller, che per primo ha capito quanto questi due personaggi si completassero dal punto di vista narrativo, divenendo rispettivamente l’uno l’incubo dell’altro.
Le origini
Wilson Fisk nasce a New York, precisamente nel Lower East Side, una zona molta povera, in cui da piccolo viene costantemente preso di mira dai suoi coetanei in quanto obeso. Il senso di rabbia e determinazione lo sprona a voler diventare migliore di tutti gli altri in tutti i campi: il piccolo Wilson inizia così ad allenarsi ossessivamente nella lotta libera, nel bodybuilding, nel sumo e in gran parte delle forme di combattimento conosciute, trasformando il suo grasso in massa muscolare. Fisk riesce così a diventare una vera e propria macchina da combattimento e durante l’adolescenza riesce a prendersi una rivincita nei confronti dei bulli che lo maltrattavano, costringendoli a formare una gang sotto il suo comando con cui eseguire incarichi su commissione di piccoli boss locali. Proprio durante uno di questi incarichi, Wilson commette il suo primo omicidio: ha 12 anni e non si fa molti scrupoli a bruciare un edificio all’interno del quale c’è un uomo.
Ma Wilson Fisk non è solo un brutale assassino: contemporaneamente alla sua attività criminale, inizia a studiare scienze politiche: a suo modo di vedere, è l’unica materia in grado di poterti dare il potere di controllare la malavita.
Da adulto, Fisk inizia la sua carriera di picchiatore agli ordini del re del crimine dell’epoca, Don Dante Rigoletto, che in seguito riuscirà ad uccidere, impossessandosi del suo impero criminale e allargandolo a macchia d’olio fino a controllare le attività criminali dell’intera Costa Orientale, divenendo noto come “Kingpin” (in italiano “perno”).
Dopo una decina d’anni dalla sua ascesa nel mondo criminale, Fisk incontra l’amore: si tratta di Vanessa, una senzatetto quindicenne di origini svizzere. Volevano vendergliela alcuni trafficanti di esseri umani.
Kingpin vide nella ragazza un qualcosa di speciale: il suo coraggio e la grazia dimostrata nonostante la terribile situazione in cui versava, lo convincono a donarle la libertà. Tre anni dopo, i due convoleranno addirittura a nozze, dando alla luce il piccolo Richard.
Il personaggio
Come detto in apertura, il ruolo di Wilnson Fisk è importante in molte storie di Spider-Man, così come nel Punisher MAX di Aaron, ma è diventanto un personaggio cult e fondamentale sia in Daredevil: Rinascita che nella run di Bendis, dalla Cupola in poi. La cosa più incredibile di Kingpin è che in alcuni momenti lo puoi trovare anche “simpatico”, puoi sentirti simile a lui, dopotutto – a pensarci bene – vuole solo di rendere la sua città un posto migliore, cerca il vero amore e vuole tutto questo senza porsi troppe domande. Il problema è che tutto quello che crea e che fa lo ottiene con i suoi metodi sbagliati, con le maniere forti e per vie illegali: tutte peculiarità che lo rendono un grande villain in quanto è reale, è vivo, potrebbe essere il prossimo politico nel nostro parlamento o magari già c’è o c’è stato un politico così.
Si perchè Fisk è un boss, uno stratega ma – grazie alle sue straordinarie doti di comunicatore – è anche un pericoloso politico. Charles Soule nella run attuale di Daredevil lo ha reso Sindaco di New York e la sue migliori armi sono la rabbia, l’odio della gente, ma sopratutto la paura per ciò che non si conosce. La prima cosa che fa da Sindaco, infatti, è rendere i supereroi dei criminali mascherati. Semplicissimo. La cosa più spaventosa è che molta gente è d’accordo con lui perché ha paura: battaglie, danni strutturali alla città, maschere… insomma, alla fine chi li conosce questi cosiddetti eroi? Perché non agiscono a volto scoperto, se non hanno nulla da nascondere?
Nella serie tv Marvel Netflix, è riuscito a diventare il personaggio più bello fra tutti fra tutte le serie, grazie soprattutto alla grande interpretazione di Vincent D’Onofrio, certo, ma anche perché il suo modo di agire rispecchia l’uomo in tutte le sue sfaccettature. La gente resta incollata agli schermi per le sue parole, le sue motivazioni che muovono tutto, per il suo affetto per i cari (vedi Wesley o sua madre) per il suo passato difficile e per la determinazione. Riesce a convincere tutti noi che Daredevil è un giustiziere solitario che segue le sue regole e che è sbagliato questo modo di fare, in quanto sovversivo. Lui risalta la figura nelle istituzioni (come la polizia), istituzioni che poi tradisce nell’ombra, aggirando le regole trovando il modo di sembrare un buon samaritano, una vera guida.
Anche il suo amore nei confronti di Vanessa è più volte descritto, lui cerca il meglio per lei, la difende, la nasconde, spesso si allontana per salvaguardarla, è un essere umano senza cattiveria con Vanessa, con lei si sente un uomo dolce, sognatore e passionale. Wilson Fisk è sicuramente un villain, un gran cattivo, il boss dei boss ma la cosa che lo rende un gran personaggio intrigante, affascinante e amato, è la sua anima terrena, cattiva e sbagliata, animalesca ma umana.