Un parco Disney anche in Italia: se ne parla da anni, ma ora potrebbe diventare realtà
Walt Disney Company sarebbe interessata ad aprire un nuovo parco divertimenti in Italia. Il condizionale ovviamente è d’obbligo, perché la notizia fa riferimento solo a delle trattative ancora da intavolare. Non si tratterebbe comunque della prima volta che la Sicilia entra in contatto con il colosso americano.
Ma procediamo con ordine e vediamo a che punto siamo: cinque anni fa, la Walt Disney Company ha tentato di stabilire un primo contatto per l’apertura di un parco divertimenti in Sicilia. La località prescelta era Termini Imerese, cittadina a 33 chilometri di distanza da Palermo. Nel febbraio del 2013, la Regione Sicilia ha ricevuto una lettera di interesse direttamente da Jay Visconti, Vice Presidente di Disney Media. La proposta conteneva anche un preventivo dei costi di apertura, che ammontavano alla ragguardevole cifra di 750 milioni di euro.
Purtroppo il dialogo tra la Regione Sicilia e la Compagnia si è interrotto presto a causa di una serie di incomprensioni, non ben chiarite dai vertici politici dell’epoca. Eppure c’era stato un incontro tra l’ex segretario generale della Regione, l’allora sindaco di Termini Imerese, Jay Visconti e una importante manager Disney.
Oggi, le cose sembrerebbero cambiate. Ci sarebbe infatti una nuova possibilità, almeno secondo quanto dichiarato da Gaetano Armao, Assessore all’Economia della Regione Sicilia. L’Assessore ha parlato di un nuovo contatto con la Walt Disney Company durante un forum tenuto dall’Agenzia Italpress.
Armao ha svelato che ci sarà un incontro ai primi di maggio e ha specificato che la Regione Sicilia si dichiarerà disponibile a riaprire le trattative. Il sito d’interesse non è cambiato e la Disney vorrebbe aprire sempre a Termini Imerese. In effetti, trovare un accordo significherebbe creare una importante attrazione turistica, dare lavoro a centinaia di dipendenti ed esaudire il sogno di tanti italiani che vorrebbero avere un parco Disneyland più vicino di quello di Parigi.
Non ci resta che incrociare le dita!