Deadpool 2 – Recensione

Finalmente è arrivato il secondo capitolo cinematografico di Deadpool: irriverente, spassoso e appassionante anche più del primo film

Insomma, Deadpool ha fatto centro un’altra volta.
Cambia il regista, ma non il risultato sul grande schermo: un film irriverente, dissacrante e spassoso forse anche più del primo capitolo. 

Lo sappiamo tutti, i sequel sono sempre una brutta gatta da pelare per chiunque, specialmente se il primo film è stato un successo mondiale. Deadpool ha sostanzialmente cambiato le regole del gioco, dimostrando che si possono fare film con supereroi come protagonisti, ma variare decisamente di genere: quella supereroistica non dev’essere per forza una gabbia in cui costruire film tutti uguali, ma si può tranquillamente spaziare anche verso altri generi. Altri ci avevano provato con risultati non proprio esaltanti, ma solo Deadpool è riuscito a unire vari generi, abbattendo la quarta parete come (e più) che nei fumetti, arrivando persino a dialogare con il pubblico durante le scene d’azione e proponendo un racconto che più metatestuale di così non si può.

Il regista di questa nuova avventura del mercenario chiacchierone è David Leitch, che abbiamo già visto all’opera su  John Wick e Atomica Bionda, dunque uno che sa il fatto suo soprattutto nelle scene d’azione, davvero spettacolari. La trama è semplice, lineare – e su questo sono anche gli stessi personaggi a scherzarci sopra durante il film – ma tutto sommato va benissimo così: Deadpool 2 non ha la presunzione di essere profondo o introverso, né vuole sviscerare l’anima dei supereroi. È un film straordinariamente cazzone e proprio per questo s’intravede uno studio non indifferente sia dei personaggi che del modo in cui si è scelto di raccontare la storia, che non ha nemmeno un momento di calo durante le due ore di proiezione.

Inutile girarci intorno: il punto di forza del film è uno straordinario Ryan Reynolds nei panni del Merc with a Mouth: l’attore americano ne incarna lo spirito in tutto e per tutto, nella sfrontatezza così come in quell’umorismo scorretto e fuori controllo, da dodicenne immaturo e ribelle. Una scelta perfetta per il personaggio, pari a quella che fu di Robert Downey Jr. per il ruolo di Iron Man: due personalità forti, in grado di essere loro stessi la colonna dei film in cui compaiono.

Come sicuramente avrete visto dai vari trailer o dai poster promozionali, questa volta Wade non è solo: la vera novità di questo film è il debutto della X-Force, una vera e propria squadra capitanata dal nostro (anti)eroe pronta a tutto pur di salvare il mondo. O quasi.

Diciamo che il team fa acqua da tutte le parti, ma scelta dei personaggi non poteva davvero essere più divertente: tutti i membri di questa sgangherata combriccola sono assolutamente perfetti a partire dalla bella, letale (e fortunatissima) Domino, che i fan di vecchia data dei fumetti Marvel troveranno assolutamente perfetta. Anche gli altri componenti della banda strizzano l’occhio ai lettori ed è davvero geniale il modo in cui hanno introdotto personaggi che probabilmente non avremmo mai visto sul grande schermo se non in questo modo.

Veniamo poi a lui, Cable. Finalmente la 20th Century Fox decide di buttare nella mischia cinematografica uno dei personaggi più amati dei mutanti Marvel e lo fa in modo assolutamente perfetto: d’altra parte Josh Brolin ha recentemente sopportato il peso di essere Thanos, figuriamoci se non riusciva a indossare gli scomodi panni di un sicario mutante proveniente dal futuro con un vistoso virus tecnorganico…

Scherzi a parte: la figura di Cable è assolutamente perfetta e funzionale alla trama. Di lui veniamo a sapere pochissimo, quasi niente, solo che si tratta di un viaggiatore temporale giunto nella nostra epoca per uccidere qualcuno che nel futuro potrebbe combinare parecchi danni. Non sappiamo praticamente altro su di lui ed è un peccato, ma non un difetto. Esplorare le origini di un personaggio così affascinante meriterebbe un film a parte, sarebbe stato un peccato accennare alla sua sua vera identità nel mezzo di una trama del genere. Ovviamente non sappiamo se in futuro la Fox deciderà di sviluppare questo personaggio, noi però lo speriamo vivamente. Sarebbe ovviamente bello vederlo interagire anche con gli altri X-Men, in particolare con…
Dai, questo non ve lo dico qui.

Parlando dei pupilli di Xavier: tornano Colosso e Testata Mutante Negasonica, ormai membri fissi (e irrinunciabili) del cast di Deadpool.

Wade uccide i cattivi come se niente fosse, dice un sacco di parolacce ed è violento quanto basta.
Eppure, non ci crederete, ma è un film sui buoni sentimenti. Proprio così.
La storia d’amore che attraversa tutto il film è straordinariamente solida e anche se in alcune parti può lasciare un sapore di già visto, funziona davvero bene. Deadpool 2 è una fantastica evoluzione del primo film e se avete amato la prima pellicola, impazzirete per questa.

Perché mette il cuore al posto giusto, certo.
Ma anche – e soprattutto – perché non prende sul serio neanche per un secondo. Crollano tutte le certezze, si ride dall’inizio alla fine, si resta coinvolti nelle straordinarie scene d’azione e a un certo punto non sai nemmeno più se sperare che i buoni vincano o perdano.

Qualunque cosa pensiate dei film sui supereroi, mettetela da parte e andate al cinema tranquilli.
Deadpool 2 vi sorprenderà proprio quando meno ve lo aspettate (sin dall’opening, assolutamente geniale).

 

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Mr. Kent

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Appassionato di fumetti, curioso per natura, attratto irrimediabilmente da cose che il resto del mondo considera inutili o senza senso. Sono il direttore di MegaNerd e me ne vanto.

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