Sono state chiarite le cause della morte di Verne Troyer, l’attore affetto da nanismo alto solo 81 cm scomparso lo scorso aprile. Il Mini-Me di Austin Powers è deceduto suicida, in seguito a un’intossicazione da alcool
Verne Troyer è morto all’età di soli 49 anni lo scorso 21 aprile.
L’attore, affetto da nanismo, viene ricordato dal grande pubblico per il ruolo di Mini-Me in Austin Powers ma anche per la partecipazione a tante altre produzioni cinematografiche e televisive di successo come Men in Black, Paura e delirio a Las Vegas, Il Grinch, Harry Potter e la pietra filosofale e Sabrina vita da strega.
Troyer combatteva da tempo contro la depressione, che l’aveva spinto a cercare rifugio nell’alcool, e il suo decesso sarebbe dovuto proprio ai suoi problemi emotivi e di alcolismo. A distanza di alcuni mesi dalla sua scomparsa, infatti, quanto accaduto è stato archiviato come suicidio.
Secondo quanto riportato da People, l’Ufficio del medico legale della contea di Los Angeles ha riferito che il decesso dell’attore è stato causato da un’intossicazione da alcool. Troyer era stato ricoverato in ospedale per avvelenamento da alcolici agli inizi di aprile: in quell’occasione, avrebbe chiamato il 911 in preda a forti problemi respiratori dichiarando di voler morire.
Stando all’autopsia, tre settimane dopo Verne Troyer ci ha riprovato, bevendo fino alla morte per porre fine a un’esistenza che, seppure almeno in parte “dorata”, non gli dava pace.
Fonte: MondoFox