Sex Education, la nuova serie con Asa Butterfield e Gillian Anderson, approda su Netflix l’11 gennaio per darci una lezione sul sesso, sulle sue mille sfaccettature e sul legame imprescindibile tra corpo, mente e cuore.
Di serie spudoratamente esplicite ne abbiamo viste ormai tante, e vedere organi genitali sul grande schermo non ci scandalizza più così tanto. La rivendicazione di un’idea più naturale del sesso ha portato all’eliminazione di molti tabù tanto nella vita quotidiana quanto sul piccolo e grande schermo, allenandoci pian piano a percepire le scene esplicite come parte integrante, talvolta necessaria, del racconto di una storia. Siamo passati dal sesso incestuoso e dai bordelli fantasy di Game of Thrones alle clamorose orge di Sense8, da quel sesso a volte superficiale a volte disperato dei protagonisti di Skins alla naturalezza delle numerose esperienze dei Gallagher, condite di tutta la loro magnifica noncuranza in Shameless. Il messaggio che arriva è chiaro: la sessualità è parte integrante della vita, e se l’intenzione è quella di creare un prodotto che rispecchi davvero la realtà, non si può prescindere dalla sua presenza.
Certo, la pretesa non è sempre quella di realtà, e la lista è lunga anche per quanto riguarda le serie che spettacolarizzano il sesso, basti pensare alle sanguinose scene tra vampiri in True Blood, in questi casi la libertà nel rappresentarlo può diventare anche una sorta di arma a doppio taglio, che spinge lo spettatore ad etichettare come normale solo ciò che gli viene mostrato. Può succedere nella vita come sullo schermo, ciò che è più popolare viene preso per normale, ciò che è più facile per giusto. E così il sesso facile, divertente e frequente finisce per rappresentare un ideale, spesso troppo lontano dalle vere esperienze di gran parte delle persone. Sex Education, pur non essendo di certo la prima serie a parlare di sesso, si inserisce sicuramente tra le poche che lo fanno in modo intelligente, proprio perché mette in mostra tutta la complessità della sfera sessuale e la soggettività della percezione dei rapporti fisici.
Ideata da Laurie Nunn e diretta da Kate Herron e Ben Taylor, Sex Education è sbarcata su Netflix l’11 gennaio con i suoi primi otto episodi, dopo un periodo di pubblicità a dir poco accattivante. Al centro delle vicende troviamo Otis, interpretato da Asa Butterfield (Il bambino con il pigiama a righe, Hugo Cabret, Ender’s Game) e Jean, interpretata da Gillian Anderson (X-Files, Hannibal, American Gods); al loro fianco Maeve interpretata da una bellissima Emma Mackey e Ncuti Gawa negli sgargianti panni di Eric.
Otis, figlio di una coppia di sessuologi, non riesce ad avere un approccio rilassato con la sessualità, né tanto meno con la vita in generale. Le numerose nozioni della madre memorizzate durante la crescita gli hanno insegnato a sottoporre ogni aspetto delle relazioni ad un’attenta analisi psicologica, cosa che lo rende più maturo rispetto ai suoi coetanei ma anche incompatibile con loro. Dal canto suo, neanche Jean riesce a rinunciare al suo sguardo da psicoterapeuta, e non può fare a meno di intromettersi fino all’eccesso nella crescita del figlio, rendendolo di fatto solo più introverso.
È dall’incontro con Maeve, la ragazza ribelle della scuola, che nasce l’idea di sfruttare la saggezza appresa, più o meno volontariamente, da Otis per fare soldi risolvendo i problemi sessuali dei compagni. Così ha inizio tutta una serie di confessioni, organizzate un po’ come delle sedute di psicoterapia, che permettono alla serie di entrare nel vivo e ad Otis di rivelare il suo talento. Di paziente in paziente, ci troviamo anche noi ad affrontare temi come l’eiaculazione, la masturbazione, il vaginismo, l’aborto, l’identità sessuale, l’accettazione, le manie di controllo e le incomprensioni in tutte le loro sfumature, tutti vissuti come problemi fisici ma che affondano le proprie radici altrove.
Ciò che Otis ci insegna, costruendo una sorta di ponte tra le serie romantiche e quelle più realistiche, è che mente e corpo non sono separabili: i problemi dell’uno sono i problemi dell’altro, e le vittorie su un fronte sono vittorie su entrambi. Sex Education è una serie sugli adolescenti, ma non solo per gli adolescenti. È divertente ma nel modo giusto, una lezione di educazione sessuale a tutti gli effetti, in cui si parla del corpo in relazione alla mente, ai sentimenti e alla crescita, insegnandoci lo stretto e imprescindibile legame tra loro.
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