Non lasciate mai la vostra dispensa -come la vostra vita- sprovvista di biscotti, un ricordo inutile, come il sapore più banale, può segnare il vostro destino. Questa è la recensione di Fiori di Biscotto, una raccolta di 10 storie dedicate al mondo scolastico
“Questa è la scuola per la quale siamo passati tutti. Ci ha visti diventare quelli che siamo. I nostri destini ci sono stati sussurrati per la prima volta qui.”
La scuola è quel periodo in cui le giornate sembrano passare in maniera quasi inutile, lassi di tempo in cui ci si sente obbligati a fare qualcosa e stare in una stanza. Una routine al tempo noiosa e alienante. Eppure i dettagli di quelle giornate interminabili hanno segnato il nostro destino, quei flashback che ogni tanto riportiamo alla memoria resteranno indelebili. Se vivendola la scuola risulta un’imposizione e fa mancare l’aria, col tempo i ricordi che ci lascia saranno avvolti dalla nostalgia.
Fiori di Biscotto è una raccolta di 10 brevi storie dedicate appunto al mondo scolastico, tutti i racconti sono come minuscoli frammenti di quei giorni in cui non accade mai nulla di sconvolgente, ma nonostante “l’inutilità” aiutano i protagonisti a cambiare la loro vita, a renderli persone migliori e a superare traumi infantili. Le trame sono fresche e leggere, piacevoli e disimpegnate, proprio come quando soddisfiamo un languorino con un bel biscotto.
I protagonisti sono tutte persone che fanno parte del mondo scolastico, studenti di varie fasce di età, insegnanti, bidelli e cuochi di mensa. L’età della scuola comprende anche diverse fasi di crescita, i ricordi di quei tempi toccano tutti i generi e ci sono momenti in cui l’angoscia intacca indistintamente il cuore di bambini e adulti. Tutti noi abbiamo creduto nel nostro “ruolo”, ci siamo ritrovati soli e invidiosi della felicità altrui: ogni età è inondata di emozioni, dallo smarrimento di quando siamo più piccoli al senso di realizzazione che proviamo all’avverarsi del più piccolo sogno. I periodi di stallo, quando siamo nel pieno nel cosiddetto “tunnel”, sono proprio quelli che ci portano a fare degli enormi passi avanti, ci fanno capire che basta trovare la persona che ci ascolti, quella che arriva al momento giusto, che non per forza coincide anche con l’amore, basta che sia quella in grado di salvarci dai mostri che ci divorano dentro.
C’è un filo conduttore in tutte le storie, dopo note di bullismo, solitudine e stress, c’è sempre il profumo della speranza che alleggerisce il finale del racconto. L’autrice pone le storie in una sorta di crescendo, ci sono personaggi secondari in una storia che diventano i protagonisti della successiva. I primi ad apparire sono alunni molto piccoli ai quali viene insegnato come prendersi cura di un coniglietto, mentre nelle pagine conclusive troviamo un professore in pensione che non ha mai smesso di infondere insegnamenti di vita.
La mangaka affronta man mano temi sempre più adulti, proprio per andare di pari passo con la crescita individuale e la presa di coscienza di sé che avviene nel corso degli anni scolastici. Hisae Iwaoka, autrice della raccolta, ha uno stile di disegno molto particolare. I personaggi sono caratterizzati da teste molto grandi e tratti rotondeggianti, arti molto esili e visi composti da pochi tratti puliti, proprio per esprimere in maniera minimalista le espressioni delle singole emozioni. Laureatasi presso il dipartimento artistico della Joshibi University of Art and Design di Tokyo, partecipa nel 2004 alla grande mostra collettiva “Tokyo Girls Bravo” organizzata da Takashi Murakamiper la Marianne Boesky Gallery, importante galleria d’arte moderna di New York. Nel 2011 vince il Japan Media Arts Festival con Dosei Mansion, la sua opera più nota, pubblicata sempre da Bao.
La Iwaoka riesce con un tratto molto delicato a nascondere un lavoro accurato e dettagliato, la rappresentazione dell’anatomia dei personaggi e i tratti essenziali degli sfondi arrivano a comunicare in maniera inequivocabile la morale della storia. L’edizione della BAO Publishing è molto curata, fa parte della collana AIKEN (i manga di BAO) e l’adattamento è impeccabile, con tanto di note alla fine del volume. Rilegato in stile tankobon con sovracoperta, rende la lettura pratica e leggera.
Fiori di Biscotto ci riporta a quei giorni comuni della routine della scuola, ci fa tornare in bocca il sapore dei biscotti di quelle colazioni frettolose e cariche della stessa quantità di sonno per la sveglia e ansia per gli esami scolastici (sia nei panni di alunno che in quelli di professore). È un volumetto carico di tepore e dolcezza proprio a voler ricordare di non lasciare mai la vostra dispensa, così come la vita, sprovvista di adeguati dolcetti.
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