Piccole storie di periferia è il nuovo, poetico, lavoro di Shaun Tan pubblicato da Tunué. Torna sugli scaffali italiani l’Autore australiano che ci ha commosso con Opere come La cicala e l’Approdo
Ora è la periferia a farsi strada nei nostri pensieri. Una strada dove tutto è possibile, basta solo immaginarlo.
Piccole storie di periferia è bello, toccante e incredibilmente capace di tramutarsi in memoria personale del lettore.
Leggere, osservare i brevi racconti di Shaun Tan è come tornare a divertirsi con il gioco del telefono. Una parola, una concisa frase possono diventare un bellissimo racconto, prima che Lui decida di usare il punto e andare a capo.
E se è il ricordo a farsi largo tra le righe, esso si colora di fantasia e di particolari, probabilmente mai accaduti, ma pensate che bello se lo fossero stati.
Il Maestro Rodari lasciò un testamento prezioso, La Grammatica della Fantasia, dedicandolo a chi ha fiducia nella creatività; a chi sa quale valore di liberazione possa avere la parola.
Ed è proprio così grazie a Shaun Tan. Se la periferia è il luogo questa volta scelto dall’Autore, la fantasia ci porta in sovra-sotto mondi sconosciuti, invisibili ai più, in grado di mostrarsi solo a chi vuole, davvero, guardare. Dal grigiore della strada, da oggetti quotidiani per i più scontati, giungono piccole avventure e minuscoli avventurieri.
Case che nascondono giardini sempre in fiore; piccoli ospiti innamorati di tappi di bottiglia o frammenti di carta tanto da farne materiale di studio.
E se i genitori litigano, possiamo annullare i pensieri nel solco lasciato in giardino da un dugongo e sentirci al sicuro.
Racconti brevi, a volte brevissimi, e potenti fermo immagine che donano corpo a ogni singola parola scritta da Shaun Tan.
Ed è sempre così con questo grande Autore australiano di origine malese. Le parole prendono forma nel suo stile grafico composito e deliziosamente silenzioso.
Un pensiero, in ogni racconto, provoca reazioni a catena, analogie e invita il lettore a fantasticare a sua volta. Noi siamo stati, o siamo tuttora, protagonisti di ogni singola storia che Shaun Tan propone. Perché tutti siamo fuggiti dal grigiore che ci circonda chiedendo aiuto alla nostra mente, lei sì, in grado di dare vita a una tavolozza di colori in movimento.
Piccole storie di periferia è un minuscolo cuore pulsante. Nella mano di un bambino o di un adulto si plasma a loro piacimento, si fa guardare, sfogliare, leggere e ascoltare. Questo accade quando i libri hanno un’anima.
Un mondo incantato che abbiamo proprio sotto al naso. Se in una scatola con tre fori, possiamo nascondere una pecora, perché non dovremmo poter chiedere consiglio a un bufalo d’acqua che riposa in un terreno vicino alla nostra casa?
Shaun Tan, Classe 1974, è un talentuoso artista, illustratore e scrittore australiano di origine malese. Nel 2006, il silent book L’approdo sul tema delicato dell’emigrazione, lo ha fatto conoscere al mondo. Nel 2011, Tan ha vinto il Premio Oscar con il cortometraggio animato Oggetti Smarriti, tratto dal suo omonimo libro del 2000. Da ultimo, Tunué ha pubblicato La cicala, altra prova d’Autore eccezionale, sul tema dei lavoratori invisibili.
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