Dopo la grande corsa di House of X e Powers of X, siamo finalmente giunti all’alba della nuova era mutante, il ciclo di storie ideato e coordinato da Jonathan Hickman denominato Dawn of X, che inizia subito alla grande con il primo numero della nuova serie degli X-Men
Sono stati mesi davvero intensi, quelli in cui House of X e Powers of X ci hanno accompagnato nel rilancio degli X-Men di Jonathan Hickman. Le due miniserie, intersecandosi tra di loro, hanno mostrato un racconto circolare, con lo scopo di costruire la base per i racconti futuri. Con X-Men #1 questo racconto è finalmente qui, e prosegue così anche il nostro appuntamento settimanale: Aspettando Dawn of X lascia il posto a Dawn of X.
Sei serie compongono questa prima fase mutante: X-Men, chiaramente la portante, Marauders, X-Force, New Mutants, Fallen Angels e Excalibur. Abbiamo già avuto modo di parlare della pubblicazione italiana, ma lasciamo qui anche qualche consiglio: è vero che è un mondo interconnesso, quello presentato in queste testate, ma è altrettanto vero che non è necessaria la lettura di tutto (seppur doni un effetto notevole, è innegabile!). Ogni serie ha caratteristiche differenti, quasi a essere scritta per un pubblico differente. Il consiglio è quello di seguire X-Men e poi seguire le testate che più si avvicinano al vostro gusto, anche perché il vantaggio di leggere italiano è la disponibilità degli editoriali che, a fine albo, aiutano di volta in volta la comprensione dei lati più oscuri o più legati alla continuity esterna alla testata stessa. Fatte le giuste premesse, parliamo ora di X-Men #1.
Iniziamo dal titolo, Pax Krakoa, che fa il verso alla Pax Romana e alla Pax Mongolica, due definizioni simili che si rifanno a fenomeni di tipo imperiale: sia nel caso dell’impero romano, sia nel caso di quello mongolo, i popoli al suo interno vivevano in una dimensione di pace sotto il dominio centrale. Seppur per ora il riferimento sia alla sola pace sull’isola di Krakoa, che sia un indizio per idee di espansione della nazione mutante? Con Hickman possiamo aspettarci davvero di tutto.
Il racconto prosegue direttamente da House of X e Powers of X: i mutanti sono liberi sull’Isola di Krakoa, protetti dagli X-Men, veri e propri soldati con un unico compito, quello di proteggere la loro specie. Per farlo entrano nuovamente in conflitto con Orchis, l’organizzazione di scienziati responsabile della creazione di Mother Mold, la terrificante macchina creatrice di sentinelle che avrebbe dovuto generare Nimrod, l’intelligenza artificiale pronta a distruggere il futuro degli homo superior (primo passo dell’arrivo, come visto in Powers of X #6, dello sviluppo post-umano, vero nemico della razza X). Nonostante la distruzione di Mother Mold Orchis non si è infatti arresa, e l’organizzazione è più agguerrita che mai nel proteggere il futuro dell’umanità dalle pretese mutanti: un conflitto tra specie è quanto mai prevedibile, con delle premesse tutt’altro che positive. Possibile che, nonostante la missione suicida vista qualche mese fa, Mother Mold possa tornare? Gli X-Men non possono stare al sicuro, e questo nuovo incipit mostra come quanto visto in HoX e PoX sia stato solo un lungo prologo per qualcosa di più grande.
A fare da contraltare al clima militare troviamo la vita del protagonista di questo capitolo, Ciclope. Scott ha una sua personale abitazione sulla luna, creata grazie a Krakoa: un vero e proprio habitat vivibile, con pieno accesso da e per l’isola, abitato dalla sua famiglia. Al suo interno troviamo infatti non solo Jean, ma anche l’amico (e rivale) Wolverine, i fratelli Havok e Vulcan, oltre che il figlio Cable e la figlia di un futuro alternativo Rachel Grey. Un clima familiare, a cui si aggiunge suo padre, il pirata spaziale noto come Corsaro, un umano in visita dai figli: un piccolo sogno per Scott, una utopia in una vita che egli stesso riconosce sia stata composta, e sarà composta ancora per molto, di conflitti e battaglie.
Questo primo numero si pone in piena continuità con quanto visto finora, mostrando dettagli e indizi su quelle che saranno le prossime trame dell’era di Hickman. Il ritorno di Orchis e il conflitto post-umano sono dietro l’angolo: Xavier e Magneto hanno ancora qualche asso nella manica? Speriamo per loro di sì!
Larraz e Silva lasciano il posto a Leinil Yu, in ottima forma (anche se la cover non brilla): all’interno la narrazione fluisce senza alcun problema, in un’ottima omogeneità tra disegno e sceneggiatura. Non poteva essere altrimenti, considerando la ormai lunga carriera dell’artista, con un tratto tra i più riconoscibili del panorama Marvel. E, a far compagnia tra una sezione del racconto e l’altra, le ormai consuete tavole di approfondimento, una chicca inserita ormai in ogni albo.
Non ci resta che attendere settimana prossima per leggere il primo numero di Marauders, mentre X-Men torna tra un mese!
Le testate di Dawn of X in spillato (X-Men, Marauders, New Mutants e X-Force) escono, alternandosi, ogni settimana. Settimana prossima è il turno di Marauders #1!