La nostra analisi del lungo ciclo di Batman firmato da Tom King continua: questa volta ci soffermiamo su “La Spilla“, un crossover molto importante tra il Cavaliere Oscuro e Flash, che si frappone tra l’inizio dell’era Rinascita e l’evento Doomsday Clock
Con il crossover a quattro mani La Spilla, ci addentriamo grazie a Tom King e Joshua Williamson in uno dei misteri che ci accompagna dall’inizio della Rinascita DC: l’origine della spilla insanguinata (che gli amanti di Watchmen avranno di sicuro riconosciuto).
Da dove proviene quest’oggetto? Qual è la sua storia? Quale minaccia incombe sul Multiverso?
Quattro capitoli di indagini e viaggi nell’Iper-tempo che coinvolgono i due detective migliori della Justice League: Batman e Flash. Quando la spilla interagisce con la maschera dello Psico-Pirata (eventi di ‘Io sono suicida’), nella Bat-caverna si apre un varco dimensionale che costringe il Cavaliere Oscuro ad affrontare uno dei nemici più pericolosi di Barry Allen: Eobard Thawne, anche lui alla ricerca del misterioso oggetto. Lo scontro dura un solo minuto ma è sanguinoso e violento; l’Anti-Flash riesce a prendere la spilla, ma le cose non vanno come avrebbe voluto: quando Barry giunge alla caverna, la situazione è terrificante.
L’unico modo per capire cos’abbia attivato la spilla è viaggiare nell’Iper-tempo con la piattaforma cosmica, raggiungere Thawne ed impedirgli di prenderla: Barry e Bruce, ancora convalescente, continuano le indagini fino a quando un’improvvisa tempesta cosmica l’investe e li scaglia in una delle tante realtà “alternative”.
Una che conosciamo molto bene: Flashpoint.
Qui, grazie all’aiuto di Thomas Wayne, Barry riesce a ricostruire la piattaforma cosmica, distrutta dopo la tempesta, mentre i due Batman, padre e figlio, affrontano le truppe di Aquaman e Wonder Woman, giunte a Villa Wayne per catturare Thomas.
L’esistenza (e la resistenza) di Flashpoint sembra essere legata al mistero della spilla, un mistero che tormenta anche Thomas, distrutto da un’esistenza senza il proprio figlio, deciso ormai a distruggere questa realtà nata da un errore.
L’incontro con il “nostro” Bruce diventa, quindi, l’occasione per un ultimo saluto, per un ultimo consiglio da dare, un ultimo abbraccio. Quando la piattaforma è pronta a ripartire Thomas spinge via Bruce che, in lacrime, riprende la sua missione con Barry.
Flashpoint viene (definitivamente?) distrutto.
Di nuovo in viaggio Barry e Bruce riescono ad intercettare Thawne che ha ancora la spilla tra le mani: l’Anti-Flash è irrecuperabile, ha il destino segnato.
Impossibilitati a raggiungerlo, il Pipistrello e il Velocista Scarlatto sembrano destinati a cadere in un’altra realtà, quando entra in scena, giusto in tempo per salvarli, Jay Garrick, il velocista con l’elmetto di Mercurio. Il primo Flash.
Che cosa li lega? Come è riuscito ad intervenire? La JSA esiste ancora?
Con una bellissima costruzione di tavole e colori, l’ultima tavola trasforma la spilla nella ‘S’ di Superman. Chi la possiede ora? Quale potrà essere il ruolo dell’Uomo d’Acciaio? L’universo DC incontrerà quello di Watchmen?
Il piccolo crossover, alla fine, non risponde alle domande iniziali ma, anzi, le aumenta spingendo chi legge ad appassionarsi al mistero dietro la Rinascita. Un mistero che vedrà mai la luce?
Si ha una breve ma intensa pausa dalle vicende che colpiscono Gotham; si lasciano le indagini quotidiane per spingersi al limite dell’Universo. Un Universo che potrebbe crollare. Quando? Guardate l’orologio, sta arrivando Doomsday Clock.
Best quote
«Non essere Batman. Trova la felicità, ti prego. Non farlo, non devi farlo per me. E non devi farlo neanche per tua madre. Sii per tuo figlio il padre che io non ho potuto essere per te.» – Thomas Wayne.