Neon Brothers è il romanzo grafico d’esordio di Alice Berti racconta la difficoltà di sognare dei giovani della generazione “Z”, ambientando il racconto in una distopica Gran Bretagna post-Brexit in cui i ragazzi si uniscono in bande per combattere il sistema
Nikolaj è un ragazzo che si è adagiato troppo a casa della sua amica Amanda ed ora è costretto a scegliere cosa fare nella vita.
Siamo a Londra, in un futuro in cui si raccolgono i frutti negativi della Brexit. Alice Berti (autrice dell’opera) s’immagina il mondo, quello del lavoro, diviso tra Corporazioni che gestiscono il lavoro “legale” ma che hanno regole rigidissime, appiattiscono completamente le personalità dei lavoratori, anche se assicurano stabilità, pensioni etc., etc.; e le Federazioni, che invece si muovono nell’illegalità più totale, a cui aderiscono bande, principalmente formate da ragazzi che hanno troppa vitalità e passione per essere inquadrati nella severa disciplina del lavoro.
“Le Federazione lancia una sfida, la prima banda a portarla a termine vince i soldi. Un sacco di soldi. Dallo spaccio al furto, passando per l’hackeraggio: le sfide sono continuamente diverse, non si sa mai cosa potrebbe capitarti. Nessuna regola, eccetto una…”
È Wakabe a parlare, cercando di convincere Nikolaj a supportare il suo ambizioso progetto. Amanda deve sposarsi, non può più ospitarlo: è ora di cambiare vita.
“There was a ragged band that followed in our footsteps
Running before times took our dreams away
Leaving the myriad small creatures trying to tie us to the ground
To a life consumed by slow decay.”
Pink Floyd, High Hopes, 1994.
Le speranze che avevano Nikolaj, Wakaba, Lava e il resto della banda si sono infrante contro il muro di realtà e profitto a cui secondo le imposizioni della Corporazione, dovrebbero sottostare tutti.
Non c’è più arte, non c’è passione, nessun sogno. Si deve solo pensare a vivere tranquilli e a guadagnare. Mettere la testa a posto significa innanzitutto rinunciare ad ogni aspirazione.
“And these children that you spit on
As they try to change their worlds
Are immune to your consultations
They’re quite aware of what they’re going through.”
David Bowie, Changes, 1972.
Non è così facile rovinare i sogni della banda, che infatti cresce, nuovi personaggi si aggiungono alle nostre vecchie conoscenze, riescono a scalare, a farsi notare dalla Federazione e il finale è una vera chicca. Alice Berti piazza delle belle bombe che fanno esplodere la trama, tra colpi di scena e rivelazioni importanti arriviamo ad una conclusione davvero sorprendente, una gioia per ogni lettore.
La banda, pur vivendo in una sorta di legalità autorizzata, non nasce assolutamente per fare del male, ma anzi, per unire e glorificare tutto ciò che è amicizia. Persone estremamente diverse tra loro, con obbiettivi, speranze e formazioni diverse che si sono unite per combattere contro un sistema che vuole tutti allineati e senza sogni, è un po’ La banda del sogno interrotto che cantavano i Modena City Ramblers.
Anche graficamente questo fumetto è davvero bellissimo, ho adorato i disegni dell’autrice, freschi, con colori luminosissimi ed estremamente glamour. Ho controllato l’età di Alice Berti e siamo quasi coetanee, questo mi fa pensare che siamo cresciute guardando e leggendo più o meno le stesse cose, non vorrei sbagliarmi dicendo che, la meravigliosa Lava mi ricorda Cornelia delle W.I.T.C.H. mentre Wakaba ha un non so che di Musa delle Winx. Non so se è una mia impressione, ma comunque sia questi riferimenti li ho adorati ed in generale, lo stile che ha messo l’autrice in questo fumetto è nuovo e fantastico.
Altri importanti rimandi sono quelli musicali che Berti dissemina lungo tutto il cammino della banda, dai titoli dei capitoli a delle vignette in cui attraverso il disegno di uno smartphone capiamo qual è la canzone giusta per quel momento.
È stata davvero una lettura piacevole, una storia carica di significati, in cui possiamo immedesimarci molto bene, anche se è ambientata nel futuro (e poi è anche carica di mazzate)!
Abbiamo parlato di: