Jojonium – Battle Tendency. Continuiamo il nostro viaggio alla ri-scoperta delle bizzarre avventure di Jojo grazie alla nuova edizione Star Comics
Le bizzarre avventure di Jojo hanno fatto un bel salto temporale rispetto a Phantom Blood. Dalla fine del XIX secolo, Hirohiko Araki ci conduce in pieno XX secolo; precisamente nel 1938. Protagonista di questa seconda, bizzarra, serie è Joseph Joestar, nipote di Jonathan Joestar e figlio di George Joestar II. Spaccone, sicuro di sé, capofila indiscusso delle Jojo Pose che tanto hanno reso celebri questo mondo, Joseph Joestar è pronto a condurvi nelle spire delle onde concentriche, tra Messico, New York, Italia e Svizzera. Il clima è surriscaldato a dovere. Gli anni sono quelli della Seconda Guerra Mondiale mentre ci spostiamo tra posti esotici e siti archeologici che nascondono ancestrali segreti.
Il mondo eversivo e visionario di Hirohiko Araki è giunto da poco alla conclusione della seconda saga con l’uscita del quarto e ultimo volume di Battle Tendency, in versione Jojonum, la nuova edizione delle bizzarre avventure, talmente rifinita e corposa da far peccare di gola chiunque.
La Jojonium gode di grande formato e copertina rigida ma, soprattutto, questa edizione ha una quantità smisurata di pagine a colori e in tricromia; pagine e pagine di approfondimenti dedicati ai personaggi della saga e alla fantasia dell’Autore che si concede ai suoi fan svelando aneddoti e curiosità sulla nascita degli stessi. Se Le bizzarre avventure di Jojo sono il grande contributo che il Maestro Araki ha dato all’evoluzione del fumetto (in generale e non solo a quello giapponese), lasciatemi dire che la Jojonium è un vero tributo a questo dato storico.
Battle Tendency segna un punto di svolta fondamentale nella famiglia Joestar e nella storia che proseguirà con Stardust Crusaders e l’introduzione degli “stand”. Il protagonista, Joseph, picchia meno e ragiona di più rispetto al nonno. Soprattutto, il potere delle onde concentriche è una sua qualità innata che aspetta solo il giusto addestramento. Per quanto riguarda la storia, nonostante l’assenza fisica di Dio Brando, sentiamo il suo alito demoniaco sempre sul collo. Se in Phantom Blood viene rivelato il potere dannato della Maschera di Pietra, in Battle Tendency scopriremo chi ha creato il maledetto artefatto in grado di trasformare l’uomo in vampiro immortale.
Che succede in Battle Tendency? Si viaggia molto, si mangiano spaghetti con il nero di seppia e si affrontano allenamenti estenuanti; ma procediamo con ordine.
Jospeh, rimasto orfano, è stato cresciuto dalla nonna a New York. Sin da piccolo, Joseph padroneggia l’arte delle onde concentriche e sa analizzare ogni minimo particolare della persona che ha davanti, sino quasi a leggerne il pensiero; spesso sentirete Joseph anticipare le battute dei suoi antagonisti. Nel frattempo, Speedwagon, ormai magnate del petrolio, ed Erina non hanno mai smesso di cercare la Maschera di Pietra rea della sventura sul casato Joestar.
In Messico, verranno rinvenute delle rovine di età precolombiana raffiguranti la maschera di pietra e “un uomo delle tenebre”. Speedwagon contatterà l’amico Straitso, erede delle onde concentriche che, con gran sorpresa del primo, deciderà di entrare in possesso dei poteri della maschera. Cosa si frappone tra lui e il suo torbido piano? Ovviamente la famiglia Joestar e per questo partirà alla volta di New York. Jospeh tuttavia riuscirà a sconfiggerlo con una semplicità disarmante. In punto di morte Straitso rivelerà a Jospeh la minaccia che incombe sul mondo intero. Parallelamente una squadra nazista è venuta a conoscenza dell’esistenza dell’Uomo Pilastro.
I nemici da battere sono i cosiddetti Uomini Pilastro risvegliatisi dopo migliaia di anni, assetati di potere e in cerca dell’immortalità, nonché creatori della maledetta maschera di pietra. Il loro obiettivo è quello di impadronirsi della Pietra Rossa dell’Aja, artefatto unico al mondo in grado di renderli immuni contro i loro nemici naturali una volta incastonata in una maschera speciale: il sole e le onde concentriche. Ed è proprio questo il punto forte del protagonista. Joseph, a differenza del nonno, ha in sé questo potere; deve solo riuscire ad esprimerlo alla massima potenza. Nella base nazista Jojo si scontrerà con il risvegliato Santana (un combattimento epico grazie alla spacconaggine del protagonista) che riuscirà anche ad impossessarsi del corpo del maggiore nazista Von Stroheim che prima di spirare dirà a Jojo di recarsi a Roma dove sono in procinto di risvegliarsi altri Uomini Pilastro. In Italia Jojo si unirà a Caesar Zeppeli, nipote del grande Will Zeppeli.
Lo scontro con l’Uomo Pilastro Wamuu costringerà Joseph, condannato a morte certa da un anello avvelenato incastonato nel cuore, ad un allenamento estenuante. Forse questa è la parte più bella, dal punto di vista narrativo, di Battle Tendency. Araki ama l’Italia, ormai non è un mistero. In questo secondo capitolo ci ritroveremo nella splendida cornice di Venezia sotto la guida di Lisa Lisa.
Somma Maestra delle onde concentriche, guida di Caesar Zeppeli, nipote italiano di Zeppeli, Lisa Lisa è avvolta da una potente aurea spirituale e sarà spietata con Joseph. Da qui in poi i combattimenti si susseguono a ritmo sostenuto, così come gli spostamenti che incalzano sino alla fine del secondo capitolo delle bizzarre avventure.
Araki dedica la sua immaginifica creatività più all’aspetto teorico degli scontri che alla forza bruta. È davvero amabile questa peculiarità della saga che la distingue nettamente da Phantom Blood. Il ragionamento dietro l’uso della forza è un salto di qualità, ed è quanto ci fa amare l’eroe. Joseph così comunica con i lettori, ci fa sentire parte della storia.
Se pensate inoltre che state per assistere all’anatomia dell’assurdo e ad una continua sfilata del bello ma straordinario, il ragionamento è quanto ci salva per goderci senza intoppi questa splendida seconda saga.
Battle Tendency è un fiume in piena che scorre in paesaggi splendidi ricolmi di particolari. Il movimento armonico delle scene in sequenza, la natura viva che si fa spettatrice degli epici allenamenti e scontri. Joseph Joestar, Caesar Zeppeli e Lisa Lisa tengono ben tese le redini della narrazione incalzante e piena di colpi di scena. Nonostante l’azione porti inevitabilmente il lettore a un ritmo molto sostenuto, prendetevi tutto il tempo che serve per assaporare a dovere i ragionamenti di questo Jojo che studia tutto nei minimi particolari e non lascia nulla al caso.
Hirohiko Araki deforma a suo piacimento la realtà, plasma corpi giganteschi e gioca a fare l’illusionista. Non ci si annoia mai. Araki vi farà diventare avidi di avventure sempre più bizzarre. Nulla è lasciato al caso, Joseph sfrutta particolari difficili da scovare ma che ci sono e servono ad intrappolare i nemici, in Battle Tendency, giganteschi. È una sfida continua, come quella di scovare tutti i feticci dell’Autore.
Come in Phantom Blood non mancano infatti citazioni, rimandi e omaggi al mondo della musica e del cinema. E poi la ciliegina sulla torta: l’ironia smisurata del Sensei. Riderete, e di gusto. Soprattutto converrete con Joseph che ha saggezza da vendere. Se le cose si mettono male davvero, bisogna dar sfoggio della tecnica vincente della famiglia Joestar: la fuga.
Buon viaggio bizzarro!