Demon Slayer, il battle shōnen di Koyoharu Gotōge, continua a macinare record e si prepara a rubare la corona di One Piece come Re Mida del mercato dei manga. Scopriamo insieme qualcosa di più su questo nuovo e strabiliante fenomeno
Kimetsu no yaiba, letteralmente “La Lama dell’Ammazza Demoni“, è senza dubbio uno dei manga del momento. Il battle shōnen dai toni dark, scritto e disegnato da Koyoharu Gotōge, ha catturato sin da subito l’attenzione di tanti fan in tutto il mondo, che si sono lasciati trasportare nel Giappone del periodo Taishō, tra furiosi demoni e coraggiosi cacciatori.
Sin dalla sua prima pubblicazione sulle pagine della celebre Weekly Shōnen Jump di Shūeisha, risalente al 15 Febbraio 2016, le avventure di Tanjiro Kamado hanno conquistato il pubblico, regalando all’opera una serie infinita di record. Il manga continua infatti a riscuotere successi, anche se nella Terra del Sol Levante le avventure dell’ammazza demoni si sono concluse il 18 maggio scorso.
Demon Slayer: l’agghiacciante inizio di uno strabiliante successo
Demon Slayer ci racconta la storia di Tanjiro Kamado, primogenito di una numerosa famiglia orfana di padre. Il ragazzo vive in un’isolata casa di montagna tra i boschi e cerca, come può, di contribuire al sostentamento della sua famiglia. Un giorno, dopo una fitta nevicata, il ragazzo si reca da solo in città per vendere del carbone, non riuscendo però, a far ritorno a casa prima dell’imbrunire. Un gentile abitante del villaggio lo invita a passare la notte da lui ai piedi della montagna, poiché è pericoloso addentrarsi nel bosco di notte vista la leggenda che vuole che ci siano dei demoni in quella zona.
La leggenda purtroppo risulta essere assolutamente una storia vera, e a farne le spese è proprio la famiglia di Tanjiro. Il ragazzo, tornato a casa il mattino seguente, trova una scena straziante. La sua famiglia è stata attaccata e uccisa da un demone che ha sbranato tutti, ad eccezione di sua sorella Nezuko, che sorprendentemente è diventata un demone. Per Tanjiro inizia quindi un avventuroso viaggio fatto di allenamento e sacrificio, alla ricerca di un modo per far tornare umana la sorellina e contemporaneamente diventare un cacciatore di demoni.
Il manga dei record…
Demon Slayer è partito in sordina, senza troppe aspettative e con una mangaka sconosciuta ai più. Si è fatto strada nel mercato dei manga poco alla volta, migliorando le vendite volume dopo volume. Ma è con l‘anime, realizzato da Ufotable nel 2019, che è accaduto l’impensabile. I tankōbon sono spariti in un lampo dagli scaffali, le ristampe si sono moltiplicate e l’opera è arrivata anche in Italia grazie a Edizioni Star Comics.
Lo scorso aprile, il manga ha infranto uno storico record finora detenuto da One Piece. Il report di vendite stilato da Oricon per il periodo che andava dal 13 al 19 aprile, aveva fatto registrare un nuovo record di copie vendute nell’anno fiscale corrente (partendo da novembre 2019) con 38.191,494 copie vendute totali. L’opera di Eiichirō Oda, detentrice del record dal 2011, ne aveva invece collezionate 37.996.373 e ad anno fiscale concluso.
Ma non solo. In soli quattro anni, Kimetsu no Yaiba ha infatti venduto 100 milioni di copie, tra fisiche e digitali, in tutto il Giappone. L’opera di Koyoharu Gotōge è così diventata il manga più venduto in un anno, rubando ancora una volta il record a One Piece.
Proprio per lo strabiliante successo della sua opera, l’autrice Koyoharu Gotōge ha ricevuto recentemente il premio culturale-editoriale Noma shuppan bukasho jusho. Si tratta di un riconoscimento datole dalla casa editrice Kodansha, volto a premiare l‘eccellenza nel mondo editoriale giapponese.
…e il film dei record
Possiamo tranquillamente eleggere Demon Slayer come nuovo re Mida dell’industria manga. Tutto ciò che riguarda le avventure di Tanjiro diventa oro, esattamente come accaduto per l’attesissimo film Demon Slayer Mugen Train – The Movie. Il lungometraggio, che riprende la storia di Tanjiro, Nezuko, Zenitsu e Inosuke esattamente da dove si era interrotta nell’anime, ha infatti polverizzato i record di incassi e biglietti venduti, divenendo l’apertura più remunerativa per un film nella storia dei cinema nipponici.
Il film ha infatti venduto 3,424,930 biglietti e guadagnato 4,623,117,450 yen (circa 43.85 milioni di dollari) nei suoi primi tre giorni di programmazione. Ma non solo. Mugen Train ha infatti incassato 10 miliardi di Yen in 10 giorni, vendendo quasi 8 milioni di biglietti in totale. Il lungometraggio di Ufotable ha quindi rubato il primato a La città incantata, che nel 2001 aveva raggiunto queste cifre da capogiro in 25 giorni. Inoltre, è entrato nella Top 10 dei film più visti in Giappone, superando Avatar, Ponyo e Weathering With You.
Dopo ventiquattro giorni di proiezione, il lungometraggio che adatta l’arco narrativo del Mugen Train per il grande schermo è diventato ufficialmente il quinto film per incassi della storia del cinema Giapponese.
Il successo stratosferico ottenuto dalla pellicola durante la settimana di apertura non è passato inosservato nemmeno ai piani alti del governo giapponese. Tant’è che Katsunobu Katou, ministro del governo giapponese, ha elogiato questo strabiliante prodotto per essere riuscito a risollevare l’industria cinematografica in un periodo di forte difficoltà. Con l’acquisizione della distribuzione del film da parte di Dynit, ci viene quindi da chiederci se Mugen Train avrà lo stesso successo anche in Italia e se contribuirà quindi a risollevare un settore, ovvero quello del cinema, sempre più fortemente colpito.
Inoltre, sono arrivati altri dati incredibili da settori che non sono proprio vicini al mondo dei manga. Dydo Drinco, noto produttore di bevande analcoliche, ha recentemente dato il via ad una collaborazione con Demon Slayer per promuovere le sue lattine di caffé, ora disponibili in una nuova versione con il volto dei vari protagonisti stampato sul prodotto. La compagnia ha venduto oltre 50 milioni di lattine in meno di due mesi, segnando un incremento nelle vendite del 150% rispetto all’anno precedente.
Demon Slayer è quindi una vera e propria gallina dalle uova d’oro. L’opera è però già conclusa in patria, dunque viene naturale chiedersi, alla luce dei numerosi successi registrati, se Koyoharu Gotōge non decida di rimettere la matita sulla tavola per dare un seguito, o magari uno spin-off, alla sua opera. Oppure magari, come avvenuto per Dragon Ball Super, sarà qualcun altro a far rivivere Tanjiro e la sua scintillante lama da ammazzademoni.