Non è Halloween senza The Nightmare Before Christmas, il capolavoro in stop motion di Tim Burton. E, dallo scorso anno, siamo potuti tornare nella città di Halloween grazie a Il Viaggio di Zero, miniserie a fumetti pubblicata da Panini
Bimbi e bimbe di ogni età, ecco qualcosa che vi stupirà! O forse no. Già, perchè The Nightmare Before Christmas è, senza dubbio, uno dei capisaldi di Halloween. O forse di Natale? Da anni infatti i fan si chiedono quale sia il periodo giusto per vedere (o rivedere) questo classico intramontabile, realizzato interamente in stop-motion, con protagonista l’iconico Jack Skeletron.
Nel dubbio, potete sempre fare il bis e guardarlo con due spiriti diversi. Il 31 ottobre, potrete ammirare le zucche e la maniacale preparazione che si fa nella città di Halloween per la festa più spaventosa dell’anno. A Natale invece, proprio come Jack, potrete riscoprire la magia e la meraviglia di una delle feste più attese da grandi e piccini.
The Nightmare Before Christmas e Tim Burton: un binomio inscindibile
Da sempre, se dici The Nightmare Before Christmas, dici Tim Burton. Eppure, nonostante il regista di grandi successi come Batman o Beetlejuice sia la mente dietro questo capolavoro, non è stato lui a curarne la regia. Burton era infatti impegnato con le riprese di Batman Returns, dunque la Disney affidò l’opera ad Henry Selick, all’epoca suo collega alla Disney Animation.
Senza Tim Burton non avremmo però mai avuto Jack, Sally e Zero. L’idea dietro l’opera nasce infatti da una poesia scritta dallo stesso Burton. Si tratta di una sorta di parodia della poesia Una visita di San Nicola di Clement Clarke Moore, meglio nota come Era la notte prima di Natale. Come lo stesso famoso registra e produttore ha dichiarato, l’idea per il film gli è venuta mentre osservava la vetrina di un negozio mentre venivano tolti gli scheletri per lasciare spazio alle decorazioni Natalizie.
Un musical in stop motion
The Nightmare Before Christmas è, a tutti gli effetti, un musical in stop motion. Anche solo vedendo un’immagine di Jack, è impossibile non sentir risuonare nella nostra testa la splendida “This is Halloween”. Eppure, a raccogliere un consenso strabiliante non è stata la versione originale di questa canzone che ci introduce nella città di Halloween. La cover in chiave metal realizzata da Marilyn Manson ha infatti conquistato il cuore dei fan, riscuotendo un successo maggiore rispetto alla versione originale.
La colonna sonora del lungometraggio è stata composta da Danny Elfman, fidato compositore di Tim Burton e tra i più apprezzati e riconoscibili autori di colonne sonore. Elfman diede anche voce a Jack, affiancato dall’attrice Catherine O’hara, voce di Sally. La versione italiana è stata invece curata da Ernesto Brancucci in arte Ermavillo, paroliere noto soprattutto per i suoi adattamenti delle canzoni dei film Disney, e cantata dall’inconfondibile talento di Renato Zero.
Molti credono che Zero, il fidato cane-fantasma di Jack, debba il suo nome proprio al cantautore romano. In realtà, si tratta solo di una semplice ma fortunata coincidenza. Ed è stato proprio Zero a riportarci nella città di Halloween con Il viaggio di zero, spin-off a fumetti pubblicato da Panini per la collana Disney Planet.
Il viaggio di Zero
Tim Burton ha sempre rifiutato un sequel per il suo The Nightmare Before Christmas, temendo che potessero perdersi la purezza e lo spirito dell’opera originale. Tuttavia, possiamo considerare Il viaggio di Zero come un sequel a fumetti del lungometraggio arrivato nelle sale americane nel lontano 1993.
Come possiamo intuire dal titolo, al centro della narrazione troviamo Zero. Lo spettrale cagnolino si è perso dovrà ritrovare da solo per strada per tornare alla Città di Halloween; in parallelo, Jack si vedrà costretto a interrompere i preparativi per l’organizzazione della grande annuale festa di Halloween per mettersi sulle tracce del proprio cucciolo che si è smarrito nella Città del Natale. L’obiettivo sarà ovviamente quello di ritrovarsi prima della grande celebrazione.
La miniserie, composta da quattro volumi, è arrivata dopo anni di richieste da parte dei fan di The Nightmare Before Christmas, che si erano dovuti accontentare di qualche cameo nei giochi della serie di Kingdom Hearts e un gioco d’azione/platform intitolato Nightmare Before Christmas : Attenti al Baubau.
Il viaggio di Zero è un progetto internazionale. Dietro i disegni e la storia vi sono infatti artisti come DJ Milky, Dave Hutchinson e Kei Ishiyama, provenienti da paesi diversi. Questo ha contribuito alla formazione di uno stile molto particolare, con il senso di lettura da manga giapponese unito a disegni quasi da graphic novel. La resa dei personaggi è gradevolissima, ed il fatto che la totalità dei disegni sia a colori aiuta a smorzare i toni cupi che caratterizzano l’opera in generale.
La scelta di Zero come protagonista principale di questa narrazione ha permesso di non andare ad intaccare l’immagine di Jack che ci siamo costruiti guardando il lungometraggio. Inoltre, ciò ci consente di dare uno sguardo più approfondito ad alcuni luoghi che nel film erano appena accennati e allo stesso tempo, ci permette di scoprire che non è tutto oro quello che luccica. Basta infatti pensare ai teneri bambini intravisti nella città del Natale, che non sono proprio dei teneri angioletti.
Se cercate una storia che possa scaldarvi il cuore e che vi traghetti da Halloween alla magia del Natale, Il viaggio di Zero fa decisamente al caso vostro. E magari, prima di tuffarvi nella lettura, potete rivedere quel capolavoro intramontabile che è The Nightmare Before Christmas, per lasciarvi trasportare ancora una volta nello spettrale mondo di Jack al suono di “Questo è Halloween, spaventoso Halloween”.