Un volume sorprendente, che presenta una delle migliori storie di Superman degli ultimi anni: Tom King e Andy Kubert ci portano Su, nel cielo, insieme all’essenza stessa dell’Uomo d’Acciaio
Quanto conta una vita umana? Tantissimo, ovviamente.
E se la vita in questione fosse quella di una bambina? Anche in questo caso, probabilmente, risponderemmo tutti che vale tantissimo, forse anche di più, visto che è così giovane. Per Superman, ogni vita vale tantissimo: non ci sono persone più importanti delle altre, lui cerca sempre di salvare tutti. Perché ha il potere di farlo, perché solo lui riesce a fare certe cose.
Succede che viene rapita proprio una bambina, Alice, non a Metropolis, ma a Gotham, la città del Cavaliere Oscuro: è proprio Batman a chiedere il supporto dell’Uomo d’Acciaio per questo caso, che ovviamente accetta senza pensarci troppo.
La storia parte da qui, da una coppia di anziani assassinati che avevano quattro ragazze (dai cinque ai dieci anni) in affido. Due di loro sono morte, una è in ospedale – molto grave – mentre l’altra è scomparsa. Pare sia stata rapita da uno o più alieni, dunque la bambina che in una notte ha perso tutti i suoi cari, improvvisamente non è più neanche sul suo Pianeta, ma chissà dove in giro per l’universo.
Se sei l’Uomo d’Acciaio, cosa fai? Lasci la Terra per un periodo indefinito (le ricerche potrebbero durare anni) per trovare la piccola Alice, oppure resti a difendere la tua casa? Domande niente affatto semplici, perché anche se la logica vorrebbe che tu restassi a proteggere il tuo Pianeta, la mente e il cuore non smetteranno mai di pensare a quella bambina, rapita proprio mentre giocava con un pupazzo di Superman.
Passa qualche giorno, i pensieri diventano sempre più pesanti: in cuor tuo lo sai, se non vai a cercarla tu, quella bambina non tornerà mai più a casa.
Dopo attente riflessioni ed essersi consultato con i suoi cari, Clark decide di partire per lo spazio: una decisione all’apparenza folle, forse persino senza speranza (la bambina potrebbe benissimo essere già morta), eppure nella mente ha solo questo pensiero. Potrebbe pensarci il Corpo delle Lanterne Verdi a trovarla, certo. In fin dei conti è stato già prontamente allertato. Potrebbe essere uno qualunque degli eroi cosmici DC… ma se non lo facessero? Se nessuno riuscisse a trovarla?
Superman decide di partire e affrontare così un viaggio che potrebbe non portare da nessuna parte… ma che invece ci condurrà dritti all’anima dell’Uomo d’Acciaio. Attraverso pianeti e galassie ritroveremo l’uomo dietro il simbolo, ci emozioneremo, soffriremo e ci divertiremo persino, insieme a lui, ritrovandoci con una piccola, grande gemma per le mani, dal titolo Superman: Su nel cielo.
Ogni episodio di questo splendido volume (scritto da Tom King e disegnato da Andy Kubert) ci mostra un aspetto diverso del carattere e del mito di Superman, andando a citare episodi cardine nella vita di Clark, che porteranno il nostro eroe a porsi domande piuttosto importanti, mentre arriva a mettere in dubbio ogni certezza che credeva di avere.
Il tutto, mentre continua la disperata ricerca di una bambina che non ha mai visto se non in una folle proiezione mentale, ai quattro angoli del cosmo (ammesso che ne abbia quattro, ovviamente…). Un viaggio fantastico, che affronteremo guidati da un Andy Kubert particolarmente ispirato e adatto a questo tipo di storia, in cui assisteremo a combattimenti epici a lunghi momenti introspettivi. Lotte fisiche e mentali che si alterneranno con grande maestria, riportando alla luce il vero Superman.
Quello che non perde mai la speranza, nonostante abbia l’intero universo contro.
Ogni ostacolo che affronteremo insieme a lui, sarà un modo per rimettersi in discussione. Ma ogni passo in avanti, farà splendere quella S più che mai, credetemi.
Più passa il tempo, più mi rendo conto che quello che sta facendo Tom King è davvero fuori dal comune.
Non credo che al momento ci sia un altro scrittore come lui e ora che ci penso, forse era davvero troppo tempo che non c’era qualcuno come lui. Ora, chiariamoci subito: non sto affatto dicendo che è il miglior scrittore in circolazione o cose del genere… però è l’unico che quando prende un personaggio, riesce a capirlo fino in fondo.
Non so quale sia il suo metodo di lavoro e quanto studio possa esserci alle spalle, ma ogni volta che leggo un’opera di Tom King penso sempre la stessa cosa: lui sa esattamente come riportarci all’essenza del personaggio, facendoci ricordare perché ci siamo innamorati così follemente del mondo dei fumetti.
Ero davvero curioso di vederlo all’opera sull’Uomo d’Acciaio e non appena ho saputo che Panini avrebbe pubblicato la versione italiana di Superman: Up in the Sky ho letteralmente contato le settimana che mi dividevano dall’agognato volume. Sono esagerato? Forse, non lo so. Francamente mi piace il fatto che ancora oggi io riesca ad aspettare con così tanto entusiasmo un nuovo fumetto, è un qualcosa che spero di non perdere mai.
Così come spero di emozionarmi ancora per una lettura che aspettavo da tempo, come mi è capitato per Superman: Su nel cielo, una straordinaria lettera d’amore nei confronti dell’Uomo d’Acciaio, che qui viene rappresentato nella sua essenza più pura. Tom King riesce a farci vedere l’essere più potente del mondo in tutta la sua complessa semplicità, facendo venir fuori il meglio di un personaggio unico, che fortunatamente ha ancora tanto da dire.
Pubblicata nella sua versione originale inizialmente solo per il circuito Wallmart (un’importante catena di centri commerciali negli Stati Uniti con cui DC ha dei rapporti commerciali), Up in the Sky vede per la prima volta Tom King misurarsi con il mito di Superman, dimostrando per l’ennesima volta di essere senza ombra di dubbio lo scrittore più in forma della DC. Non è da tutti creare una storia che possa essere contemporaneamente perfetta per chi non ha mai letto nulla del personaggio, ottima per chi ama il personaggio e magnifica – nella sua apparente semplicità – per tutti gli amanti del buon fumetto.
Non ci sarà da stupirsi se nei prossimi anni vedremo questa storia ristampata più e più volte, magari presa come termine di paragone, proprio come avvenne per All Star Superman di Morrison & Quitely. No, il paragone non è affatto azzardato, Su nel cielo è davvero molto vicino al capolavoro uscito nel 2005.
Penso che scrivere Superman sia una delle sfide più complicate in assoluto, per uno sceneggiatore: un personaggio così iconico, del quale è stato detto tutto e il contrario di tutto in oltre 80 anni di storia, come fai a lasciare il segno con una miniserie?
Forse, la risposta è quella più semplice: ricordandoci chi è veramente Superman.
Datemi retta, recuperate questo volume.
Quando avrete finito di leggerlo, avrete un gran sorriso sul vostro volto… e di questi tempi, è un qualcosa di veramente speciale.
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