Quando l’incredibile mondo Disney abbraccia le affascinanti atmosfere fantasy, il risultato è davvero… magico! Signore e signori, ecco a voi Wizards of Mickey, una delle saghe più longeve (e apprezzate) pubblicate su Topolino
Era il 10 ottobre 2006: la nostra penisola era già tornata a respirare la quotidianità autunnale dopo l’ultima estate mondiale della nostra storia calcistica e nelle edicole di tutta Italia fece la propria comparsa un numero di Topolino, il #2654, che in copertina, firmata da Marco Ghiglione, non presentava né paperi né topi ma un solo, grosso, amuleto/medaglione raffigurante un drago con un titolo in basso: Wizards of Mickey. Chissà quanti lettori, incuriositi da questa composizione apparentemente scarna eppure così accattivante, immaginavano di avere tra le mani il primo episodio di una delle saghe più longeve del settimanale!
Io, poi, ormai stanco di quelle fiabe che sembravano troppo ripetitive alle mie orecchie e che avevano perso il fascino magico delle prime letture, quando la curiosità mai doma che caratterizzava il bambino vispo (e dispettoso) che ero mi spinse a comprare il primo Topolino, trovai all’interno di quel numero una storia che iniziava con una formula molto simile al “C’era una volta”, quasi ad accompagnarmi in questo passaggio di letture: non sapevo ancora che la magia avrebbe riacquistato un senso ai miei occhi e che sarei stato trasportato in un’epopea incantata che solo il variegato e infinito mondo Disney poteva offrirmi.
“Era il tempo delle Leggende, dei Maghi e degli Eroi, era il tempo dei Wizards of Mickey!” e oggi sbarcano su MegaNerd!
WoM – Le Origini
(Topolino ##2654-2663)
Siamo a Miceland, un piccolo villaggio di un mondo (un universo alternativo, se volete) popolato da topi, paperi, draghi, orchi e creature mitologiche; un mondo in cui la magia si può controllare attraverso dei cristalli elementali, i diamagic. Miceland e i suoi abitanti sono protetti dal potente stregone Nereus (un po’ Merlino, un po’ Gandalf) e dal suo apprendista Mickey, conosciuto da tutti come Topolino. Lo starting point della storia è dei più classici: Nereus lascia il villaggio per ultimare delle ricerche e lo affida all’ala protettrice di Topolino che, nel tentativo di aiutare i propri concittadini, perde il diamagic della pioggia in favore del più esperto e malvagio Gambadilegno. L’unico modo per recuperare il preziosissimo cristallo è mettersi alla ricerca del farabutto e affrontarlo di nuovo. Inizia, così, il viaggio del nostro piccolo, inesperto maghetto nel Regno dei Dolmen: giunto nell’antica capitale, Grandhaven, viene a conoscenza dell’inizio imminente del Grande Torneo dei maghi, in cui ogni squadra di stregoni metterà in palio il proprio diamagic per contendersi il titolo di Stregone Supremo. In occasione dell’evento, però, sono banditi tutti gli scontri tra maghi al di fuori dello stesso: Topolino non ha altra alternativa che mettersi alla ricerca di due compagni. Li trova, un po’ per caso, un po’ per ovvie scelte narrative, in Paperino, mago “a scoppio ritardato” indebitato fino al collo con suo zio Re Paperone, e in Pippo, stregone – che non vuole esserlo – alla perenne ricerca di se stesso: i tre formano, quindi, i Wizards of Mickey (con il piccolo draghetto Fafnir come mascotte) e si iscrivono al torneo.
Incantesimi e magie, amicizie e rivalità, giochi di potere ed inganni caratterizzano questa prima stagione (per fare un paragone con il format televisivo), interamente scritta e sceneggiata da Stefano Ambrosio. Fin dai primi episodi, si può notare come i personaggi mantengano peculiarità e tratti tipici che li contraddistinguono nelle loro versioni “classiche” – Topolino è deciso e testardo, Pippo un po’ strampalato, Paperino sfortunato – pur immergendosi completamente nel contesto fantasy di questa saga. Alla trama principale, che segue gli sviluppi del Torneo e che permette all’autore di introdurre in questo mondo nuovi personaggi (come il team di draghi Magma Fire) e volti noti (Minni, Paperina, Clarabella riunite nel team Luna Diamante), si intrecciano le vicende legate al Signore degli Inganni – ovviamente Macchia Nera -, il magus ex machina che brama corona e potere per dominare il mondo. Il successo è immediato e, nonostante un’ottima conclusione, abbastanza naturale e quasi ovvia, l’avventura dei WoM è appena cominciata.
WoM II – L’Età Oscura
(Topolino ##2680-2689)
“Inquieto giace il capo che porta la corona”: il verso shakespeariano dell’Enrico IV ben si presta a descrivere la situazione che segna, a partire dall’aprile 2007, il ritorno dei WoM sul settimanale: Topolino, diventato Stregone Supremo, per mantenere la pace e la prosperità nel Regno, cerca di esaudire ogni richiesta attraverso il potere della Grande Corona, formatasi dalla fusione dei diamagic conquistati durante il Grande Torneo. Il grande sforzo richiesto lo indebolisce e, soggiogato dal Guardiano-Ombra della Corona, cede al lato oscuro. La scelta di rappresentare un Topolino (semi) malvagio e corrotto dall’oscurità è una mossa vincente e affascinante: in questo modo, Stefano Ambrosio riesce a dare un nuovo input alla serie, continuando ad esplorare terre lontane ed antiche leggende e ad approfondire la psicologia di ogni singolo personaggio. Se la prima parte di questa seconda stagione ripropone il format del Torneo tra Maghi indetto dal Topolino Oscuro (il premio è la possibilità di esprimere e veder realizzato uno e un solo desiderio), è nella seconda che la saga tocca nuove vette con il risveglio dei Draghi Antichi, avvenuto in seguito alla distruzione della Grande Corona. Punto e a capo: Topolino, rinsavito, deve mettersi di nuovo in viaggio alla ricerca della Fonte di Oberon la cui acqua può risvegliare Minni, caduta in un profondo sonno catatonico. Non più l’ambizione, non più la voglia di migliorarsi ma l’amore, adesso, muove l’animo di Topolino, portando l’intera saga su un diverso e più profondo stato emotivo. Da un lato la guerra contro Dredking e i Draghi Antichi, dall’altro il salvataggio di Minni rendono L’Età Oscura una stagione ancor più avvincente e matura della prima, grazie ai nuovi (e il ritorno di vecchi) nemici e colpi di scena ben orchestrati. Lascia, infine, un messaggio che è sempre bene ricordare: nonostante le difficoltà, quando le responsabilità pesano come un macigno, bisogna ascoltare il proprio cuore.
Le Origini e L’Età Oscura costituiscono le stagioni più lunghe dalla saga dei Wizards of Mickey. Soggetto, sceneggiatura e scrittura sono frutto della mente di Stefano Ambrosio mentre alle tavole si alternano tantissimi disegnatori (con dieci episodi a cadenza settimanale non poteva essere altrimenti!): Marco Palazzi, Alessandro e Lorenzo Pastrovicchio, Marco Gervasio, Alessandro Perina, Marco Mazzarello, Vitale Mangiatordi, Roberto Vian e Francesco D’Ippolito che, con il proprio stile, con il proprio tratto, arricchiscono dal punto di vista grafico ogni singolo episodio e, nel complesso, la saga stessa. Il successo dei WoM, inoltre, non si limita alle sole pagine del settimanale ma dà vita ad un vero e proprio merchandising: oltre ai classici gadget in allegato a Topolino, viene sviluppato da Andrea Chiarvesio (Kingsburg), per New Media Publishing, Wizards of Mickey: Gioco di Carte Collezionabili (WoM GCC, in breve), gioco di carte vincitore del premio Best Of Show nell’edizione 2008 di Lucca Comics and Games. I WoM sono diventati, di fatto, un vero e proprio fenomeno culturale!
WoM III, IV, V – Le nuove, brevi, stagioni…
Per ritrovare i Wizards of Mickey su Topolino bisogna attendere più di sei mesi dalla conclusione di WoM II: il tempo necessario per elaborare una nuova storia che mantenesse le stesse vette raggiunte con L’Età Oscura. Inizia così, con una programmazione più dilazionata e con 3 mini-archi da due episodi ciascuno, WoM III – Il Male Antico (Topolino ##2725-26-39-40-73-74). Ai testi il sempre ottimo Ambrosio mentre, ad eccezione del primo episodio illustrato da Alessandro Pastrovicchio, Lorenzo Pastrovicchio diventa il disegnatore principale della serie, offrendo così al lettore quella continuità – sempre gradita – nel comparto grafico che nelle precedenti stagioni era mancata. Con i diamagic di nuovo sparsi nel mondo, i Maghi hanno ripreso a sfidarsi per riconquistarli creando non pochi problemi ai contadini del Regno. La situazione di precario equilibrio fa risvegliare antichi e pericolosi nemici che affondano le proprie radici addirittura nella prima Età della Magia: la mostruosa Mirmidon, la Madre dei diamagic, e la Gilda dei Diafani, le sette anime scisse del primo Stregone Supremo, permettono di dare uno sguardo più profondo al passato e ampliano, una volta di più, la mitologia dei WoM. L’esito dello scontro, nonostante le mille difficoltà, verte a favore di Topolino & Co. ma il mondo e la Magia non saranno più gli stessi.
Il Nuovo Mondo – per l’appunto – giunge nelle edicole nell’agosto 2009 (Topolino ##2802-2805) e spariglia di nuovo tutte le carte in tavola: i diamagic, con il risveglio di Mirmidon, hanno perso il loro potere e uno strano sortilegio cambia l’intera morfologia del mondo fino ad allora conosciuto: la missione dei WoM consiste nel tracciare le nuove carte geografiche. L’avventura e il viaggio sono i temi predominanti in questa nuova stagione e, mentre viene svelata la vera natura dei cristalli e Macchia Nera progetta di far ritorno dalla dimensione delle Ombre, altri nuovi personaggi vengono introdotti nell’universo fantasy dei WoM: Archimede ed Edi, Ciccio, Trudy e Paperoga. Con i Regni sull’orlo di un nuovo cataclisma magico, Topolino, Pippo e Paperino dovranno riflettere sul loro futuro e sulla loro amicizia, regalandoci (si fa per dire) addirittura qualche tenera lacrimuccia: il futuro è incerto ma il mondo avrà ancora bisogno dei Wizards of Mickey. Mentre i maghetti si concedono una lunga e meritata pausa, su Topolino ##2796-2809-2810 vengono pubblicate tre storie brevi: come da tradizione seriale, infatti, non poteva mancare un prequel delle avventure dei Wizards of Mickey. Scritte da Maria Muzzolini, con i disegni di Palazzi, Vian e Perina, Le Leggende Perdute sono incentrate su Re Paperone e Paperino e presentano, tra gli altri, Filo, Brigitta e Pico. Quando l’assenza del team principale inizia a farsi sentire parecchio, ecco che, a quasi due anni dall’ultima volta, Topolino, Pippo e Paperino si riuniscono per l’ultima stagione scritta e sceneggiata da Stefano Ambrosio: Lemuria. I tre episodi (Topolino ##2909-2911) vedono i Wizards of Mickey combattere contro un’alleanza di Pipistrellorchi, decisi a spodestare il loro Re, e Talporchi che hanno dalla loro un gigantesco guerriero, creato secoli prima dai Draghi. Lemuria rafforza soprattutto la componente tecno-magica della saga che, nel complesso, continua ad intrattenere e divertire, pur essendo ormai strutturalmente diversa rispetto alle prime affascinanti stagioni.
WoM VI – Legacy: … e il nuovo sceneggiatore
(Topolino #3017-3020)
Altri due anni – siamo ormai nel settembre 2013 – e i WoM tornano sulle pagine del Topo. È Matteo Venerus a prendere le redini della saga che riparte da una situazione di sostanziale tranquillità e pace: quasi un messaggio metatestuale volto a spiegare la lunga assenza dei Maghi. Ormai, come recita la famosa introduzione alle storie, i Wizards of Mickey sono delle vere e proprie leggende, decantati e celebrati in ogni Regno: ecco, allora, spiegato il titolo. “Retaggio”, “eredità”, ciò che è stato fatto e ciò che è stato imparato dal passato è il pensiero che abbraccia tutti i personaggi coinvolti in questa nuova stagione: dai Black Phantom ad Amelia, dai Draghi al perfido Macchia Nera, ognuno di essi si confronterà con le proprie azioni, col passato per scrivere il proprio futuro. I WoM sono tornati e hanno ancora molto da dire!
WoM – Seconda Serie (2015-2019)
Con l’avvento di Venerus si apre una nuova era per i nostri Eroi: le nuove stagioni sono brevi – da 2 o 4 episodi – con pubblicazioni irregolari: in Mondimontagne (Topolino #3124) e Aurora (Topolino #3176) sono presentate nuove terre e nuove creature, ponendo molta attenzione sull’avventura, sul viaggio e il sense of wonder. È Magicraft (Topolino ##3188-3191), però, la vera chicca: il mondo viene invaso dai Morgrim e dai Nequomanti, esseri di una dimensione parallela decisi ad impossessarsi dell’energia magica presente nei Regni. Per sconfiggerli, i WoM riuniscono un grandissimo esercito composto da tutte le creature più potenti: Draghi, Nani, Pipistrellorchi, i Cavalieri di Cristallo e i team di Maghi. Macchia Nera – sì, ancora lui- giocherà un ruolo importantissimo per le sorti della battaglia. Momenti davvero drammatici caratterizzano Magicraft, in cui si nota la volontà dell’autore, già intuibile in Legacy, di dar risalto a tutti i personaggi piuttosto che al Nostro Trio (che pure, ovviamente, ricopre sempre un ruolo centrale). Ai disegni subentra Roberto Marini, ottimo nel rappresentare gli scontri a colpi di magie ed incantesimi e le battaglie in campo aperto.
Successivamente, in Oberon (Topolino #3261) i Maghi sono impegnati nella costruzione di un’accademia di magia per giovani apprendisti. Decisi a liberare i Doomspider e cercare nuove fonti magiche, intraprenderanno una nuova – e a tratti oscura- avventura che li porterà a comprendere quanta magia sia racchiusa nel cuore di ognuno. Più bellicosa è Arena (Topolino #3285): una storia di “sopravvivenza magica” in due tempi nella quale i WoM devono affrontare i Trickster per liberare i loro amici.
WoM – Terza Serie
A partire da novembre 2019, le nuove avventure dei Wizards of Mickey sono pubblicate sulla collana Topolino Fuoriserie. Ai testi ancora Matteo Venerus mentre ai disegni troviamo Emanuele Baccinelli. Blackout è la prima storia: non resta che darci appuntamento a serie conclusa per tirarne le somme!
Tutta la serie cronologica dei WoM è raccolta nella collana Legendary Collection: 10 numeri di magie e incantesimi, amicizie e colpi di scena; più di 50 episodi totali ci hanno accompagnato in quasi 15 anni raccontandoci le avventure di tre amici cha abbiamo conosciuto come Maghi, sono cresciuti da Eroi e son diventati Leggende: è ancora il tempo dei Wizards of Mickey!