Orochi – Le tenebre della mente

Continuiamo a scoprire le opere di una delle firme più importanti del fumetto autoriale giapponese: Kazuo Umezz. Dopo Io sono Shingo e Baptism, Edizioni Star Comics arricchisce la Umezz Collectionn con Orochi. Cosa si nasconde di terribile dentro l’essere umano?

recensione orochi 2

Kazuo Umezz (all’anagrafe Kazuo Umezo) è uno dei più capaci indagatori dell’animo umano. Le tematiche di fondo delle sue opere, che spaziano e toccano tutti i generi, sono legate da alcuni crudeli fili conduttori come l’inquietudine umana, il soprannaturale, l’incubo.

Il Maestro Umezz è uno dei custodi della verità che governa il mondo e magistralmente sa mostrarne gli aspetti che più ci terrorizzano e contemporaneamente ci attirano: l’essere umano sa essere orribile. Tuttavia con Umezz siamo come falene attratte dalla luce. Sappiamo che assisteremo a qualcosa di fatale ma non possiamo farne a meno.

Orochi è un’opera in sei volumi, la terza dell’Autore, pubblicata la  prima volta nel 1969. Nonostante gli anni, Orochi, come altre storie di Umezz, non sente il peso degli anni sulle spalle, quasi diventando più bella con il tempo che passa. D’altronde ciò che di peggio alberga dentro di noi è rimasto immutato dalla notte dei tempi ad oggi; così come la suggestione, quel convincimento ossessivo che non ci permette di opporre resistenza. Il terrore ci opprime e offusca la mente e privi di lucidità compiamo efferatezze. Ce lo dimostrano le sorelle Rumi ed Emi intrappolate in un incubo che si consuma tra le mura della dimora di famiglia. Oppure la bellissima Chie, la cui esistenza è scandita dal dolore e dalla paura di soffrire.

Orochi Recensione

L’horror negli anni di Orochi ha goduto di una meravigliosa rinascita all’inizio della decade inaugurata da Psyco del Maestro Hitchcock e proseguita con film del calibro di Che fine ha fatto Baby Jane con la sempiterna Bette Davis. I mostri si annidano nelle psicosi umane e sono in grado di sfociare in atti brutali e senza possibilità di assoluzione.

Se queste sono le premesse, chi è Orochi? È una giovane immortale che si interessa a curiosare nelle vite di persone sventurate, decidendo di utilizzare le sue doti per aiutarle. In questo primo volume, Orochi limita molto i suoi interventi ma i suoi occhi sono quelli che ci permettono di intrufolarci nella vita dei co-protagonisti dell’opera. In più di 300 pagine si snodano due storie terribili: Sorelle e Ossa.

La storia è affidata al racconto di una bella fanciulla senza età che si fa percezione e straniamento delle certezze, denudandoci di fronte agli aspetti peggiori che albergano dentro le donne e gli uomini.

La narrazione è cupa, dai connotati surreali che sfociano piacevolmente nello splatter. Horror, suspense e ordinaria follia. Creare sgomento e attesa nel lettore è cosa non semplice, perché si rischia ripetutamente di scadere in banali soluzioni e finali scontati. Umezz non è mai scontato; magari a volte soffre la necessità di spiegare troppi elementi al lettore, ma fa parte dello stile dell’epoca.

Il disegno è da lode come sempre. Le pagine urlano di terrore, visi bellissimi si storpiano e piegano alla paura. Il tratto è vorticoso negli ambienti, il gioco d’ombre sempre sapientemente calibrato.

L’unica pecca di Orochi? Dover aspettare per leggere il secondo volume.

Non sappiamo mai fino in fondo chi sono i nostri simili. Così come non abbiamo una conoscenza esatta di noi stessi. Con tutta probabilità, anche dentro di noi si nasconde un mostro terrificante.

 

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Orochi

Orochi

Autore: Kazuo Umezz
Editore: Star Comics
Collana: Umezz Collectionn
Volumi: 1 in corso
Formato: 15x21, B, b/n e col., pp. 312, con sovraccoperta
Voto:

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Sig.ra Moroboshi

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Contro il logorio della vita moderna, si difende leggendo una quantità esagerata di fumetti. Non adora altro Dio all'infuori di Tezuka. Cerca disperatamente da anni di rianimare il suo tamagotchi senza successo. Crede ancora che prima o poi, leggerà la fine di Berserk.

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