The History of Middle-Heart, l’opera completa di Tolkien, verrà per la prima volta tradotta in italiano grazie a Bompiani e all’AIST
I fan di Tolkien aspettavano la notizia da anni, portando avanti petizioni e raccolta firme, e finalmente è successo: La Storia della Terra di Mezzo, l’opera ultima di Tolkien, verrà tradotta in Italiano. Ad annunciarlo durante un panel di Lucca Comics & Games 2021 è la casa editrice Bompiani insieme all’Associazione Italiana Studi Tolkeniani.
Quest’ultima è stata coinvolta come consulente editoriale e assistente alla traduzione. La Bompiani ha dichiarato di essere in attivo con la traduzione e ha definito già delle date di pubblicazione: il primo volume vedrà la luce a Maggio 2022, il secondo a Settembre 2022 e il terzo a Ottobre 2022. La casa editrice ha infatti dichiarato:
Ce lo chiedete da sempre e finalmente lo possiamo dire, nel 2022 riprenderemo il viaggio interrotto per “La storia della Terra di Mezzo”. Stiamo lavorando a una revisione importante dei primi due volumi e alla traduzione degli altri. Cominceremo a pubblicarli nella primavera del prossimo anno e intendiamo concludere l’opera nel 2026.
Con due uscite l’anno, a parte il 2022 nel quale partiremo con ben tre volumi, siamo certi di poter donare al lettore una delle più grandi saghe mai tradotte nella nostra lingua, la vera linfa di tutta l’epopea di Tolkien.
Il numero di studiosi e specialisti sul mondo di Tolkien è cresciuto di anno in anno e la Bompiani iniziò già con la traduzione del Signore degli Anelli ad avvalersi del loro prezioso supporto.
MA COS’È LA STORIA DELLA TERRA DI MEZZO?
The History of Middle-Earth è una serie di dodici volumi più uno di indici, che contengono e analizzano molti scritti di J. R. R. Tolkien sull’universo immaginario fantasy da lui creato. Molto del materiale consiste in versioni più antiche delle storie e dei personaggi presenti già nelle opere dello scrittore, nuovi scritti, saggi e poemi. La serie contiene la storia compositiva di quelle che sono diventate il Silmarillion e il Signore degli Anelli. Il progetto è stato portato a termine dal terzo figlio di Tolkien, Christopher, il quale ha anche inserito commenti preziosi utili a ricostruire la storia di questa composizione. Sono libri estremamente dettagliati che si soffermano sull’evoluzione di trame marginali.
Nonostante l’enorme quantità di scritti contenuti, vi sono ancora molti testi inediti, conservati in forma manoscritta nelle biblioteche della Oxford University (la Bodleiana) e della Marquette University, oltre a quelli detenuti dai privati (come la Elvish Linguistic Fellowship).
I primi cinque libri della History contengono versioni primitive della storia de Il Silmarillion e testi relativi. I libri dal sesto al nono contengono scritti relativi allo sviluppo de Il Signore degli Anelli, e precisamente il nono tratta della storia di Númenor. Nei libri decimo ed undicesimo si torna a parlare del Silmarillion, e vi sono inclusi gli Annali del Beleriand e gli Annali di Aman. Il dodicesimo libro, infine, tratta dello sviluppo delle Appendici al Signore degli Anelli, e contiene gli scritti degli ultimi anni di vita di Tolkien. Un indice generale fu pubblicato sei anni dopo il completamento dell’opera.
Dei 12 volumi, solo i primi due sono stati tradotti in Italiano. L’opera si compone così:
- Racconti ritrovati (The Book of Lost Tales vol. 1) (1983)
- Racconti perduti (The Book of Lost Tales vol. 2) (1984)
- The Lays of Beleriand (1985)
- The Shaping of Middle-earth (1986)
- The Lost Road and Other Writings (1987)
- The Return of the Shadow (The History of The Lord of the Rings vol. 1) (1988)
- The Treason of Isengard (The History of The Lord of the Rings vol. 2) (1989)
- The War of the Ring (The History of The Lord of the Rings vol. 3) (1990)
- Sauron Defeated (The History of The Lord of the Rings vol. 4) (1992)
- Morgoth’s Ring (1993)
- The War of the Jewels (1994)
- The Peoples of Middle-earth (1996)
Alcune storie hanno tre o quattro versioni diverse, di altre ci sono traduzioni in antico inglese; insomma, non si tratta di un’opera leggera, e tradurla è un’operazione molto impegnativa, ma siamo fiduciosi di una buona riuscita grazie a Bompiani e AIST!
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